La passione per la cucina è sempre stata una costante per Isabella Guariento: fin da bambina amava giocare con i sottovasi, fingendo che fossero pentole, riempendoli di terra o altri frutti ed ortaggi, giocando a preparare dolci e manicaretti da servire a parenti e amici.
La pasticceria è il suo amore, ma non disdegna la preparazione delle varie ricette di cucina, applica sorprendenti variazioni ai piatti della tradizione mantenendo – con un perfetto equilibrio – il loro sapore.
Il mio consiglio? Esci all’aria aperta, scegliti un posto bellissimo, preparati un piatto sano con i prodotti tipici della terra in cui ti trovi e chiudi gli occhi, solo per un istante. Ascolta, odora, e solo infine assaggia. Sentirai tutto il sapore della natura che ti accoglie.
Cit. Isabella Guariento
La storia di Isabella Guariento
Isabella iniziò presto il lavoro: a 13 anni la sua prima esperienza la fece in cucina, presso alcuni ristoranti a Megliadino San Vitale, dove attualmente vive, e a Montagnana, presso il ristorante Aldo Moro. Studio e lavoro erano la sua passione.
Ha poi lavorato effettuando il servizio catering presso una struttura in occasione di cerimonie importanti: qui ha scoperto molti segreti di come muoversi con la cucina e il servizio fuori dal classico ambiente del ristorante.
Ha continuato a lavorare con passione, mietendo continui piccoli successi; ora gestisce la pasticceria caffetteria “Pastis” a Megliadino San Vitale (PD), dove potete assaggiare le sue favolose dolcezze e dalla quale parte il suo servizio catering.
Le crescita professionale
Il Covid, il blocco, la riscossa
Bloccata in casa, non sapendo cosa fare, la Guariento ha pensato di iscriversi ai format nazionali come Cuochi d’Italia. La televisione cercava proprio talenti come lei, ma bisognava dimostrare di avere la stoffa adatta e così, grazie alle sue doti culinarie, alla capacità di abbinare gusti e colori (anche l’aspetto cromatico è infatti importante), la chef padovana è riuscita a superare tutte le prove e ad aggiudicarsi il primo posto, diventando Campionessa d’Italia: uno stupendo risultato che ha reso orgoglioso tutto il Veneto da lei rappresentato.
L’interpretazione estiva della ricetta del “fegato alla veneziana” secondo Isabella Guariento
Il “Fegato Garbo e Dolce”
Isabella lo presenta così:
È un piatto emerso da ricettari della tradizione veneta dell’800 che ho voluto rispolverare, dandogli un nuovo sapore al palato.
Una ricetta ancora una volta cambiata, in occasione del #MontagnanaWineFestival, dove la nostra chef ha voluto donargli una sferzata fresca sostituendo il succo di melograno con un estratto alla pesca e per donare un tocco di freschezza e di armonia sfuma il fegato con del Moscato Fior d’Arancio dei Colli Euganei.
Il vino
Il fegato chiama un vino rosso di buon corpo e vista la vicinanza dei colli euganei suggeriamo
Temperatura di servizio: 12°-16°
CARMENERO
Come per il vino, anche il piatto dietro le spoglie di una ricetta della tradizione cela l’innovazione, lo spirito di una giovane artista culinaria che esprime la sua arte abbinando in maniera sublime sapori e colori.