Ripa della Volta, il vigneto nella botte

Ripa della Volta, il vigneto nella botte

Far parlare la vigna portandone l’autenticità dentro alla botte, per un vino che parli della terra di cui è il frutto. In sintesi, è questa la filosofia ispiratrice di Andrea Pernigo, giovane imprenditore veronese che nel 2015 ha fondato Ripa della Volta, una cantina sulle colline della Valpantena, a pochi chilometri da Verona, nella vallata parallela alla più celebre Valpolicella.

Qui si lavorano le uve dei suoi vigneti, a pochi chilometri di distanza, per produrre un Valpolicella che unisce tradizione e modernità. Piccola realtà nella galassia del vino veronese, con 60.000 bottiglie l’anno, ma un progetto ambizioso che contraddistingue la visione di Pernigo e della sua Creative Organica Farm, quella di creare un vero ecosistema agricolo dove ogni elemento, dalle viti agli ulivi e alle erbe aromatiche, grazie agli scarti delle singole produzioni, contribuisce al circolo virtuoso della sostenibilità.

Una realtà giovane ma che non mancherà di farsi conoscere ed apprezzare sempre di più dagli appassionati del vino nei prossimi anni. Gli ettari a vigneto sono 25, tra i 300 e i 500 metri d’altitudine, con certificazione biologica dal 2019. Vi si coltivano Corvina, Corvinone, Rondinella, Oseleta, Spigamonte e Turchetta, per produrre principalmente Valpolicella superiore Doc, Ripasso doc e Amarone Docg. I tre vini incarnano la ricchezza e la diversità della Valpantena ed esaltano le caratteristiche uniche delle uve autoctone coltivate su terreni marnosi e calcarei.


La caratteristica di questi vini, pur essendo legati alla tradizione del Valpolicella, è la loro modernità, a partire dal Valpolicella Superiore, fresco, leggero, versatile e di facile beva, adatto ad un aperitivo come a tutto pasto. Un vino così non ha difficoltà nemmeno all’abbinamento con il pesce, grazie alla sua bella freschezza. Già più complesso il Ripasso, prodotto secondo la tradizionale tecnica di ripassare il Valpolicella sulle vinacce dell’Amarone: elegante, corposo, unisce la freschezza del frutto a note più intense di spezie e cioccolato. E infine l’Amarone, fiore all’occhiello della produzione, è un vino di grande struttura e profondità, che nasce da un lungo appassimento delle uve e da un affinamento in legno, capace di evolvere in complessità e raffinatezza.


Un cenno alle etichette, create dall’artista veronese Patrizio Vanessi. Per Andrea Pernigo l’etichetta non è solo un elemento decorativo ma un simbolo che incarna l’anima di Ripa della Volta. Ogni bottiglia è “vestita” di arte, un dettaglio che trasmette l’incontro tra l’autenticità del vino e la sensibilità artistica, rendendo il prodotto riconoscibile e unico nel suo genere.


Per chi desidera conoscere questa parte della Valpantena, Ripa della Volta offre ai visitatori un’esperienza speciale esplorando i vigneti e la cantina, con degustazioni personalizzate e un’esperienza autentica tra chi lavora in questa azienda dove il rispetto per la natura, dalla vigna al terreno, dagli insetti alle piante officinali, diventa un momento di intensa emozione.

Per saperne di più www.ripadellavolta.it

Articolo di Elena Cardinali