Venezia 2025: tra impegno civile e talento italiano, un festival da ricordare

Venezia 2025: tra impegno civile e talento italiano, un festival da ricordare

A più di due mesi dalla sua conclusione, la 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia continua a far parlare di sé. Chiusa a inizio settembre, l’edizione 2025 si sta rivelando una delle più incisive degli ultimi anni: un festival capace di lasciare un segno duraturo grazie alla forza dei suoi vincitori e alla sorprendente vitalità del cinema italiano. Tra premi prestigiosi e opere che hanno acceso il dibattito internazionale, Venezia ha confermato ancora una volta il suo ruolo centrale nel panorama cinematografico mondiale.

Il leone d’oro è andato a Jim Jarmusch per Father Mother Sister Brother, film poetico che intreccia quattro storie familiari con uno stile essenziale e contemplativo.
Il Gran Premio della Giuria è stato assegnato a The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania, uno dei titoli più emotivi dell’anno, ispirato a una vicenda reale di Gaza.

Protagonisti Italiani:

Toni Servillo – Coppa Volpi

Servillo ha conquistato la Coppa Volpi per il miglior attore grazie al ruolo intenso in La Grazia di Paolo Sorrentino. Un’interpretazione profondamente emotiva, accolta da lunghi applausi.

Gianfranco Rosi – Premio speciale della Giuria

Il documentarista italiano è stato premiato per Sotto le nuvole, un viaggio visivo nei luoghi segnati dalla guerra, realizzato con il suo stile sobrio e potente.

Giovani talenti: Porcaroli e Covi

Nella sezione Orizzonti,

Giacomo Covi come miglior attore per Un anno di scuola.
Due conferme della nuova vitalità del cinema italiano.

Benedetta Porcaroli ha vinto come miglior attrice per Il rapimento di Arabella

Un festival tra emozione e responsabilità

Dietro la patina glamour, l’edizione 2025 ha mostrato una forte attenzione ai temi contemporanei: conflitti, migrazioni, identità personale.
Il pubblico ha premiato i film capaci di unire estetica e contenuto, e la giuria ha evidenziato opere dal forte valore umano.

Gli addetti ai lavori hanno parlato di un festival “compatto e coerente”, dove qualità tecnica, organizzazione e selezione artistica hanno lavorato in perfetta armonia.

L’edizione 2025 della Mostra del Cinema di Venezia resterà nella memoria come una delle più equilibrate degli ultimi anni: emozione, impegno e qualità artistica.
Il trionfo di Jarmusch e i premi agli italiani Servillo, Rosi, Porcaroli e Covi confermano la centralità di Venezia come crocevia del cinema mondiale e ribadiscono la forza della nostra produzione nazionale.

Un festival che ha saputo guardare il mondo senza dimenticare il cuore.