Un extravergine d’eccellenza, una serata di festa e la conferma del valore di un territorio unico: la 27ª edizione del premio istituito dal Comune di Galzignano Terme celebra l’olio come motore identitario e turistico dei Colli padovani.
È Roberto Ragazzi di Arquà Petrarca il vincitore della 27ª edizione del Premio Oleario Pomea d’Oro, svoltasi il 9 maggio all’Azienda Agrituristica Valbona di Lozzo Atestino. Il suo blend si è imposto tra ben 51 extravergini in gara per la struttura aromatica avvolgente, ricca di sentori di oliva verde, erbaceo fresco, mandorla e carciofo. Un olio capace di coniugare eleganza e complessità, frutto della passione e della sapienza agricola euganea.
Il premio, nato per valorizzare l’olio extravergine dei Colli Euganei, è promosso dal Comune di Galzignano Terme (presente il sindaco Riccardo Masin) insieme al Parco Regionale dei Colli, alla Provincia di Padova e ad AIPO Verona, coinvolgendo nove Comuni: un’alleanza che dimostra come il “verde oro” possa essere leva di crescita e attrattività.
«La qualità dell’olio euganeo nasce dal suo territorio – spiega Antonio Volani, presidente della giuria e tecnico di AIPO Verona –: un microclima unico, ulivi coltivati su terre vulcaniche, e una cura artigianale che garantisce un’acidità bassissima e altissimi livelli di acido oleico, elemento prezioso per il nostro sistema cardiovascolare».
I numeri parlano chiaro: ben 35 oli hanno superato i 90 punti su 100, con una media complessiva di 88,76. Una qualità che non è frutto del caso ma di un tessuto agricolo fatto di piccole aziende a conduzione familiare, impianti moderni di frangitura e cultivar autoctone come la Rasara o El Matosso, affiancate da Frantoio e Casaliva.


Il podio è stato completato da Silvio Pasquato di Galzignano Terme e Michele Tommasini di Arquà Petrarca. Tutti i partecipanti hanno ricevuto una scheda tecnica con l’analisi chimico-sensoriale del proprio olio, utile strumento promozionale e di consapevolezza produttiva.
A sottolineare il valore del concorso, anche la presenza del senatore Antonio De Poli, che ha ribadito come promuovere l’olio significhi raccontare e sostenere un territorio: «Con il Pomea d’Oro i Colli Euganei diventano ambasciatori d’identità e qualità».
Secondo Daniele Canella, vicepresidente della Provincia di Padova e presidente dell’edizione 2025, il Premio ha acceso nei produttori una nuova consapevolezza: “Siamo capaci di fare olio eccellente”. E il futuro? Sempre più legato al turismo enogastronomico. I Colli vantano già quattro Città dell’Olio, e l’extravergine si candida a protagonista di un turismo lento, esperienziale, fatto di degustazioni, paesaggi e storie di famiglia.
Infine, Volani rilancia: «L’olivicoltura euganea ha margini di crescita importanti, soprattutto se affiancata alla viticoltura. L’olio, rispetto al vino, garantisce prezzi più stabili e minore dipendenza dalle mode. Sulle nostre tavole, ci sarà sempre spazio per un buon extravergine».
E nei Colli Euganei, questo spazio profuma già di futuro.