A Montegaldella la mostra di Manuela Bedeschi

A Montegaldella la mostra di Manuela Bedeschi

Inaugurata oggi la mostra “Il Colore delle Parole” di Manuela Bedeschi a cura di Sante Moretto e Manlio Onorato.

Quando si parla di ghiacciaie antiche talora di certo valore architettonico sopravvissute come vetuste presenze nei nostri lidi, non si può fare a meno di pensare alla storia dell’alimentazione e alla nostra capacità di trovare soluzioni per la conservazione dei cibi prima dell’elettricità.

Invece a Montegaldella, ridente località del vicentino, l’antica ghiacciaia in centro storico fa eccezione essendo apprezzata oltre che come testimonianza di una realtà concretamente utile e ben vissuta per secoli, pure per il ruolo che ricopre adesso nel far cultura. Infatti da qualche tempo vive una nuova vita facendosi scrigno per opere che fanno meditare sul nostro tempo e su noi stessi.

Attualmente questo compito se lo è dato l’artista berico-veronese Manuela Bedeschi che allo storico edificio s’è ispirata per i suoi manufatti in neon, plexi, e altri materiali non attaccabili da un’umidità che sennò in breve li distruggerebbe. L’operazione, portata a termine con successo, è più che mai nelle corde dell’artista vicentina che da anni orienta la sua ricerca sulla relazione tra ambienti fisici e la percezione dello spazio rimanendo influenzata da un contesto che a sua volta viene da Lei trasfigurato in prezioso contenitore per le sue creazioni.

La declinazione qui riesce più interessante poiché il sito assomma oltre alla bassa temperatura funzionale alla destinazione d’uso d’origine, altre anomalie superando le quali l’artista dà un’ulteriore prova della sua dote di problem solver. Ecco allora “Il colore delle parole” con la curatela di Sante Moretto e di Manlio Onorato il quale è anche autore del pregevole testo critico in catalogo. La mostra si inaugura venerdì 14 giugno alle 18 nella sala Consiliare del Comune di Montegaldella in via Roma 19.

L’esposizione gode del patrocinio del Comune di Montegaldella e si pregia dell’allestimento di Valerio Tartani, Salvatore Marino, Federica Fochesato. Dopo i discorsi di rito in Comune con le autorità deputate, c’è il taglio del nastro all’antica Ghiacciaia in via Roma 29, dove si possono ammirare le opere di varia luce, forma e dimensione, imponendosi all’attenzione per l’uso del linguaggio quale elemento costitutivo delle opere stesse, e la scelta dei materiali di produzione industriale qui genialmente reiventati.

Una volta entrati s’incontrano le scritte al neon e le sculture luminose “Sedia” e “Casa”, quali metafore e allegorie di quanto di meglio aiuta a preservare in noi l’umano: quella ragione umanistica che è legata agli affetti e ai sentimenti più sacri. Tutte sollecitazioni che preparano a cogliere nella sala principale l’alto messaggio insito nell’istallazione “We have a dream”, tratto dal celebre discorso di Martin Luther King. Un invito molto diretto a non rinunciare alle nostre più nobili ispirazioni. In questa sala dotata di una superficie sferica che richiama il grembo materno, c’è un oculo in alto dal quale pende un globo, una sorta di lampada colorata che allude al nesso tra la vita e la luce, vale a dire il miracolo della nascita, evocazione e auspicio di speranze non vane in un mondo migliore.


Manuela Bedeschi diplomata all’Accademia Cignaroli di Verona, e in pittura all’Accademia, ha seguito corsi di arte concettuale a Salisburgo e corsi di grafica sperimentale a Venezia. Il suo mezzo espressivo prescelto per il dialogo tra scultura e luce è il neon, che l’ha fatta approdare agli esiti felici delle opere raccolte per questa mostra visitabile fino al 14 luglio. Orari: venerdì e sabato 16.30-19.00; domenica 10.00-12.30; 16.30-19.00.

Locandina della Mostra 'Il Colore delle Parole' di Emanuela Bedeschi, a Montegaldella dal 14 giugno fino al 14 luglio 2024

Articolo di Marica Rossi