Abbiamo voglia di tornare al cinema? Le possibilità sono molteplici e l’offerta assai varia: dai cartoon alla fantascienza, dal fantasy al filmone strappalacrime. In questi giorni si può ammirare al cinema il film “Quel giorno tu sarai”, di Kornél Mundruczó prodotto da Martin Scorsese (Germania/Ungheria 2021, 97′). Munduczò è un regista cinematografico e teatrale ungherese, autore di 18 cortometraggi e lungometraggi tra il 1998 e il 2020.
Questa sua ultima fatica, protagonista dell’ultimo Festival di Cannes, parla della storia di una famiglia ebrea dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ai nostri giorni, attraverso le vicende di tre generazioni in tre luoghi diversi: Auschwitz, Budapest e Berlino.
Una riflessione potente sulla memoria e sull’identità. Quel giorno tu sarai (il titolo originale è Evolution e sintetizza al meglio il fulcro dell’opera) si divide in tre parti o episodi: ognuno ha come titolo il nome della persona protagonista del segmento, a cui corrisponde una generazione successiva della stessa famiglia.
Il primo, il più breve, si chiama Eva ed è quasi un cortometraggio senza dialoghi, ambientato alla fine dell’Olocausto e della Seconda Guerra Mondiale.
Con un salto temporale il regista passa al secondo episodio, chiamato Lena. Figlia di Eva, ormai invecchiata, la protagonista partecipa a una cerimonia di commemorazione dei sopravvissuti alla Shoah.
Il terzo e ultimo episodio del trittico si concentra sul figlio di Lena, Jonas, appartenente alle nuove generazioni apparentemente indifferenti alle vicende dei nonni ma inevitabilmente coinvolte dal passato di chi li ha preceduti.
Si passa dalla Storia del primo episodio, raccontato dai documentari alla seconda parte che è fiction con un montaggio fatto di flashback e flashforward destinati a formare frammenti narrativi autonomi. La terza parte è il tempo dell’esperienza umana concreta, che cogliamo ogni volta che guardiamo e ascoltiamo una testimonianza vissuta.
Interessanti le musiche che sono del compositore russo Dascha Dauenhauer (Blood Red Sky, Berlin Alexanderplatz, Lovemobil, Jibril).
Quel giorno tu sarai è un’indagine sull’essere ebrei oggi, ma è anche un film sulle differenze tra generazioni e sul dialogo tra genitori e figli.
Un film ricco di simboli che contribuiscono a porre l’accento sul passare del tempo e delle generazioni.
Il film è in programmazione al cinema Lux domenica 30, alle 16.00 e alle 18:00. Martedì 1° febbraio alle h 20.30 ci sarà una proiezione speciale in lingua originale sottotitolata.