Dopo due anni di lavoro ai fuochi del Fuel, ristorante padovano riconosciuto meritevole del cappello della guida “L’Espresso 2020” e segnalato dalla Rossa “Michelin” con il piatto e le due forchette, Davide di Rocco lascia il timone della brigata di cucina di patron Antonio Greggio. Entusiasta gourmand titolare del Fuel in Prato, oltre che talent scout di giovani chef, che ha trovato nella cucina di Davide di Rocco qausi tutte le risposte alla sua “fame” di cucina creativa ma concreta, equilibrata ma dai toni pungenti. Quell’insieme di soddisfazione dei sensi, per capirci, che ti fa dire wow dopo aver visto e gustato molti dei piatti di Davide di Rocco.
Davide, cuoco di origine Pavese ma veneto di adozione cresciuto alla scuola di Giovanni Ciresa e Alessandro Breda, ha scelto di concludere la sua fruttuosa esperienza patavina alla corte di principe Antonio per diventare lui stesso patron e signore del Ca’ Matta.
Il Ca’ Matta, bistrò e ristorante gourmet, in quel di Noale, aprirà i suoi portoni per dare il benvenuto a Davide nell’imminenza delle festività di Pasqua. Questa sarà un’altra storia dove lo stesso Davide si metterà in gioco per riparlarne a spettacolo in scena. Intanto, da educato ragazzo di cucina, maturato all’ombra delle 78 statue dei probiviri che coronano il Prato della Valle, sul quale si affaccia la veranda del Fuel, ringrazia di cuore quanti sono diventati suoi estimatori. Non dimenticando certo patron Greggio che gli ha fornito il formidabile palcoscenico per tutte le sue creazioni di questi ultimi due anni. Piatti ben noti a critici gastronomi o semplici amanti della buona cucina, che lo hanno portato a scalare le classifiche delle guide più blasonate, non ultima qualle della Best Gourmet dell’Alpe Adria, in libreria da gennaio. Che come le altre e al pari degli enogastronomi d’Italia, tengono ben in evidenza il nome di chef Davide di Rocco e i suoi piatti.
Con l’arrivo del solstizio di primavera, le prelibatezze preparate dallo chef e le sue gustose leccornie andranno gustate all’ombra della Rocca dei Tempesta di Noale, coccolati dal lento scorrere delle acque risorgive del fiume Marzenego che con le sue acque bagna la riva del Cà Matta, portando nelle calde estati un piacevole refrigerio. Qui sarà possibile ritrovare le emozioni sensoriali che il palato ha assaporato in tutt’altro luogo ed unirle a nuove sensazioni da imprimere nei nostri ricordi
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