Il Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis accoglie l’opera monumentale “Gorilla” di Davide Rivalta. Sale a 24 il numero di capolavori contemporanei esposti nella collezione. La scultura, alta 3 metri, riproduce un gorilla con l’obiettivo di stimolare una riflessione sul sempre più difficile rapporto uomo e natura. Al Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio il Premio Pio Alferano 2024, per il continuo impegno a favore dell’arte, della cultura e del sociale.
Da settembre 2024 il Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis di Villa Fürstenberg a Mestre (VE) si arricchisce di una nuova opera: il Gorilla di Davide Rivalta (Bologna, 1974). La scultura, realizzata nel 2021, è una fusione in bronzo alta quasi tre metri, ed è stata immaginata dall’artista come rappresentazione di una figura solitaria e inaspettata. Il Gorilla si rivela ai visitatori improvvisamente, sottoforma di un evento inatteso, e dunque ancora più potente, in grado di trasmettere un messaggio fortemente evocativo.
Nell’immaginario di Rivalta, infatti, Gorilla vuol ricordare un paesaggio lontano e selvaggio in cui è ancora possibile celebrare la convivenza sinergica tra uomo e animale, oggi ormai rara sul nostro pianeta e che attraverso l’opera può invece essere stimolata. Le grandi dimensioni della scultura intendono dunque esaltare la grandezza e la misteriosa essenza selvaggia dell’animale, ma anche restituirgli un nuovo senso di libertà, fuori dallo spazio chiuso della cattività, alla ricerca di un nuovo contatto con l’uomo e la società.
Davide Rivalta
Nato a Bologna nel 1974, Davide Rivalta si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna e studia all’Akademie der Bildenden Kunste di Monaco di Baviera. Dopo un iniziale interesse per la figura umana, Rivalta ha focalizzato la sua ricerca sullo studio e sulla realizzazione di sculture ispirate al mondo animale.
In particolare, a partire da fotografie scattate in allevamenti e in giardini zoologici, realizza grandi sculture di animali inizialmente in resina, successivamente soprattutto in bronzo, ma anche in alluminio o acciaio inossidabile, che poi vengono collocate nel paesaggio urbano, in modo da creare un dialogo tra la natura e la realtà antropizzata che simboleggi il riappropriarsi del luogo da parte dell’animale.
Le sue opere sono state esposte in diversi musei in Italia e nel mondo come, ad esempio, la GAM di Bologna, il Künstlerhaus Palais Thurn und Taxis di Bregenz, Villa Romana di Firenze, Palazzo Te di Mantova, la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, la Triennale di Milano e Friedhof am Hörnli di Riehen. Nel 2017 ha iniziato a collocare sculture monumentali in ambienti urbani, piazze e strade.
Il Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis
Nell’ambito del proprio impegno in favore della promozione della cultura, Banca Ifis ha dato vita al Parco Internazionale di Scultura, un progetto fortemente voluto dal Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio e curato da Giulia Abate e Cesare Biasini Selvaggi, all’interno dei 22 ettari di giardino di Villa Fürstenberg, a Mestre che ospita, ad oggi, 24 opere plastiche di 14 maestri della scultura contemporanea, italiani e internazionali: Fernando Botero, Annie Morris, Park Eun Sun, Igor Mitoraj, Manolo Valdés, Pablo Atchugarry, Pietro Consagra, Roberto Barni, Julio Larraz, Philip Colbert, Giuseppe Penone, Jaume Plensa, Nico Vascellari e Davide Rivalta. Si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto, gemellato con il Padiglione Italia della Biennale, già oggi case history internazionale in materia di corporate collection e cultural and social responsibility.
Ad accompagnare il progetto espositivo, Banca Ifis ha realizzato il volume “La Natura della Scultura contemporanea. Il Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis: storie, idee, visioni”. Attraverso saggi e un ricco apparato iconografico, il libro ripercorre il ruolo e l’importanza della scultura nelle pratiche artistiche contemporanee, il suo rapporto con la natura e il territorio, con l’ambiente costruito e con la sfera pubblica.
La missione del Parco comprende, quindi, attraverso progetti anche temporanei (mostre, performance, workshop, giornate di studi), la “coltivazione” della biodiversità (ambientale, sociale, economica, ecc.), dell’inclusione, dei valori e diritti collegati, e di reti sinergiche tra le imprese e il terzo settore della creatività contemporanea, prerequisito per uno sviluppo sociale ed economico sostenibile nella nuova era della “economia della conoscenza e della giustizia sociale”. Da aprile 2024, il parco è aperto al pubblico gratuitamente ogni domenica (escluse le festività), previa prenotazione tramite la app dedicata “Ifis art”, disponibile su App store e Play store.
Ifis art e le iniziative per la valorizzazione dell’arte e della cultura
Per riunire tutte le progettualità della Banca nel campo dell’arte e della cultura, ad aprile 2024 è nato Ifis art, il brand che raccoglie tutte le iniziative pensate per valorizzare il patrimonio artistico e culturale. Il progetto trova la sua massima espressione proprio nel Parco Internazionale di Scultura presso Villa Fürstenberg, a Mestre.
Tra le progettualità più significative di Ifis art vi è poi il recupero e il restauro del murale Migrant Child, realizzato dall’artista Banksy a Venezia, una delle sole due opere ufficialmente riconosciute dal famoso street artist in Italia, che rischiava un irrimediabile quanto veloce deperimento. Un’opera dal valore artistico, ma anche sociale, altissimo: con il suo linguaggio universale, Banksy diffonde infatti un messaggio di speranza e pace che richiama i valori della Carta Onu del 1948 sulla tutela dei diritti universali dell’uomo.
L’impegno della Presidenza nel proteggere quest’opera ha l’obiettivo di tenere vivo questo messaggio. Oltre a mettere in sicurezza l’opera, Banca Ifis ha inoltre acquistato Palazzo San Pantalon, l’immobile che lo ospita, e che sarà trasformato in uno spazio espositivo per giovani street artist, in collaborazione con la Biennale di Venezia.
Sempre nell’ambito della cultura, Banca Ifis ha sostenuto Roma Arte in Nuvola, tra le principali manifestazioni di Arte moderna e contemporanea in Italia nella quale la Banca ha portato Infinite Room, installazione multimediale e immersiva che ha permesso ai visitatori di vivere a distanza l’esperienza del Parco Internazionale di Scultura di Villa Fürstenberg.
In Ifis art rientra anche l’operazione di acquisto e restauro di dodici busti in gesso realizzati da Antonio Canova di eccezionale valore artistico, dopo il ritrovamento presso Villa Canal alla Gherla, a Treviso. Le dodici opere del celebre scultore, entrate a far parte della collezione d’arte di Banca Ifis, sono state esposte per la prima volta al pubblico nella prestigiosa mostra Antonio Canova e il Neoclassicismo a Lucca, a Lucca.
Il binomio arte e giovani si è espresso, concretamente, anche nel 2023 con la donazione da parte di Banca Ifis dell’opera Untitled 2021, di Cristiano Pintaldi, al Liceo Artistico Statale di Treviso. La donazione rappresenta una tappa importante del progetto Your Future You sviluppato dalla Galleria d’Arte contemporanea 21Gallery con il contributo di Banca Ifis per sostenere i giovani e la loro capacità creativa. In questo filone, rientrano gli Osservatori prodotti dall’Ufficio Studi della Banca.
Studi che sono diventati piattaforme di dialogo aperte a tutti gli stakeholder che operano nei diversi ambiti: imprese, istituzioni, associazioni, università e tutta la comunità civile coinvolta. Ne è un esempio, all’interno di Ifis art, il progetto Economia della Bellezza che ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio di Bellezza che esprime l’Italia, non solo negli ambiti più tradizionali come quello naturalistico-paesaggistico, ma anche industriale e imprenditoriale, attraverso il lavoro delle PMI che la Banca sostiene con i suoi prodotti e servizi, e la cui nuova edizione è stata presentata a maggio 2024 presso l’Istituto Italiano di cultura a Londra.
Al Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio il Premio Pio Alferano 2024
Grazie alla continua attenzione e promozione di importanti iniziative in ambito culturale e artistico, il Presidente Fürstenberg Fassio ha recentemente ricevuto il prestigioso Premio Pio Alferano, nella cornice del borgo medievale di Castellabate (Salerno), per essersi distinto nei settori dell’arte, della cultura, dello sviluppo del territorio e nel sociale.
Un riconoscimento, rappresentato simbolicamente da una pregevole scultura in ceramica realizzata dall’artista Livio Scarpella dal titolo “Composizione archeologica”, che sotto la direzione artistica di Vittorio Sgarbi, viene organizzato e promosso dalla Fondazione “Pio Alferano e Virginia Ippolito”, istituita nel 2012 su iniziativa della signora Virginia con il fine di onorare la memoria del marito, il Generale dei Carabinieri Pio Alferano, distintosi per rettitudine morale e per la strenua difesa in favore del patrimonio culturale e della legalità in genere.