Il nuovo bistrot del Gruppo Monti Salute Più offre squisite proposte enogastronomiche, tradizionali, creative e salutari, con l’obiettivo di far fronte ad ogni tipo di richiesta.
BOLOGNA, 20 FEBBRAIO 2023 – Da pochi mesi in centro a Bologna c’è un nuovo spazio per la ristorazione: si tratta di Irnerio 10, il nuovo bar-bistrot del Gruppo Monti Salute Più, gestito con passione e dedizione da Tommaso Ragazzi e sua moglie Maria Bostina, già titolari di un’altra attività commerciale a Bologna.
Si tratta di una realtà innovativa che, partendo dai portici di Via Irnerio 10, arriva alle Terme San Petronio e al Polo diagnostico Bodi, in quello che è stato denominato il “Quartiere della Salute”: un progetto importante e unico per Bologna che si inserisce negli interventi strategici intrapresi dal Gruppo Monti Salute Più rivolti a valorizzazione spazi e prestazioni per il benessere e la cura della persona.
In particolare, questo quartiere è collegato con le Terme Felsinee attraverso una condotta
sotterranea alla città di Bologna per circa 5 Km, che porta l’acqua termale alle Terme San Petronio; è inoltre
lambito e circondato da due torrenti, il Val d’Aposa ed il canale delle Moline. Antonio Monti, direttore scientifico Gruppo Monti Salute Più che a riguardo commenta: “Abbiamo raggiunto un altro ambizioso traguardo. Il Quartiere della Salute offre alla città una molteplicità di proposte di benessere e salute basate su principi scientifici e personalizzate. In base ai vari servizi offerti, il nuovo quartiere si può dividere in tre dipartimenti: Quartiere Salute via Irnerio 12/A (comprendente le Terme San Petronio, gli ambulatori medici e la palestra), Quartiere Salute Via Irnerio numero 12/3C con il Polo diagnostico Bodi che rappresenta uno dei più grandi centri di diagnostica all’avanguardia della città e Quartiere Salute via Irnerio 10.
Il bistrot “Irnerio10”
E proprio in Via Irnerio 10 si trova il nuovo bar/bistrot Irnerio10, dove è possibile stare bene a tavola tra i sapori della tradizione e il gusto di una cucina più salutare, leggera e green. Il locale è semplice e arredato in maniera essenziale, l’atmosfera è rilassante e luminosa, i piatti gustosi e saporiti, realizzati con cotture innovative, ponendo l’attenzione al giusto equilibrio tra gli ingredienti e alla selezione accurata delle materie prime utilizzate. Varie e diversificate le proposte del menu che, oltre al bar e alla caffetteria, comprendono antipasti, primi piatti, secondi piatti, contorni, dessert e stuzzicheria varia. Tra i primi piatti del menu Gusto e Tradizione troviamo, ad esempio, tagliatelle al ragù, tortellini in brodo di carne, pasta e ceci; tra i secondi piatti invece sono molto richieste le scaloppine al limone accompagnate da funghi trifolati, le cosce di pollo al forno con paprica dolce e patate al forno; il salmone in crosta di pistacchio con contorno di finocchi freschi. Altrettanto invitanti le proposte del menu Gusto e Salute, tra cui: crema di patate e porri con funghi porcini trifolati e aglio nero; tortellini vegani; vellutata di carote e zenzero con acqua termale; e ancora, tomino con le verdure; polpette di salmone al forno; ceci con verdure e curry. Tra i contorni si spazia tra verdure miste cotte al vapore, verdure miste grigliate e patate al forno. Deliziosi anche i dolci, come ad esempio la torta tenerina e la crostata vegana ai frutti rossi.
Per quanto concerne i vini, vengono serviti soprattutto quelli del territorio, che ben si sposano con i piatti proposti. Il conto in media si aggira sui 20-25 euro.
“La soddisfazione dei nostri clienti – sottolinea Tommaso Ragazzi – è il motore che ci spinge a fare sempre meglio, per cui ringrazio di cuore chi ci sta dando fiducia. I clienti affezionati sono per noi motivo di grande orgoglio, in quanto alla base dell’amore e della cura per il nostro lavoro ci sono i loro apprezzamenti. Non posso che augurarmi di crescere sempre di più insieme alla mia preziosa squadra e di diventare un punto di riferimento importante per la nostra città”.
Presenti all’interno del locale anche tre simpatici avatar multimediali: l’avatar Najade che presenta tutte le proposte di salute e benessere del Gruppo Monti Salute Più a partire da Porretta Terme per arrivare a quelle di Bologna, Ferrara e Venezia. Nei pressi c’è anche una segreteria per informazioni e prenotazioni di prestazioni; l’avatar Opi che presenta le proposte della salute legate al cibo: la tavola conviviale, la stuzzicheria e il tagliere multifunzionale (energetico, dimagrante o digestivo).
Infine, si incontra l’avatar Gaia che presenta tutte le proposte del Natura World: la Valle del
Fitness del Villaggio della Salute Più con 55 percorsi ecologici per oltre 300 Km; la Strada delle Terme che può essere percorsa in auto, in bike e a piedi con i suoi 95 Km di natura e bellezza; fino ad arrivare a Porretta Terme e allo Chalet del Corno alle Scale, meraviglioso per la sua natura sia con la neve che con il sole.
Testimone autentico del Natura World in Irnerio10 è il forest bathing, composto di ulivi radicati nel terreno in un microclima controllato, grazie ad un apposito ambiente interrato. Una location rilassante e green dove poter degustare stuzzichini appetitosi o drink sfiziosi godendo di privacy e tranquillità.
E per chi desidera continuare a domicilio il proprio percorso di gusto e benessere ci sono anche le proposte dello store con prodotti di dermocosmesi termale, profumi, articoli tessili, food&beverage legati a testimonianze storiche, artistiche e naturali riguardanti in modo particolare la storia di Bologna.
In conclusione, si può affermare che il Quartiere Salute+, grazie all’esclusività delle sue proposte, rende onore non solo al quartiere Irnerio, ma anche e specialmente all’intera città di Bologna. A testimonianza di questo, da pochi mesi, dopo la conclusione del restauro offerto alla città da parte del Gruppo Monti Salute Più, all’interno di Irnerio10 è stato esposto l’affresco del “Volto Santo di Lucca”, un’opera d’arte che testimonia sia la presenza a Bologna dei lucchesi portatori dell’arte della seta, sia la genialità dei bolognesi che, per primi, utilizzarono la forza motrice dell’acqua per moltiplicare l’efficienza dei filatoi della seta importati da Lucca. L’affresco che riproduceva il Volto Santo era infatti collocato di fronte ad un ramo abbandonato del torrente Aposa, in prossimità di un probabile antico filatoio di seta.