Intervista a Loredana Borghesan, presidente delle Città Murate del Veneto

Intervista a Loredana Borghesan, presidente delle Città Murate  del Veneto

Le città murate del Veneto: un incredibile patrimonio culturale e  turistico che crea economia nel territorio

Loredana Borghesan, sindaco di Montagnana e da tre anni presidente dell’Associazione Città Murate del Veneto

Il Veneto è la prima regione turistica d’Italia e questo lo si deve all’incredibile varietà della sua identità culturale, paesaggistica e alla conseguente varietà nell’offerta. Comprese le numerose cittadine murate e gli incantevoli borghi. Loredana Borghesan, sindaco di Montagnana che è  una delle più incantevoli città murate d’Italia, è presidente da tre anni dell’Associazione Città Murate del Veneto (www.cittamurateveneto.it) e sta spingendo al massimo per “fare rete” e dare impulso alle 38 città murate venete associate. Da sempre la vulcanica Loredana Borghesan vuole valorizzare il territorio e le sue eccellenze: le città murate, la gastronomia, i prodotti, la cultura locale. La sua Montagnana è un esempio pratico e Loredana Borghesan ha dato il “via” ai prodotti locali DE.CO. ( denominazioni comunali), oltre che al prosciutto Veneto DOP e a una serie di attrattive che mirano a incentivare l’economia e il turismo nel territorio, tenendo conto che ci sono altre cittadine vicine (come Este e Monselice) che possono dare molto. 

Sindaco Loredana Borghesan, lei è presidente dell’Associazione Città Murate del Veneto. Ci può dire esattamente il ruolo che ha l’Associazione?            L’Associazione pubblica Città Murate del Veneto è nata con obiettivi di valorizzazione e salvaguardia del patrimonio storico, delle cinte murarie, delle fortificazioni. Da tre anni ci siamo dedicati anche alla promozione, sia a livello nazionale che internazionale ad aumentare la riconoscibilità del brand, ad aumentare la rete, anche di percorsi turistici e culturali.

Montagnana, Este, Monselice … sono cittadine della Bassa Padovana che fanno

La Rocca di Monselice, uno dei numersi scrigni da valorizzare

parte dell’Associazione Città Murate del Veneto.  Quali sono i suoi progetti futuri per queste e altre città murate del Veneto?  Senz’altro quella di creare rete. Non ha senso, per come funziona il turismo nel 2020, porsi in antagonismo, creare concorrenza ed inutili campanilismi culturali. Abbiamo una fortuna inestimabile, quella di avere in 25 km 3 scrigni di assoluta bellezza ed importanza storico culturale. Noi questo lo diamo per scontato, ma è un patrimonio raro e quindi merita tutta l’attenzione possibile. E le sinergie, in questo momento creano valore aggiunto ed una percezione, da parte dei tour operator, di primato ed interesse.

Presidente Borghesan,  lo scorso anno ha lanciato la proposta che ogni città

Il castello di Este

murata del Veneto proponga e valorizzi un piatto tipico. L’idea  è piaciuta a molti.  E’ sua intenzione di proseguire su questa strada? Tra l’altro  a Montagnana ci sono delle eccellenze: il prosciutto DOP, 7 de.co….                                                               Il turismo enogastornomico è complementare con quello turistico, anzi oserei dire che fa da traino. Il turista di oggi vive la visita ad una città o ad un sito culturale come esperienza a 360 gradi, contemplando quindi anche la comprensione delle caratteristiche sociali, economiche e culturali del luogo.Oggi più che mai  il cibo è cultura, parla della nostra terra e della sua gente

Lei è candidata alle Regionali. Quali sono i suoi punti prioritari?                         

Loredana Borghesan presenta i prodotti di eccellenza di Montagnana

C’è bisogno, di creare indotto economico. Abbiamo tante realtà di artigianato, di industria, che hanno creato innovazione e sono competitive. C’è bisogno di incentivarle e continuare in questo processo. C’è necessità di far crescere il mondo agricolo anche in termini di promozione e di marketing. Spesso i nostri prodotti sono eccellenti ma indifferenziati, per cui c’è bisogno di lavorare su marchi, su prodotti d’eccellenza e sul fare rete tra aziende. E poi c’è necessità di far crescere il comparto turistico, come ho già detto, in tutta la provincia, nella bassa in modo particolare. Spero di fare in modo estesto quello che ho fatto nella mia città. In 10 anni di amministrazione il turismo a Montagnana è cresciuto in modo esponenziale, ogni anno con percentuali a due cifre e questo fenomeno dipende da due fattori. Uno è senz’altro il processo di rinnovamento strutturale, le

La città murata di Montagnana

manutenzioni, i restauri. L’altro è la promozione, che avviene sia grazie ad un coordinamento di eventi di spessore, ma anche ad un’azione costante di aggancio a reti e circuiti: ad esempio Borghi più Belli d’Italia, Bandiere Arancioni Touring, Città Murate del Veneto, di cui sono presidente. Tutti questi circuiti creano contatti, anche con i media, creano curiosità, progettualità e alla fine indotto turistico. Oggi a Montagnana vi sono attività che vivono di turismo, soprattutto nell’ambito della ricettività e della ristorazione. Quando si arriva a questo risultato vuol dire che si sono fatti i passi giusti.