La Basilica Palladiana luogo simbolo di Vicenza eletto da Unesco patrimonio mondiale dell’umanità, il 6 dicembre ha aperto “Leonardo da Vinci, Jacopo Bassano e Gianandrea Gazzola”, che rimane fino al 9 marzo del nuovo anno.
La mostra, definita da molti interessante e originale ma da alcuni giudicata non sufficientemente empatica, trova però consensi unanimi sul tema di fondo: ”L’acqua nelle sue varie manifestazioni” perché invita tutti a riflettere. Ed è infatti le fil rouge che lega i tre preziosi fogli del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci (scritti al “contrario” perché era mancino) prestati dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano; il quadro “L’alluvione del Colmeda” di Jacopo da Bassano proveniente dalla Parrocchia di Santa Maria degli Angeli di Feltre (opera commissionata all’artista in seguito al nubifragio del 27 luglio 1564 con un tragico bilancio di vite umane) ; e l’opera inedita dell’artista e uomo di scienza Gianadrea Gazzola.
Una mostra pure coraggiosa perché nel salone d’onore troverà posto una maxi vasca di dodici metri che è parte della installazione di Gazzola che trasferirà le onde sonore dall’aria all’acqua e attraverso un artificio visivo, le proietterà su grandi teli.
“Le liquide figure generate dalle onde” ha spiegato l’ideatore dell’evento Guido Beltramini direttore del Cisa, centro internazionale di studi architettura Andrea Palladio “son basate sugli stessi rapporti armonici delle architetture palladiane così come sono teorizzati dall’architetto romano Vitruvio di cui in mostra è esposta l’edizione del trattato vitruviano illustrata nel 1554 da Palladio e che è il prezioso prestito della Biblioteca Bertoliana.”
E’ dunque una mostra imperniata sulle relazioni che scaturiscono dall’accostamento tra artisti con linguaggi diversissimi tra loro! L’artista contemporaneo veronese legato ad Arte Sella con la sua “invenzione” è a dialogare con gli altri due, ma di più con Leonardo (qui celebrato soprattutto come il genio del rapporto uomo-natura) i cui disegni esemplano intuizioni e ricerche che entrano in risonanza colle “onde visive “di Gazzola.
Nel mezzo di tale excursus s’incontra Jacopo da Bassano, con la pala che immortala il lato dell’acqua quando, purtroppo, non è la francescana consorella esaltata nel “Cantico delle creature”, ma una devastante matrigna. Scenario che Vicenza purtroppo conosce come ha voluto sottolineare il sindaco della città Giacomo Possamai al momento della inaugurazione.
Tutto questo è emerso per l’appunto nei discorsi succeduti al taglio del nastro oltre che con il Sindaco della città (menzionato pocanzi) , con l’Assessore alla Cultura Ilaria Fantin, il curatore Guido Beltramini, Michele Coppola executive director Arte, cultura e beni storici di Intesa San Paolo e Dg delle Gallerie d’Italia che ha ricordato l’importanza del rapporto pubblico-privato, e non certo ultimo, l’artista Gianandrea Gazzola che ha offerto i lumi necessari per comprendere la filosofia sottesa all’opera. Presente anche il presidente di Arte Sella Giacomo Bianchi, eloquente nel dirsi aperto ad altre future collaborazioni.
Per maggiori informazioni
Titolo della mostra in Basilica Palladiana fino al 9 marzo 2025: “Tre capolavori a Vicenza – Leonardo da Vinci, Jacopo Bassano, Gianadrea Gazzola”.
Orario di apertura da martedì alla domenica dalle ore 10 alle 18. Sabato dalle 10 alle 20 (fin al 4 gennaio). Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.
Aperture straordinarie
25 dicembre e primo gennaio 2025 dalle 15 alle 20e30;
30 dicembre, 6 gennaio e 3 marzo 2025 dalle 10 alle 18.
Ingresso libero per i residenti a Vicenza e provincia. Per i non residenti a Vicenza ingresso intero 6 euro, ingresso ridotto 4 euro. Per i non residenti a Vicenza e provincia il costo è quello di ingresso al monumento.
Articolo di Marica Rossi