Petralia Soprana: il borgo più alto delle Madonie dove il sale diventa arte e cinema

Petralia Soprana: il borgo più alto delle Madonie dove il sale diventa arte e cinema

A cura di Nadia Donato

Uno dei Borghi più belli d’Italia con 3000 abitanti e 33 frazioni

Petralia Soprana è un bellissimo borgo della provincia di Palermo di circa 3000 anime, situato nel punto più alto del Parco delle Madonie, esattamente a 1147 metri sopra il livello del mare.

Petralia Soprana in provincia di Palermo


Questa altitudine, soprattutto nei mesi caldi, permette per chi soggiorna di godere di un clima asciutto e ventilato, ben lontano dalle torride temperature del periodo estivo. Il comune di Petralia è conosciuto anche come “gli Stati Uniti delle Madonie” in quanto si estende su un vasto territorio in gran parte montuoso che conta ben 33 piccole frazioni.

Il suo nome è meritatamente salito alla ribalta nel 2019, dopo il riconoscimento del “Borgo dei Borghi”, nel concorso del programma di Rai 3 del Kilimangiaro, che ha dato alla località grande visibilità . Paesaggi con scorci mozzafiato, tradizioni secolari tenute in vita dagli abitanti, innamorati del loro borgo, rendono questo luogo accogliente e meritatamente “vale un viaggio”.

Il museo d’arte, unico al mondo, nella più grande miniera di sale

miniera di sale Italkali a Petralia Soprana

A Petralia Soprana, precisamente nella frazione di Raffo, è presente dal 2011 un Museo unico al mondo per il suo genere: il MACSS, museo d’arte contemporanea sotto sale, che sorge all’interno di una miniera di Salgemma ancora in funzione. La società Italkali si occupa dell’attività estrattiva nella miniera da cui si estrae il sale presente in tutte le nostre case, da un giacimento formatosi oltre sei milioni di anni fa.

L’unicità di visitare l’interno di una miniera, già questo è eccezionale, e di trovarci dentro opere realizzate da scultori che ogni due anni si ritrovano a Petralia alla Biennale di Scultura di Salgemma, artisti, provenienti da tutto il mondo, lavorano enormi massi di sale, dai quali prenderanno forma sculture uniche nel loro genere. Una volta ultimate le opere vengono poste all’interno della miniera, che la costante temperatura di 16 gradi e l’aria asciutta conserveranno per sempre.

MACSS interno del museo d'arte contemporanea sotto sale, Italkali


La visita alla miniera avviene sempre accompagnati da guide esperte che, oltre a raccontare la storia millenaria di questo giacimento di sale, profondo 400 metri e attraversato da 14 livelli di gallerie, illustrano le decine di opere. Al suo interno l’aria è impregnata di microscopiche particelle di sale che ti entrano nelle narici, provocando una piacevole sensazione di rilassamento. La luce è soffusa, il bianco del sale rischiara i percorsi. Si ha la percezione di essere in un’altra parte, ma non sai dove…

Ogni installazione è illuminata da una lampada con a fianco la targhetta con il nome dell’artista e il titolo attribuito all’opera. Ogni artista ha creato qualcosa di unico e al tempo stesso spettacolare. In profondità appare una enorme parete blu che rimanda immagini di sproporzionati mostri marini forse mai esistiti, che nuotano in questo mare immaginario.

“The End”: il film di Oppenheimer nelle sale cinematografiche girato nella miniera di sale di Petralia Soprana

Non deve essere stato difficile per il regista britannico-statunitense Joshua Oppenheimer ambientare il suo ultimo film di fantascienza “The end“, uscito in questi giorni al cinema, all’interno del ventre della montagna, che ha ospitato per oltre due mesi le riprese del film e il set del bunker dove vivono i protagonisti all’indomani di una apocalisse ambientale. Un set perfetto per un film di questo genere e guardando il trailer vedi che è rimasto tale e quale. Il “viaggio” all’interno della miniera si arricchisce con pannelli informativi sulla geologia, oltre a istallazioni multimediali ed alcuni reperti di archeologia industriale riguardante l’estrazione del sale.


Affascinante la cappellina con la statua di Santa Barbara, la protettrice dei minatori che un artista ha voluto “dare vita” da un pietrone di sale. Info: www.museosottosale.it