Pino Guzzonato antologica al Museo Scarpa

Pino Guzzonato antologica al Museo Scarpa

La vita Bio si accende nei magnifici spazi del nuovo Museo Ca’Scarpa della Fondazione Benetton a Treviso per merito del vicentino Pino Guzzonato.

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Ed è per l’antologica che va dalle prime espressioni dell’artista ai suoi BIOESSERI visitabile fino al 10 dicembre con 150 opere specchio della lunga carriera dell’ottantaduenne Pino. Un creativo che è l’emblema della perfetta fusione di vita, arte, natura. Un artista straordinario e poliedrico perché in qualità di scultore, pittore, disegnatore, incisore, non manca mai di stupire.

La perizia e l’abilità nel tradurre il suo pensiero sono ora più che mai ravvisabili nel popolo di creature d’argento che parla di imprevedibilità della creazione attraverso esseri mutanti a scavalco tra le specie i quali, essendo intrisi di un’ironia che muove alla curiosità, suscitano simpatia e mai ribrezzo.

Un mondo in divenire che lui effigia icasticamente affidando agli argenti e alle pietre il compito di ingentilirlo rendendolo prezioso. Una cospicua parte dell’esposizione è dedicata al filone della carta: quello che ha reso celebre Guzzonato a livello internazionale associandolo all’ambiente naturale in cui vive: una piccola valle tra i monti di Schio nota fin dall’epoca romana per i suoi metalli preziosi, e oggi anche per la presenza di animali e rarità arboree e floreali d’altri tempi.

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Tale carta auto prodotta è coprotagonista della ricca rassegna distribuita nei quattro piani del Museo, fra cui raffinati libri d’autore in collaborazione con scrittori e poeti come Mario Rigoni Stern, Andrea Zanzotto e Fernando Bandini.

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Quest’inno alla natura che permea di sé la mostra si titola “Bio esseri. Metafora dell’evoluzione tra natura e arte” a cura di J.K Mauro Pierconti, ospite della Fondazione Benetton (aperta venerdì ore 15-19, sabato e domenica ore 10-13; 15-19).

 

Articolo di Marica Rossi