San Giuseppe... anche al museo

San Giuseppe... anche al museo

Oggi è una ricorrenza particolare: è la Festa del papà. Si vogliono ricordare i padri e il loro ruolo nella famiglia e più in generale nella società… Ma perché si festeggia proprio il 19 marzo? E quando cade la festa del papà nel resto del mondo? Ogni Paese la declina in base alla sua storia e alle sue tradizioni. Di conseguenza, la si festeggia in date diverse Nei Paesi anglosassoni e negli Stati Uniti, si celebra la terza domenica di giugno; in Russia si celebra nel giorno della festa dei Difensori della Patria. Mentre in Thailandia si festeggia nel giorno del compleanno del defunto sovrano Rama IX, venerato come padre della nazione.

San Giuseppe, nel suo ruolo di padre esemplare, secondo la tradizione popolare è anche protettore degli orfani, delle giovani nubili e dei più sfortunati. Secondo altre tradizioni, la festa coincide con le celebrazioni di fine inverno, in occasione delle quali organizzare come rito propiziatorio un grande falò. Negli Stati Uniti la Festa del papà è la terza domenica di giugno: nel 1910, la giovane Sonora Dodd rese omaggio alla figura paterna il 19 giugno, data del compleanno di suo padre, ormai deceduto. La festa piacque al punto da essere estesa a tutto il Paese nel 1924, e poi spostata alla terza domenica di giugno nel 1966, per iniziativa del presidente Johnson.

San Giuseppe, padre putativo di Gesù sarebbe morto in questo giorno, quando aveva la veneranda età di ben 111 anni. Il culto di San Giuseppe era già praticato nell’Alto Medioevo, ma nel Trecento si cominciò a osservare la sua festa il 19 marzo, anche in Occidente. Papa Sisto IV nel 1479 fece inserire la festività nel calendario romano. In seguito, nel 1871, in nome del carattere mite e della bontà del santo, la Chiesa Cattolica lo proclamò protettore dei padri di famiglia e patrono della Chiesa Universale. Fino al 1977, il 19 marzo giorno di san Giuseppe era considerato in Italia festivo, ma con legge 5 marzo 1977 n. 54 la festività fu abolita e da allora il 19 marzo è un giorno feriale (quest’anno casualmente di domenica!). In Canton Ticino, in altri cantoni della Svizzera e in alcune province della Spagna, è invece ancora considerato festivo.

In Italia, pare che in occasione della Festa del Papà l’80 per cento dei rispettivi figli festeggi il proprio genitore: il regalo più ambito? Una buona cena in un ristorante stellato, magari a base di pesce. Al secondo posto una cena più semplice in pizzeria con la pizza preferita dai padri.

Se vogliamo festeggiare il papà con dei dolcetti, possiamo preparare le famose zeppole napoletane di San Giuseppe, frittelle farcite con crema e marmellata di amarene. Si preparano il 19 marzo perché si dice che dopo la fuga in Egitto, per scampare alle persecuzioni di re Erode, Giuseppe fosse costretto a vendere dei dolci per mantenere la sua famiglia in terra straniera.

A Roma, si preparano invece i Bignè di San Giuseppe, mentre in Toscana e in Umbria le frittelle di riso cotto nel latte e aromatizzato con spezie e liquore. In Emilia Romagna la raviola, dolce di pasta frolla ripieno di marmellata o crema e in Sicilia ci sono diverse specialità, dalle zeppole di riso alle sfince.

Ma è in Puglia, nel Salento e in Molise, che vengono imbandite le note “tavole di San Giuseppe”: la sera del 18 marzo le famiglie che intendono assolvere un voto o esprimere una particolare devozione al santo, allestiscono in casa un tavolo su cui troneggia un’immagine del santo e sul quale vengono poste paste, verdure, pesci freschi, uova, dolci, frutta, vino. Sono poi invitati a mensa mendicanti, familiari, amici, e tre bambini poveri rappresentanti la Santa Famiglia. Si riceve il cibo con devozione e recitando preghiere, mentre tredici bambine con in testa una coroncina di fiori, dette “tredici verginelle”, cantano e recitano poesie in onore di san Giuseppe

Anche a Padova oggi l’occasione è ghiotta, ma di… cultura: a tutti i papà accompagnati da figli under 18 sarà gratuita l’entrata per visitare il Museo Eremitani, Palazzo Zuckermann, Palazzo della Ragione, il Museo del Risorgimento e dell’Età Contemporanea.