Continua a stupire la centralissima Osteria Origini di Monselice, locale d’haute cuisine che unisce alla qualità degli ingredienti l’originalità della cucina casareccia. Un’armonia complessa da comporre, che richiede un’attenta preparazione sia da parte degli addetti ai lavori che per Riccardo Pitteo, manager alla costante ricerca di prodotti in grado di reinventare i sapori del territorio, come nel caso della neonata Birra alla Lavanda: una bevanda innovativa, che si assapora piacevolmente e combatte la calura estiva.
Origini, un collegamento diretto con i sapori del passato
Posta al centro della principale piazza monselicense, l’Osteria contemporanea Origini guidata da Riccardo è senza dubbio uno degli ambienti più frequentati della città all’ombra della Rocca, i cui cittadini gli riconoscono la capacità di proporre delle tendenze culinarie innovative, che tuttavia non perdono di vista la tradizione. Sarà merito della secolare storia del locale, che aprì i battenti nel lontano 1840, dell’atmosfera accogliente dei suoi interni e in particolar modo della Sala Garibaldi, luogo in cui l’eroe risorgimentale ebbe modo di sostare durante una delle sue imprese, o ancora, dell’alta qualità degli alimenti che vengono serviti ‒ l’Osteria ha infatti un proprio orto, una cantina a cui si affida per produrre il vino e ora anche un birrificio ‒ ma sin dalla prima visita alla locanda si comprende l’intenzione di creare un progetto d’ampio respiro, un laboratorio culinario e culturale che tenta di inglobare le migliori energie del comprensorio euganeo. Un luogo in cui le idee contemporanee si radicano nella millenaria storia di un territorio che offre dei frutti preziosi, pronti per essere a loro volta riproposti in chiave monselicense.
Una bevanda che reinventa il modo di “pensare” la Birra!
È nella splendida cornice appena descritta che nei giorni scorsi, alla presenza d’illustri ospiti e del sindaco Giorgia Bedin, è stata ufficialmente presentata la birra di Origini, l’unica blanche prodotta contenente estratti di Lavanda; pianta rigorosamente coltivata nelle terre adiacenti al magnifico borgo del poeta dall’Azienda Il Lavandeto di Arquà Petrarca e miscelata in seguito al luppolo del Birrificio Monterosso di Montegrotto Terme, il cui proprietario si è cimentato nell’ardua impresa di elaborare una sintonia perfetta con l’intento di creare di una birra dal sapore inconfondibile, le cui tonalità non vogliamo svelare in anticipo, ma che consigliamo doverosamente di provare date le alte temperature di questi giorni. Una serata, quella di giovedì 7 luglio, all’insegna inoltre della buona musica, grazie alla presenza dal celebre artista ‒ nonché padrino dell’evento ‒ Johnson Righeira; un’atmosfera che, nel complesso, si è quindi rivelata perfetta per far assaporare ai presenti le note intense di una bevanda che conquista dal primo sorso, e che non smetterà senz’altro di far parlare di sé!