Testi e foto di Maurizio Drago
Il fiume Aniene, il “fil bleu” circondato da splendidi paesaggi e borghi ricchi di storia
Chi conosce l’esistenza dell’Aniene e ci passa per la prima volta, è sicuro che ci ritorna. Perchè il fiume che scorre fra i Monti Simbruini e le vallate che prendono il suo nome costituisce un “fil bleu” dove si incontrano piccoli borghi, vallate e monti di una bellezza e di una ricchezza di storia straordinari. In questi luoghi a volte sembra che il tempo sia fermato. Eppure si trova a pochi chilometri da Roma. In un’ora di strada, partendo dalla capitale, si arriva ad Affile, Agosta, Anticoli Corrado, Arsoli, Camerata Nuova, Canterano, Cerreto Laziale, Marano Equo, Riofreddo, Percile, Rocca Canterano, Roccagiovine, Rocca Santo Stefano, Vallepietra, Vallinfreda, Vivaro Romano e altri. Piccoli borghi da 150 a 9000 abitanti il più grande e famoso è il comune di Subiaco)
che hanno avuto una storia plurimillenaria. Qui gli imperatori romani venivano a costruire le loro grandi ville per passare le loro vacanze , un po’ lontano dagli intrighi romani. Come il grande imperatore Traiano che fece costruire la sua enorme villa ad Arcinazzo (comune con poco più di 1200 abitanti). Si può visitare il museo e il parco archeologico sapientemente diretti da Moreno Locastro. Il finalmente riabilitato imperatore Nerone (che regno’ per 14 anni, da quando aveva 17 anni sino alla morte a 31 anni), fece costruire la sua magnifica e imponente villa, con terme attigue, proprio a Subiaco. Gli architetti furono Severo e Celere, coloro che costruirono la Domus Aurea a Roma. Nerone era un “democratico”, purtroppo considerato per 2000 anni colui che incendiò Roma, cosa che gli attuali storici dicono non vero.
Subiaco e l’Aniene
Subiaco è una delle meravigliose cittadine dell’Aniene, definita la capitale del fiume, di quel “fil bleu” a cui Subiaco deve un po’ tutto. Qui l’acqua ha fatto da padrona nei secoli. Tanto è vero che Subiaco era ricchissimo di molini le cui pale venivano mosse dall’energia cinetica dell’ acqua. Qui si lavorava la carta: famose erano le cartiere di Subiaco, nate nel 1587 per volere di Papa Sisto V, così dava lavoro a molti uomini che altrimenti si sarebbero dedicati al brigantaggio. Le cartiere crebbero in questo territorio perchè qualcuno portò l’uso dei caratteri di Gutemberg e l’uso della tipografia. Le cartiere furono definitivamente chiuse nel 2003. Nelle acque di Subiaco si pratica ora il rafting deriva da Sublacum, “sotto i laghi” perchè a fianco della villa di Nerone c’era un lago, colassato il 5 febbraio 2005, creando morte e disperazione per gli abitanti che abitavano in valle: una sorta di Vajont ante-litteram. Ora è rimasto un tranquillo lago a 80 metri più basso, con la cascata dell’Aniene, luogo dove trascorrere al fresco una bella giornata. Il sindaco Domenico Petrini punta a valorizzare ulteriormente questo magnifico borgo animandolo con una serie di attività commerciali e turistiche.
Le due donne famose di Subiaco
Il Castello di Subiaco, sulla sommità del Colle, domina sulla vallata. Qui è nata una delle donne la cui storia desta fascino e curiosità: Lucrezia Borgia. Ma Subiaco è anche la patria di un’altra donna famosa, l’attrice Gina Lollobrigida. Le testimonianze storiche, architettoniche, ambientali e sociali di Subiaco costituiscono un “unicum” nell’Aniene. Lo dice l’appassionato Paolo Sbraga dell’associazione culturale Ethea che sta valorizzando questo splendido borgo, e non solo.
L’Aniene terra di grandi santi
Qui i percorsi sono impregnati di misticismo, magia e fede. Qui è vissuto San Benedetto, il Patrono d’Europa, e qui ha seguito le sue orme San Francesco, 6 secoli dopo. Una ricchezza indescrivibile di monasteri, grotte. A Subiaco c’è il magnifico monastero di San Benedetto appiccicato alla Roccia: un capolavoro di architettura e di visioni. Un poco più a valle quello di Santa Scolastica, la sorella gemella di Benedetto. Ma chi vuole conoscere ancora di più l’opera di San Benedetto deve andare nel borgo vicino, il comune di Vicovaro. In questo borgo si può far tappa al convento dove si
può dormire nelle camerette, una volta adibite a celle dei monaci. E’ l’Oasi Francescana (www.oasifrancescana.it): 35 euro la notte con prima colazione e 80 euro pensione completa. Scordiamoci la televisione e mettiamo nella saccoccia tablet e cellulari. In questo posto la guida Federico ci porta in un percorso tortuoso e lussureggiante (non facilissimo) sino alla grotta in cui viveva San Benedetto. Il lungimirante sindaco di Vicovaro Fiorenzo De Simone ha realizzato una serie di strutture per favorire il turismo.
Costituita DMO VAMOS – Valle Aniene e Monti Sibillini
Cosi’ i venti comuni sopra citati hanno costituito una DMO, acronimo che parla inglese:
Destination Management Organization. Più semplicemente diciamo che si sono messi insieme, unendo le loro forze , per far conoscere questo meraviglioso territorio che è solo una parte di quello che l’Aniene offre. E’ stato dato il nome di VAMOS , iniziali di Valle Aniene e Monti Simbruini. A presiedere la DMO Valle Aniene Simbruini è Gina Panci, energica sindaca del comune di Cervara. Il suo obiettivo? Darsi una scossa e muovere il territorio per farsi conoscere. Per un turismo di qualità e un turismo dove sempre più diventa esperienziale.
info e prenotazioni: www.viverelaniene@gmail.com – www.viverelaniene.com www.vamosturismo.it www.ethea.org