E’ iniziato da alcuni giorni, esattamente dallo scorso 31 agosto, il Festival del Cinema di Venezia, edizione n 79.
La Prima edizione infatti risale ai primi di agosto del lontano 1932. Fu la prima manifestazione internazionale di questo tipo con il massimo appoggio dalle autorità italiane. Si svolse sulla terrazza dell’Hotel Excelsior al Lido di Venezia. Allora però non era ancora una rassegna competitiva e non c’era nemmeno la giuria.
Ma per chi non è mai stato al Lido, dove si svolge di preciso?
Quali sono gli spazi? Naturalmente il Palazzo del Cinema del Lido è la sede principale.
Il palazzo venne costruito a tempo di record e inaugurato il 10 agosto 1937 per la quinta edizione del Festival. Presenta una sala e un teatro di proiezione da 1032 posti. La costruzione è una sintesi di modelli razionalisti.
Dell’originario edificio restano oggi i due lati arrotondati e le facciate laterali.
La mostra già allora contava più di centomila spettatori e entro breve si rese necessario ampliare l’edificio. Fu l’ingegnere Luigi Quagliata a sviluppare un ambizioso progetto e la Sala Grande fu aumentata tanto da ospitare 2300 spettatori. Erano previsti anche un’Arena all’aperto, spazi per uffici e servizi, e un roof garden con vista panoramica su Venezia e sul Lido. In realtà si riuscì a costruire solo l’Arena all’aperto nel 1952 e un piccolo annesso sulla facciata principale dell’edificio del 1937, noto come l’Avancorpo.
Negli ultimi anni il palazzo ha avuto numerosi rimaneggiamenti e ristrutturazioni, proprio per adeguarsi al grande afflusso di pubblico: tra il 2012 e il 2015 il Palazzo del Cinema ha visto riportare il Foyer dell’Avancorpo alla dimensione originaria con la demolizione della Sala Volpi. Ai lati dell’Avancorpo sono stati realizzati nuovi grandi ingressi in maggiore equilibrio con l’area urbana circostante e l’ex Casinò.
Gli spazi esterni sono utilizzati durante la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia per l’allestimento della Cittadella del Cinema, che offre strutture e servizi di accoglienza per il pubblico.
Il piatto forte delle sale è la storica Sala Grande, sede delle principali proiezioni e della premiazione finale del Festival. Ha subito varie trasformazioni negli anni Cinquanta, poi nel 1995, e nel 2011. Meravigliosa la boiserie interna alle pareti che è stata conservata anche negli ultimi restauri lungo le pareti. La sala è molto grande ed è anche la Sala Storica, la più amata al mondo da chi il cinema lo fa e da chi lo ama.
C’è poi la Sala Darsena, un tempo conosciuta come Pala Galileo, è stata edificata sulla base dell’Arena a cielo aperto costruita durante l’ampliamento degli anni ’50 adiacente al Palazzo del Cinema. Nel 2014 la Sala Darsena è stata significativamente rinnovata dalla Biennale con lo scopo di trasformarla in una sala proiezioni pari alla Sala Grande. Gli interni e la tecnologia sono stati aggiornati ed è stato realizzato un foyer per accogliere il pubblico.
Ci sono poi anche le sale di proiezione Zorzi e Pasinetti ed è stato ricavato un ingresso indipendente dal Foyer dell’Avancorpo.
Non basta? Altre sale, ovvero la sala Perla 1 e 2, la sala Volpi e la sala Casinò sono nel palazzo omonimo. Nell’edificio monumentale del Palazzo del Casinò. E’ stato progettato dall’ingegnere capo del Comune di Venezia Eugenio Miozzi in stile razionalista, influenzato dall’architettura fascista degli anni ’30 e realizzato nel tempo record di 8 mesi nel 1938. La facciata forse un po’ troppo austera secondo i dettami dello stile fascista è compensata da interni decorati con marmi, mosaici e vetri artistici di Murano. Naturalmente ci sono anche gli spazi per la sala delle conferenze stampa.
Diretta da Alberto Barbera, la Biennale Cinema al Lido di Venezia prosegue fino al 10 settembre.
Il Festival organizza anche retrospettive e omaggi a grandi personaggi come contributo per una migliore conoscenza della storia del cinema. Il palinsesto prevede le seguenti sezioni: Venezia 79, Fuori Concorso, Orizzonti, Biennale College – Cinema e Venezia Classici.
Le sezioni autonome e parallele, il cui ordinamento è selezionato secondo un proprio regolamento, comprendono la Settimana Internazionale della Critica e le Giornate degli Autori.