Ci arrampichiamo tra le strade tortuose che solcano i colli berici, ammirando lo stupendo paesaggio offerto tra gli scorci del bosco. La nostra meta, la Moreieta, trattoria e ristorante di Arcugnano, è uno dei locali tra i più antichi e tipici del vicentino: immersa nel verde dei Colli Berici.
Un fantastico terrazzino, infatti, permette nelle belle giornate estive, primaverili ed autunnali di mangiare ammirando le bellezze naturali dei colli berici.
Il ristorante è frequentato da tutte le tipologie di clienti, da una clientela business, che generalmente arriva durante la settimana e spesso di venerdì, da giovani, che frequentano il locale di sabato, tanto che per andare incontro alle loro esigenze l’orario di chiusura cucina è stato spostato in avanti e, per finire, dalle famiglie che incontriamo più facilmente di domenica.
Un locale sicuramente consigliato a chi ama il gusto della tradizione.
Da cinque generazioni la famiglia Costa gestisce il locale che in questo momento vede Stefano, Roberto e la mamma Edda al timone. Edda ci racconta che proprio lei ha cominciato a fare il risotto con il tartufo, mitico in questo locale. Un risotto che emana un profumo sublime, unisce la sua cremosità alla fragranza del tartufo tagliato fresco in preparazione, donandole un sapore inebriante, gioia per le nostre papille gustative.
Il tartufo dei colli berici fa da padrone, servito come carpaccio tagliato fresco, assieme a degli ottimi porcini o come guarnizione o sugo nei vari piatti serviti. Qui però possiamo mangiare molte altre specialità in quanto il territorio della provincia di Vicenza offre diversi prodotti e piatti tipici, ciascuno dei quali può essere coniugato a uno specifico vino del territorio.
Non mancano le creazioni dello chef Mattia Costa, che ci propone un cappuccino di patate e porcini con tartufo fresco che merita di essere assaggiato.
Per finire lasciatevi coccolare dai dolci, preparati con passione, che esprimono tutto il gusto dei loro semplici ingredienti. Abbiamo mangiato un gelato al pistacchio favoloso, già dalla presentazione si capiva che era mantecato da poco e la cialda di arancio donava colore e fragranza.Nella sua cremosità invogliava con il gusto deciso del pistacchio e catturava i sensi grazie ad una granella di pistacchio presente all’interno.