A Padova per ricordare Pier Paolo Pasolini

A Padova per ricordare Pier Paolo Pasolini

Il 5 marzo 1922 nasceva a Bologna Pier Paolo Pasolini. Era il primogenito dell’ufficiale di fanteria bolognese Carlo Alberto Pasolini e della maestra Susanna Colussi, originaria di Casarsa del Friuli. Pier Paolo nacque nel quartiere Santo Stefano in una foresteria militare, in via Borgonuovo 4, dove ora c’è una targa in marmo che lo ricorda.

Per la sua poliedricità e complessità, Pier Paolo Pasolini è considerato tra i maggiori artisti e intellettuali del XX secolo. Lunghissimo l’elenco delle opere di Pasolini, tra romanzi, teatro poesia in dialetto e italiano, saggi politici e storici, traduzioni. Un intellettuale eclettico e, soprattutto, scomodo, morto tragicamente presso l’Idroscalo del lido di Ostia, la notte del 2 novembre 1975, all’età di 53 anni: fu brutalmente assassinato, venendo percosso e travolto dalla sua stessa auto. Il cadavere massacrato venne ritrovato alle 6:30 circa; fu l’amico Ninetto Davoli a riconoscerlo. Dell’omicidio fu incolpato Giuseppe “Pino” Pelosi, diciassettenne di Guidonia Montecelio, già noto alla polizia come ladro di auto e “ragazzo di vita”, fermato la notte stessa alla guida dell’auto dello scrittore.

Padova ricorda il noto scrittore, poeta, regista, a 100 anni dalla nascita. Il circolo The Last Tycoon infatti propone una rassegna di proiezioni di suoi film. Lo scorso 31 marzo è stata la volta di “Accattone” celebre pellicola girata nel 1961: una tragica vicenda intrecciata intorno al giovane borgataro romano che vive alle spalle di una prostituta.

Seguiranno, il 4 aprile, Il Decameron, girato nel 1971 e naturalmente ispirato all’opera di Giovanni Boccaccio autore trecentesco di novelle esilaranti e realistiche. Il film nacque come primo episodio della cosiddetta “Trilogia della vita”, proseguita con I racconti di Canterbury (1972) e completata da Il fiore delle Mille e una notte (1974). Una pellicola complessa che sortì diversi problemi con la censura: in Italia il film fu prima sequestrato poi dissequestrato e infine Pasolini fu processato e assolto. In Germania e in gran parte dell’Europa invece il film ebbe notevole successo e vinse l’Orso d’argento al Festival del Cinema di Berlino. Dal 2000, il film è vietato ai minori di 14 anni.

Il 6 aprile toccherà alla seconda opera della trilogia, ossia “I racconti di Canterbury” di produzione italo francese. Anche questo film venne ampiamente censurato, ma vinse l’Orso d’oro come miglior film al Festival di Berlino del 1972. Come già fatto ne Il Decameron, Pier Paolo Pasolini per il suo film prende dall’opera di Chaucer (interpretato qui da lui stesso) otto racconti, rielaborandoli in chiave comica o grottesca e altri lasciandoli così come sono. Tutte le novelle sono collegate al prologo nel quale Geoffrey Chaucer decide di partire con dei pellegrini per Canterbury, invitati a raccontare delle storie.


L’8 aprile sarà proiettato “Il fiore delle mille e una notte” del 1974 che vinse il Grand Prix Speciale della Giuria al XXVII Festival di Cannes. Naturalmente ispirato alle celebri novelle orientali, in questo film è netto lo squarcio che separa il Sacro e il Profano. L’atmosfera è magica, mistica, profumata d’incenso dove tutto è lecito e plausibile.

 

A concludere la rassegna l’11 aprile la pellicola “Il Vangelo secondo Matteo”: incentrato sulla vita di Gesù come è descritta nel Vangelo secondo Matteo, il film tratta in maniera antidogmatica un argomento di carattere religioso. Un ennesimo scandalo e molto scalpore all’uscita del film nel 1964. L’aspro confronto intellettuale sulla stampa proseguì le non sopite polemiche per le accuse di vilipendio della religione e per i forti interventi censori che avevano condizionato l’uscita dell’episodio de La ricotta.
Le proiezioni previste alle 18.15 e alle 21.00 si svolgono presso il Cinema Lux di Via Felice Cavallotti.

 

Per info:
Tel. 049 715596
www.movieconnection.it
www.tycoon.pd.it
tycoon.pd@gmail.com