C‘è chi, nonostante l’afa e le alte temperature, si diletta sulle due ruote…alcuni lo fanno per una causa nobilissima come quella di ricordare gli ottocento anni dell’Ateneo Patavino: è il team ciclistico degli 800 anni dell’Università di Padova che ha attraversato l’Europa percorrendo 4.475 chilometri e visitando le più significative università di Inghilterra, Francia, Spagna e Italia.
Sabato 18 giugno percorreranno insieme gli ultimi chilometri per le vie di Padova i componenti team che ricordiamo col nome di “Scholares vagantes”, in memoria dei più noti clerici vagantes, studenti girovaghi che nel Basso medioevo erano soliti spostarsi in tutta Europa per poter seguire le lezioni che ritenevano più opportune.
Partiti da Oxford il 21 aprile scorso nel nome degli 800 anni dell’Università di Padova con tappe a Cambridge, Sorbona di Parigi, all’Università di Salamanca e all’Alma Mater Studiorum di Bologna, gli “Scholares” arriveranno sabato 18 giugno alle 16.00 a Palazzo del Bo, via VIII febbraio 2, sede dell’Ateneo. Nella passarella finale, che partirà dall’Università di Bologna la mattina del 18, sfileranno toccando i luoghi simbolo della città: Prato della Valle, Santa Giustina, Sant’Antonio e infine da via San Francesco arriveranno sul liston davanti a Palazzo Bo per entrare in Cortile Antico. Li accompagneranno anche la rettrice, Daniela Mapelli, e Antonio Paoli, prorettore con delega al Benessere e allo sport.
Inghilterra, Francia, Spagna oltre che Italia le nazioni toccate in 60 giorni: 4.475 i km totali, 21.123 metri di dislivello, 9 team ciclistici composti ciascuno da 3 corridori (un docente, un componente del personale tecnico amministrativo e uno studente) e 9 staff tecnici di supporto per un totale di 36 persone coinvolte che si sono alternati nelle otto super-tappe (Oxford – Dover, Calais – Bonneval, Bonneval – La Rochelle, La Rochelle – San Sebastián, San Sebastián – Matapozuelos, Matapozuelos – Barbastro, Barbastro – La Grande Motte, La Grande Motte – Finale Ligure, Finale Ligure – Padova) frazionate in percorsi da 75 chilometri ciascuno.
Gli scholares vagantes padovani hanno portato il messaggio sportivo e culturale degli 800 anni targati Unipd alle università più antiche del vecchio continente. Da quella peregrinatio academica, prima “mobilità studentesca”, gli scholares vagantes hanno valicato le frontiere uniti dalla ricerca di una cultura comune.
Particolarmente significativo è lo spirito con cui gli scholares vagantes hanno portato in Europa il messaggio degli 800 anni che si festeggiano a Padova: un percorso e un’esperienza da lasciare in eredità alle prossime generazioni, all’insegna dei valori fondanti dell’Ateneo e la riflessione collettiva sul futuro che ci attende. Un messaggio attivo di sostenibilità e che promuove i valori dello sport, della salute, del benessere, della mobilità e della collaborazione internazionale. Le università europee – come nella migliore tradizione – si sono scambiate doni simbolici e preziosissimi: una pergamena a firma della Rettrice, il sigillo dell’Ateneo, i videomessaggi del professor Paoli e di studentesse meritevoli che rappresentano l’Università di Padova in occasione dell’Ottocentenario, la raccolta di volumi “L’Università di Padova nei secoli (1222-2000)” che ripercorre gli otto secoli di storia dell’Università patavina, tra scienza e sapere unitamente a Hortus Mirabilis pubblicazione che racconta l’Orto botanico Patrimonio Unesco, la nuova moneta d’argento da 5 euro intitolata all’Ottocentenario dell’Università di Padova a tiratura limitata, e non ultimo a simbolo del futuro, i semi di cinque specie diverse (Magnolia grandiflora Fam. Magnoliaceae, Vanilla planifolia Andrews Fam. Orchidaceae, Coffea arabica Fam. Rubiaceae, Ginkgo biloba Fam. Ginkgoaceae e Chamaerops humilis Fam. Arecaceae) provenienti dal prestigioso Orto botanico, il più antico al mondo, risalente al 1545.
Nelle quattro università europee i rappresentanti istituzionali dell’Università di Padova sono stati accolti dai vertici dei rispettivi atenei, in particolare a Oxford Antonio Paoli, prorettore al Benessere e allo sport, ha incontrato Anne Trefethen, Pro Vice Chancellor (People and Digital); a Cambridge Massimiliano Zattin, prorettore con delega al Dottorato e al post lauream, e Paolo Sambo, prorettore con delega alle Politiche per le sedi decentrate, hanno salutato Nick Brooking, Director of Sport; a Parigi, Matilde Girolami, prorettrice con delega al Diritto allo Studio si è intrattenuta con Fabienne Peraldi-Leneuf, vice-présidente chargée de l’Europe; a Salamanca il prorettore alla didattica Marco Ferrante ha dialogato Efrem Yildiz Sadak, prorettore relazioni internazionali di Salamanca, infine a Bologna Antonio Paoli, prorettore al Benessere e allo sport, Massimiliano Zattin, prorettore con delega al Dottorato e al post lauream, e Paolo Sambo, prorettore con delega alle Politiche per le sedi decentrate vedranno, prima della partenza, Alessandro Bortolotti, delegato allo Sport Università di Bologna.
“L’Università di Padova ha voluto ricordare, con questo viaggio, ottocento anni di una storia legata da sempre a doppio filo con il concetto di identità europea. Un’Europa basata su quella libertà che fa parte del nostro motto: universa universis patavina libertas – afferma Daniela Mapelli, Rettrice dell’Università di Padova –. Libertà di studio, di pensiero, di espressione, di dibattito e libertà di movimento delle persone e delle idee, libertà religiosa, politica e accademica: declinazioni diverse di un unico fondamentale valore che – e ce lo dimostrano gli eventi dei giorni nostri, in questo 2022 – non è scontato né garantito ora come non lo era ottocento anni fa, quando l’accademia patavina è stata fondata. Come i medievali scholares vagantes, che attraversavano i confini alla ricerca di una cultura comune, i protagonisti di questo viaggio hanno rinsaldato, tappa dopo tappa, il profondo legame tra atenei che condividono una lunga storia alle spalle. Un legame fatto di valori comuni che affondano le loro radici nel passato, caratterizzano il nostro presente e ci guidano nel dare forma al futuro che stiamo costruendo attraverso la formazione delle nuove generazioni, la ricerca e l’innovazione scientifica, tecnologica e sociale”.
Antonio Paoli, prorettore con delega al Benessere e allo sport ha affermato: “Abbiamo voluto riunire in un unico progetto messaggi di sostenibilità, salute, sport, solidarietà e fratellanza tra nazioni, rinsaldando gli antichi legami tra le comunità accademiche europee. Gli Scholares Vagantes, rappresentativi delle tre componenti della comunità accademica studentesca, tecnico amministrativa e docente, hanno percorso, a gruppi di tre, circa 75 km al giorno si sono dati il cambio settimanalmente durante i due mesi di viaggio. Un’esperienza unica che i nostri Scholares Vagantes sono stati ansiosi di vivere in uno spirito di scoperta, arricchimento culturale, e promozione di valori come lo sport, benessere, cultura e mobilità sostenibile, facendosi latori di un messaggio di condivisione dei principi fondanti delle Università europee e in particolare dello spirito della nostra Patavina Libertas”.
L’Ateneo, che promuove da tempo la bicicletta come simbolo di uno stile di vita sostenibile e orientato al benessere, ha posto Scholares vagantes come una delle manifestazioni al centro delle celebrazioni per gli 800 anni. Sono state oltre 400 le persone dell’Ateneo che hanno aderito al progetto.
Fondamentale è stato il supporto di enti e aziende: i contributi istituzionali di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Padova e poi di molti altri sponsor.