I “Cavalieri di San Marco” donano termometri a infrarossi al Carcere e alla Polizia Municipale di Venezia.
L’Associazione Cavalieri di San Marco di Venezia ha donato termometri digitalielettronici a infrarossi per la misurazione a distanza della temperatura alla Polizia penitenziaria del carcere maschile veneziano Santa Maria Maggiore. Un gesto di solidarietà messo in atto da Giuseppe Vianello, presidente dell’associazione. “E’ uno dei molti gesti che il nostro sodalizio esprime dove c’è il bisogno – sottolinea Giuseppe Vianello – I nostri oltre 900 soci sparsi nel mondo contribuiscono ogni anno con borse di studio, aiuti agli ospedali, alla cultura e all’arte”. Siamo riusciti a reperire questi termometri, difficilissimi da trovare ; una azienda lombarda è riuscita nei giorni scorsi a farci pervenire la strumentazione in 48 ore, considerando le difficoltà oggettive del momento. Un gesto di solidarietà che continuerà per l’associazione Cavalieri di San Marco. “Se si ammalano forze dell’ordine, infermieri e medici
l’Italia è finita” sottolinea Giuseppe Vianello. La direttrice del carcere Immacolata Mannarella ha ringraziato del gesto solidale per la grande sensibilità dei soci della San Marco. Si sono aggiunti anche i ringraziamenti di Filomeni Porcelluzzi, presidente dell’associazione Polizia Penitenziaria di Venezia. Ma il sodalizio ha fatto di più: ha consegnato i termometri a distanza anche alla polizia municipale di Venezia su richiesta del Comando. E anche Marco Agostini, comandante generale della polizia, ha inviato una lettera di ringraziamento per questo forte gesto di generosità.
Le strumentazioni provengono dalla ditta Tecnimed Srl di Varese. Vianello afferma che va dato un ringraziamento anche a Cinzia Bellifeni, una delle responsabili dell’azienda, che ha fatto i “salti mortali” e ha consegnato il materiale in pochissimi giorni. Giuseppe Vianello è presidente dell’Associazione “Cavalieri di San Marco” da 4 lustri. Ma la sua “permanenza” al sodalizio è di molti anni prima, la sua è una sfrenata passione che ha fatto ulteriormente consolidare questo Ente Morale riconosciuto dalla legge. Centinaia di soci sparsi nel mondo, dall’Europa alle Americhe e oltre. Gli associati sono sempre pronti nel dare un contributo per la solidarietà. Che, mai come in questi momenti di coronavirus, si deve far sentire.
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