La "Gina": da Mira a Palazzo Chigi

La "Gina": da Mira a Palazzo Chigi

Sabato scorso 4 marzo al Teatro di Villa dei Leoni a Mira Annagaia Marchioro ha vestito i panni di GINA FRANCON. LA PORTINAIA DI PALAZZO CHIGI, un personaggio originale tra veneticità e romanità: Gina Francon infatti è veneta immigrata a Roma e fa la portinaia presso Palazzo Chigi. In sostanza è il personaggio di una zia veneta che non risparmia frecciate a nessuno: la comicità come mezzo perfetto per sottolineare le sfumature. Confessa la Marchioro che Gina era nata romana ma poi su questa parlata ha prevalso il dialetto veneto, quello con cui Annagaia è cresciuta proprio a Mira. Lo spettacolo è finanziato dalla Fondazione Feltrinelli.

  La struttura del Teatro Villa dei Leoni fa parte del complesso di Villa Contarini dei Leoni, splendido palazzo del XVI secolo restaurato e riaperto al pubblico dal 2008. La Barchessa ha avuto negli anni varie destinazioni d’uso, conservando comunque sempre la qualità di spazio di pubblico utilizzo: è stata anche palestra e sala prove della banda comunale.

Oggi offre circa 300 posti tra platea e galleria.

Annagaia ha inventato questo personaggio durante il lockdown e da allora i suoi follower nei social sono aumentati sempre più. Gina mentre è sulla scena prepara dei biscottini che poi regala alla platea di spettatori. Le sue parole sono però non hanno nulla di dolce e riescono sorprendentemente ciniche e poco corrette. Non ce lo aspetteremmo da una donna di scarsa cultura come la Gina, eppure le sue battute sono taglienti e incidono in profondità il “bubbone” romano della politica. La sua non è solo satira, ma anche divertimento e tentativo di capire cosa succede nel cuore pulsante del nostro Paese. Come riconosce l’attrice a fine spettacolo: “ho dovuto aggiornare il mio testo con gli ultimi eventi, la Meloni Primo Ministro e la Schlein segretario del PD”.

La Gina ha preparato il caffè a tutti i politici e di tutti potrebbe raccontare qualche aneddoto e rivelare qualche segreto: nomina infatti Conte, Berlusconi, Draghi e molti altri. Considera i politici un po’ figli o figlie suoi, un po’ ex mariti da dimenticare. Ha idee modernissime. Ad esempio è convinta ecologista perché legata alla campagna, è femminista in quanto matriarcale, europeista “perché tutto il mondo è paese” dice mentre dispone i dolcetti sulla piastra.

Ci sono tutte le carte in regola per “scendere” in politica e infatti la Gina fonda un partito e chiede al pubblico quale ne possa essere il logo. Dal palco dialoga col pubblico; dalla galleria arrivano molte domande quasi come in una conferenza stampa e lei improvvisa le risposte, dimostrando di sapersela cavare anche nell’improvvisazione.
Il suo è un partito fondato sul carisma: non si sa collocare, sarà di Sinistra? o sarà di Destra? In realtà è progressista quanto conservatore, post ideologico, post moderno e un po’ anche post mortem (degli altri, dice in battuta la Gina). Perché – continua la Gina – una portinaia, alle volte, conta più di un intero team di addetti stampa.

Ma chi è precisamente Annagaia Marchioro?

Annagaia Marchioro un’attrice di talento e il pubblico, a sentire gli applausi scroscianti, glielo riconosce con affetto. In sala infatti Annagaia-Gina sa scaldare subito gli animi e sa far divertire. Diplomatasi alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, possiede anche una laurea in Filosofia. Vanta un curriculum artistico di rilievo e tantissime collaborazioni con registi di punta del panorama italiano. Nel 2011 ha contribuito alla fondazione della compagnia Le Brugole e ha ricevuto molti premi. Nel 2017 il premio come miglior attrice ne L’Alba che verrà, prestigioso concorso nazionale. La cifra che la caratterizza è quella del monologo, in cui riesce a  mescolare risate e poesia, comicità e riflessione. I temi che affronta, nella sua vasta produzione artistica, si muovono tra omosessualità e pregiudizio, donne e Islam ecc

Nel suo CV anche molta televisione: ha partecipato a trasmissioni, tra cui Saturday Night Live (su Tv8), Stati Generali e La tv delle Ragazze di Serena Dandini. Fame mia ha riscosso grandissimo successo: un monologo comico e poetico che parla di cioccolato e di desideri, di cibo e di ossessioni, di accettazione e di denutrizioni. E’ liberamente ispirato a un romanzo di Amélie Nothomb. Alla Tv delle ragazze si è presentata così: “sono Annagaia, sono veneta, sono lesbica e sono sempre stata discriminata. Perché sono veneta”.

Prossima tappa il 21 aprile a Firenze, al teatro Puccini.