Laboratorio di innovazione
La Regione Veneto si conferma ancora una volta come un laboratorio di innovazione tra le destinazioni italiane e internazionali. In linea con le tendenze più recenti del viaggiatore i riflettori si accendono sulla naturalità di un Veneto semplicemente bello con proposte legate al turismo lento, alla sostenibilità e alla bellezza del patrimonio culturale e naturalistico dei siti Unesco.
Alla scoperta di luoghi, culture e prodotti slow con la Carta dell’Accoglienza
Un modo di viaggiare sempre più diffuso, che accompagna il turista alla scoperta di luoghi nascosti, culture diverse e produzioni locali grazie a prodotti slow, come i Cammini Veneti e il consolidamento del prodotto Cicloturismo attraverso l’organizzazione coordinata di itinerari e progetti ad hoc condivisi da tutte le destinazioni venete aderenti a “Cycling in the Land of Venice”. Proprio sull’accoglienza la Regione del Veneto ha avviato un importante lavoro attraverso l’adozione de “La Carta dell’Accoglienza e dell’Ospitalità del turismo veneto”, uno strumento che riassume in un vero e proprio decalogo, declinato per le diverse tipologie dell’accoglienza turistica, i valori fondanti
per un turismo di qualità, da applicare e declinare nelle diverse destinazioni coinvolgendo tutti gli operatori della filiera.
Le strategie e i progetti della Regione Veneto proposti da Federico Caner, Assessore Turismo Regione Veneto
Occuparsi di turismo significa tenere conto di tutti i fattori legati alla sostenibilità. Preservarli e valorizzarl
i significa garantire il futuro delle destinazioni turistiche. Su questo scenario di fondo la Regione Veneto e le sue 17 destinazioni hanno impostato una serie di attività contenute nel Piano Turistico Annuale 2023, come attuazione del Programma Regionale per il Turismo Veneto 2022-2024. E’ quello che sostiene l’assessore al turismo della Regione Veneto Federico Caner. In quest’ambito, grazie al progetto europeo “Take it Slow”, la zona termale e dei Colli Euganei ha iniziato il percorso di candidatura del territorio a Riserva della Biosfera MAB UNESCO.
La risorsa del cicloturismo e dei Cammini
Il miglioramento dell’offerta cicloturistica, ad esempio, è l’obiettivo condiviso da tutte le destinazioni venete aderenti a “Cycling in the Land of Venice”. Tra i risultati che si vogliono raggiungere c’è l’istituzione di un tavolo permanente degli operatori del cicloturismo, il completamento della segnaletica lungo le ciclovie della REV (Rete Escursionistica Veneta), il ripensamento della modalità di monitoraggio delle ciclabili utilizzando tecnologie più affidabili e l’organizzazione dell’offerta MTB e Bike Park. Focus anche su un altro prodotto slow come i Cammini Veneti. Per la rete di itinerari da percorrere a piedi che comprende il Cammino delle Dolomiti, il Cammino Fogazzaro – Roi, la Via Romea Germanica, la Romea Strata, il Cammino di Sant’Antonio e la Via Claudia Augusta, verrà definita una nuova Carta dei Servizi. Per quanto riguarda il turismo fluviale, invece, il progetto regionale prevede la nascita di nuove reti di impresa come Slow Flow – Veneto Waterways.
Adriana Miotto (CISET) e gli scenari evolutivi del turismo sostenibile
Fare turismo oggi deve porsi in una lunghezza d’onda di responsabilità e consapevolezza: da un lato verso gli ambienti naturali e non che costituiscono il patrimonio delle destinazioni turistiche stesse, dall’altro verso le comunità ospitanti. Il TTCI Index, l’indice del World Economic Forum che analizza la competitività turistica di 136 paesi, dall’anno scorso ha introdotto – non a caso – un ulteriore indice riguardante il Turismo Sostenibile. Se in generale l’Italia si posiziona al 10° posto, per quanto riguarda le performance legate alla sostenibilità scendiamo drasticamente al 33° posto, a causa soprattutto della pressione della domanda (91° posto) e degli impatti che ne conseguono. Questa sensibilità va trasmessa ai nostri ospiti, per educarli ad un tipo di turismo sostenibile e responsabile, tenendo presente che l’esigenza di poter fruire di proposte di qualità viene proprio da loro. Una domanda che, non a caso, è sempre più sensibile a questi temi. Secondo un’indagine ad esempio di Ernst&Young (fonte: Future Travel Behaviours, 2022) il 74% degli intervistati afferma di aver accresciuto la propria consapevolezza sul tema, tanto da preferire soluzioni di viaggio più attente, mentre il 50% pagherebbe un sovrapprezzo del 10% per prodotti più sostenibili. In sintesi, quindi, fare turismo in modo sostenibile rappresenta un’enorme fonte di opportunità: nuovi mercati e segmenti di consumo, rivisitazione dei modelli operativi, nuova finanza. Le destinazioni e le imprese che lo hanno compreso sono già davanti alle altre.
Giuliano Vantaggi: la Grande Bellezza dei Siti UNESCO del Veneto
Il coordinatore regionale dei siti Unesco del Veneto Giuliano Vantaggi parla chiaro. “I cicli affrescati del XIV secolo a Padova, le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, le opere di difesa veneziane tra il XV ed il XVII secolo, I siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino, le Dolomiti, la città di Verona, l’Orto Botanico di Padova, Vicenza e le ville palladiane del Veneto, Venezia e la sua Laguna: il Veneto declina la sua bellezza in 9 siti Unesco, 2 Riserve della Biosfera MAB) e 2 patrimoni immateriali, che valorizzano arti e mestieri identitari di una comunità”.
Il senso del Grand Tour non è mai stato così attuale, come con la realizzazione di un sogno: un viaggio lento dalla laguna della città più bella del mondo alle cime dolomitiche più affascinanti, dalla città dell’amore di Romeo e Giulietta, alle colline disegnate dai viticoltori eroici, dalle ville palladiane agli orti rinascimentali, dalle pennellate di Giotto ai bastioni della “Serenissima” sul Lago di Garda. Il Veneto. Dove storia, arte, artigianato non solo si offrono nella loro incredibile bellezza, ma creano una varietà di paesaggi rara in meno di trecento chilometri. Da non dimenticare in questo meraviglioso viaggio i prodotti tipici della tradizione enogastronomica veneta che in poco tempo passa dalle delizie del mare ai sapori della montagna non dimenticandosi della cucina del Lago di Garda.
I grandi eventi sportivi per lo sviluppo turistico e territoriale
Non mancano i grandi eventi sportivi sono fonte di richiamo per tantissimi appassionati da tutta Italia e da tutto il mondo, essendo in grado di ampliare l’offerta turistica per rendere il territorio più attrattivo e pronto all’accoglienza. In questa prospettiva rientra anche l’organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026.