Meravigliosa Ginevra: stupisce e incanta!

Meravigliosa Ginevra: stupisce e incanta!

La città più internazionale del Pianeta ma non solo…

Ginevra è senza dubbio la città svizzera più internazionale del Pianeta. E’ conosciuta soprattutto perchè è la sede di  prestigiose istituzioni come quella europea dell’ ONU, della Croce Rossa, del CERN, delle banche.  Ma qui andremo a scoprire che Ginevra non è solo questo. Anzi! Scopriremo una città viva, giovane, che si vuole divertire. Diventa una meta ideale a chi piace soggiornare in una città e scoprirla sotto le varie sfaccettature. Scopriremo una Ginevra con il suo lago e il continuo getto d’acqua alto 140 metri, simbolo della stessa. Scopriremo i battelli della Belle Epoque sul lago, i vigneti a terrazza che calano sino alle acque, le cioccolaterie, gli orologi e i prestigiosi musei come quello di Patek Philippe , il paese delle botteghe artigiane Carouge, le spiagge. E andremo a scoprire il museo internazionale della Croce Rossa, la Sede dell’ONU europea e la nuovissima Porta della Scienza, The Science Gateway,  il grande complesso che si trova al C.E.R.N. (Centro Europeo di Ricerche Nucleari) , di 7000 metri quadrati, simile a una stazione spaziale, ideato dall’architetto Renzo Piano che aprirà al mondo l’8 ottobre 2023 per far conoscere a tutti quello che la scienza sta scoprendo a favore dell’umanità. 

Il getto d’acqua alto 140 metri

Il “Jeu d’eau de Geneve”, il getto d’acqua alto 140 metri, attivo dal 1891

Quando si arriva a Ginevra, lo si vede da qualsiasi parte. E’ chiamato semplicemente “Il Getto d’acqua“, Le Jeu d’Eau de Genève. Dal 1891 è il simbolo più conosciuto della città e incarna la sua identità. Il getto ha una incredibile potenza e raggiunge 140 metri di altezza alla velocità di 200 km/orari con una quantità di 500 litri al secondo usando la potenza totale di 2 pompe da 1000 Kw.  La storia di questo straordinario getto parte dal 1886 quando è stato avviato uno “sfogo” nel lago per controllare la pressione idraulica. Nessuno, allora, immaginava che il getto d’acqua sarebbe divenuto simbolo e attrazione turistica di Ginevra. 

 

La città degli orologi

Passando per le vie centrali di Ginevra si incontrano negozi di lusso. Ma questa città è la meta di eccellenza per chi ama gli orologi che fanno da padroni e, per chi se lo può permettere con il portafoglio, si possono acquistare gli orologi più prestigiosi al

L’entrata al Museo Patek Philippe

mondo come Rolex, Patek Philippe, Vacheron Constantin e altri. La storia della città è direttamente collegata con l’orologeria. Nel 1540, a seguito della riforma protestante, Giovanni Calvino vietò la costruzione e l’esibizione di gioielli di lusso, pena il carcere  perchè sacrilego. I gioiellieri dovettero abbandonare la loro attività e si avvicinarono agli orologiai: l’orologio era considerato bene quotidiano, non era vietato costruirlo, anzi era sostenuto. Oggi, il nome della città è sinonimo di arte orologiera al massimo livello. Noi consigliamo di visitare il Museo Patek Philippe aperto nel 2001, ospita una delle collezioni di orologeria più importanti e prestigiose al mondo. Situato su tre piani, si possono ammirare circa 2500 orologi, tutti pezzi unici e autentiche opere d’arte che ripercorrono 5 secoli di storia dell’arte orologiera, oltre che a proporre una panoramica della produzione di Patek Philippe dal 1839. 

Qui è “nato” Frankestein

Frankestein che “passeggia” nel centro di Ginevra

La terrificante figura di Frankestein è nata a Ginevra. Il libro (e i successivi film a esso ispirati) è diventato leggenda trascinandola nell’Olimpo dei mostri sacri della letteratura. Frankestein  è stato scritto dalla scrittrice inglese Mary Shelley mentre soggiornava a Ginevra. Lei aveva 19 anni e l’idea del romanzo è nata su impulso di Lord Byron, amico di suo marito (e poi suo amante) in una piovosa notte d’estate nel 1816. Erano bloccati al lago di Ginevra ed è qui che Byron avrebbe ‘sfidato’ tutti a scrivere la migliore storia di fantasmi… Mary Shelley accettò, finendo per creare la sua opera migliore che in fondo diventa un quadro della sua travagliata vita di incubi, disgrazie e morti. Soggiornò in Italia, a Venezia, a Este (Padova) nella villa di Lord Byron e in altre parti, finendo la sua vita a 51 anni.  

Qui è morta la principessa Sissi

La statua della principessa Sissi e l’hotel dove alloggiava

Un’altra donna entra nella storia di Ginevra, questa volta per un fatto tragico. Qui, davanti al lago, è morta la principessa Sissi, il 10 settembre 1898,  accoltellata da un anarchico italiano. Elisabetta di Baviera, imperatrice d’Austria, regina apostolica d’Ungheria, regina di Boemia e di Croazia a consorte di Francesco Giuseppe d’Austria in quel settembre 1898 alloggiava all’Hotel Beau-Rivage sul lungolago di Ginevra. Le piaceva il posto, aveva soggiornato anche l’anno precedente, stava per prendere il battello per Montreux (che consigliamo, c’è un bellissimo castello visitabile sul lago) assieme alla contessa Irma Sztaray, quando l’anarchico Lucheni la pugnalò a morte. In ricordo di Sissi  c’è una statua stilizzata sul lungolago, di fronte all’Hotel Beau Rivage.

Il CERN, alla ricerca del Big Bang e della “Particella di Dio”…

Abbiamo visitato il CERN con un permesso speciale, ci ha fatto da guida l’italiano Mirko Poia, ingegnere fisico che da anni lavora qui. Il CERN, European Organization for Nuclear Research,  è posto nella cittadella della scienza che si trova a Meyrin, a dieci minuti dal centro di  Ginevra e a poche centinaia di metri dal confine francese. Vi lavorano 5mila persone tra scienziati e impiegati. A 100 metri sotto terra è stato costruito un tunnel dalla circonferenza di 28 chilometri che esce dal territorio svizzero per passare in quello francese. Sono presenti dei mastodontici macchinari e tubi dove le particelle si scontrano a 280 mila km al secondo:  ogni giro aumentano la loro velocità sino a raggiungere quella della luce. Con questi studi gli scienziati vogliono arrivare a  scoprire come è nato l’Universo dopo il Big Bang. All’interno del tunnel viaggiano 100 miliardi di protoni alla velocità della luce creando  collisioni  provocanti 7 mila miliardi di micro particelle. Un passo in avanti è stato fatto nel 2012 quando è stato scoperto il Bosone di Higgs, chiamato popolarmente la Particella di Dio perchè è la parte più vicina della materia che ha creato l’Universo.

… e il “Science Gateway” di Renzo Piano che sarà aperto al mondo l’8 ottobre 2023

Per il mondo intero la data importante è l’8 ottobre 2023 quando verrà aperta al pubblico la Porta della Scienza, il Science Gateway  ideato da Renzo Piano: una grande struttura che ricorda la  stazione spaziale ISS in orbita: due grandi tubi, una “passerella” che li congiunge passando sopra l’autostrada, un auditorium contenente mille persone, due edifici per dimostrazioni, audiovisivi sulla nascita dell’Universo, il tutto esposto su 7 mila metri quadrati. Un impegno enorme partito nel 2020 a cui ha contribuito anche l’Italia e il Triveneto con le ditte  Matauro di Vicenza e Cimolai di Pordenone  che si sono aggiudicate l’appalto per 54 milioni di euro. E’ la mostra sulle  ricerche  in corso. Non sarà un museo, qui si vuole far respirare la scienza attraverso l’ installazione di audiovisivi, pannelli, provando gli acceleratori di particelle, facendo entrare  in gioco la scienza  fisica e quella quantistica. Si prevede la visita di 500 mila persone all’anno. E questo, incredibilmente, si potrà visitare. Gratuitamente e per tutto l’anno! Per far conoscere la scienza!

Il cioccolato e il Choco Pass  

Ginevra è attrazione anche per i golosi. Chi ama il cioccolato può gustarlo con il Choco Pass. Costa 30 franchi svizzeri (6 per i bambini) e consente di visitare e degustare i prodotti delle cioccolaterie convenzionate. Dà diritto a una degustazione gratis di cioccolata su ogni cioccolateria visitata.

Carouge, il paese degli artigiani

In questo borgo, alla periferia di Ginevra, si sente l’italianità. Qui dominavano i Savoia che  dal 1760 portarono gli impianti piemontesi, c’è l’unica chiesa cristiana di Ginevra in barocco pustumo intitolata a Santa Croce. Ci sono le piazzette, i chioschi, i viali, i mercatini, i giardini segreti. E’ il paese degli artigiani, delle botteghe, degli antiquari, dei brocantages. Dal 1816 fa parte del Cantone di Ginevra. Qui Napoleone ha piantato l’albero, ha più di due secoli, ora monumento del paese.  Carouge, in latino, significa incrocio, quadrivium.  Troviamo Jean Kazès, 91 anni, artigiano orologiaio, entrato nei guiness dei primati per il pendolo più lungo del mondo. Incontriamo il maestro cioccolataio  Philippe Pascoet, il panettiere pluripremiato della panetteria Wolfisberg. Al Café de Negociantes lo chef Romain Loiseau, allievo dello stellato Philippe Chevrier, ci prepara un vitello tonnato in versione scomposta.

I vigneti  

Prima della Riforma protestante Ginevra apparteneva al principe vescovo che controllava la città e i vigneti. La modernissima stazione ferroviaria Cornavin un tempo ospitava il deposito del vino (ecco rimasto il nome iniziale).  Una simpatica gita fuori porta si può farla con il tuk tuk elettrico. In pochi minuti si arrivano nelle distese di vigneti e ci si può concedere un’esperienza originale degustando i tipici vini ginevrini godendo del paesaggio a vigneto di Satigny o fare un tour delle cantine dove degustare il tipico Chasselas.

La città dei giovani

Ginevra è anche la città dei giovani. Con la bella stagione le spiagge del lago si riempiono di centinaia di ragazzi. Le calde giornate estive costituiscono un toccasana per migliaia di ginevrini e non che si godono il sole.  Un appuntamento classico è quello dei Bains du Paqui, poco distante dal centro della città. E’ un impianto balneare attivo fin dai primi anni  del Novecento, dove i giovani trovano refrigerio tuffandosi o giocando partite a beach volley.  E qui si cena con i loro piatti, servizio a self-service con tanta birra, prosciutto e melone oppure la loro classica fumante fondue, apprezzata nonostante la calura. E alla sera tarda si può bivaccare nella spiaggia “del Eaux-Vives”, attrezzata con molo, bar e ristorante. 

I musei 

Il MEG Museo Etnografico

A Ginevra, oltre che il Museo Patek Philippe,   si possono visitare alcuni musei come il Museo della Riforma, a fianco della Catterdrale protestante di Saint Pierre nel cuore della città, che sovrasta su altre 4 chiese: un percorso archelogico di 20 secoli. Da non perdere anche un giro al Mamco, Museo di Arte Moderna e Contemporanea, il più grande in Svizzera,  e al vicino Meg, il Museo etnografico con reperti preziosi dalle civiltà della Terra. Il museo è stato insignito nel 2017 come il migliore museo d’Europa. 

La sede internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa 

La sede internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa

Ginevra è la sede mondiale della Croce Rossa (e ora anche della Mezzaluna Rossa).  Questa istituzione la si deve al medico Henry Dunant che istituì nel 1863 il primo Comitato Internazionale della Croce Rossa. Lui fu stato testimone della terribile battaglia di Solferino al tempo di Napoleone, 40 mila morti quando iniziò ad aiutare centinaia di feriti indipendentemente dalle loro origini. Ora costituisce la più grande organizzazione umanitaria del mondo.  Vale la pena di visitare il Museo Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa  di fronte al Palazzo delle Nazioni Unite a, con autentiche testimonianze: impossibile uscirne senza esserne sconvolti. 

La sede internazionale europea delle Nazioni Unite 

A poca distanza dalla sede del Comitato Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa si trova  il Palazzo delle Nazioni Unite. Quello di Ginevra affianca costituisce la seconda sede principale dell’ONU, dopo quella di New York. Il complesso di edifici chiamato Palazzo delle Nazioni ospita tra l’altro il Consiglio dei Diritti dell’Uomo dell’ONU, nonché l’Alto Commissariato dell’ONU per i Diritti Umani. Davanti al Palazzo una grande piazza con centinaia di zampilli di fontana e la scultura della sedia gigante con una gamba rotta. E’ il  simbolo delle vittime delle mine,un messaggio forte contro i crimini e le brutture della guerra. 

I battelli della Belle Epoque 

C’è la parte romantica, quella di salire su un battello in funzione sin dai tempi della Belle Epoque, navigare sul lago di Lemano e cenare a bordo godendosi il tramonto.  Sono 8 i battelli della Belle Epoque (della flotta Ggn)  che da un secolo e mezzo solcano queste acque. Il battello più antico e il Montreux. Qui sul ponte si cena mentre il battello attraversa borghi, cittadine e castelli. 

Come arrivare a Ginevra 

Si sa, gli svizzeri prediligono il treno per spostarsi.  Dall’Italia si può partire comodamente in treno con partenza da Milano: un viaggio più lungo rispetto a chi prende l’aereo, ma senza dubbio più affascinante.  C’è il treno Freccia Rossa che arriva a Ginevra passando il confine italo-svizzero e attraversando i dolci paesaggi del Lago di Ginevra con i vigneti che scendono a picco sul lago e che sono Patrimonio Unesco per i terrazzamenti (come quelli delle Cinque Terre o delle Colline del Prosecco).

Info utili. Con il City pass ci si può spostare con i mezzi pubblici, dal tram al filobus, fino al taxi boat, accedere a diversi musei, usufruire di sconti e ingressi speciali. Durante la bella stagione è possibile pranzare nei diversi cafè e bistrot del lungolago. Citiamo il Cottage Cafè e La Potinière, dove si possono gustare piatti freschi e veloci. Ginevra è anche ricca di hotel per il turismo. Da registrare la novità del gruppo australiano Adina Hotels, da poco arrivato in Svizzera, con il suo “aparthotel” adatto a famiglie, coppie, affari.

www.geneve.com  –   www.myswitzerland.com

Testo e foto di Maurizio DragoCredits (foto in evidenza): Ente Turismo Svizzero. Si ringraziano:  Francesca Rovati (Svizzera Turismo), Jonathan Willi e Tania Bianchin (Ginevra).