Continuano anche per maggio e giugno con gli ultimi due appuntamenti le giornate dedicate a Ivo Andrić. Si tratta di eventi culturali promossi dal gruppo YU LIBRI, in collaborazione con l’associazione Viaggiare i Balcani, le librerie Pangea e LibrOsteria, con il sostegno del Sacchettificio G. Corazza di Ponte San Nicolò e con il Patrocinio del Comune di Padova.
Due eventi si sono già svolti rispettivamente a marzo e aprile. Il prossimo appuntamento è per mercoledì 18 maggio alle 19.30 e l’ultimo per il 29 giugno alla medesima ora.
Nato nel 1892 nelle vicinanze di Travnik (Bosnia), è appunto alle lontane e complesse vicende storiche del suo paese che Andrić dedicò la propria attenzione di scrittore dalla forte impronta realistica. Durante gli anni che precedettero il primo conflitto mondiale e la costituzione dello Stato iugoslavo aderì al movimento irredentista serbo e per questo venne condannato anche al carcere e al confino. In seguito si dedicò alla carriera diplomatica, soggiornando in diverse città europee, e approfondendo nel frattempo la vocazione letteraria. Quando Ivo Andrić svolse incarichi diplomatici anche in Vaticano, a bucarest, a Madrid e in vari Paesi d’europa. Era un lavoro poco impegnativo che gli permise di dedicarsi alla sua vera passione: la scrittura.
Risale agli anni Trenta la pubblicazione di alcuni volumi di novelle e al 1945 quella dei due romanzi maggiori, La cronaca di Travnik e Il ponte sulla Drina. Dopo la Seconda guerra mondiale Andric continuò la sua attività di scrittore.
per la forza epica con la quale ha tracciato temi e descritto destini umani tratti dalla storia del proprio Paese
Ivo Andrić era sempre stato una persona schiva e riservata, poco amante della notorietà e cui piaceva stare sola; si sposò molto tardi, all’età di 66 anni, con Milica Babić, costumista al Teatro Nazionale di Serbia, di vent’anni più giovane di lui.
Quella di Andrić è una narrativa che nella prima produzione indulgeva al fantastico per poi limitarsi sempre più all’essenziale, intimistica e realistica con uno sguardo alla psicologia.
Quasi tutti i racconti raffigurano tipi e avvenimenti della Bosnia, che ha trovato in Andric il suo più grande poeta. Morì a Belgrado nel 1975.
Partecipano agli eventi patavini gli scrittori Dunja Badnjević e Božidar Stanišić, le traduttrici Alice Parmeggiani e Manuela Orazi, i professori di Storia Egidio Ivetić (Università degli Studi di Padova) e Leonardo Barattin (dell’Associazione Viaggiare i Balcani). L’evento del 18 maggio sarà presso la LibrOsteria di via Beato Pellegrino, l’ultimo presso la Casetta Zebrina al parco Milcovich.
La rassegna è stata curata da Aleksandra Ivić, coordinatrice del gruppo YU LIBRI.
Per informazioni:
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tel. 049 8204529 – cultura@comune.padova.it