Contro l’afa di questi giorni e le temperature da tropici che fare? O adagiarsi in riva al mare sotto un ombrellone oppure salire in montagna al fresco tra boschi e sentieri ombrosi. Per chi invece resta in città non mancano le occasioni di divertimento e di nuove esperienze. Tornano le collaborazioni e le famose cene a quattro mani al ristorante “Radici” di Padova.
Un ristorante che si caratterizza per la riscoperta di sapori del passato e della tradizione, coniugati con le tecniche più innovative senza limiti né regole. Siamo nel ristorante di Via Andrea Costa 18, all’interno di una villa del Novecento sede dell’antica e prestigiosa pellicceria Ganzetti. All’interno ci si sente comodi come nel salotto di casa, l’atmosfera è accogliente e senza formalismi. Nel menù se si va all’ultima pagina il titolare fa una dedica al suo maestro: “Questo menu vuole essere una dedica e un ringraziamento a una persona unica, speciale, alla quale devo tanto: Erminio Alajmo Il direttore, a lui devo la mia maturità di ristoratore, da lui ho appreso il significato del termine dirigere”.
Ma perché questo nome, Radici? Perché le radici sono nascoste nella terra e sul piatto, interpretate a seconda della stagione per accompagnare l’ospite in un percorso di riscoperta della materia, tra passato e presente. Un universo di profumi, gusti, rumori, sensazioni provate da bambini e che rivivono oggi nella memoria e sul piatto, in un vortice di sapori che vanno a colorare una portata, un istante, una situazione.
I protagonisti di oggi giovedì 21 luglio saranno lo chef-patròn Andrea Valentinetti e lo chef Alessandro Bellingeri di Osteria Acquarol (1 Stella Michelin), un’osteria contemporanea che sorge nel centro storico di San Michele Appiano, piccolo paese situato alle porte di Bolzano.
Ma chi è Andrea Valentinetti?
Padovano, classe 1985, Andrea Valentinetti dopo la scuola alberghiera di Abano e diversi corsi di specializzazione sceglie da subito di puntare in alto, iniziando dalla terra d’origine dei nonni materni, all’isola di Ponza, presso il rinomato ristorante di Gino Pesce. Rientrato a Padova, matura esperienze sia come cuoco che come pasticcere, lavorando presso lo storico Caffè Cavour, e approdando poi dagli Alajmo, con i quali nel 2007 condivide la gioia della prima Stella Michelin. Si trasferisce in seguito a Milano, da Peck e al Cucchiaio di legno, e qui ha modo di esplorare il mondo culinario a 360°, tra cucina, prodotti gourmet, aperitivi e dolci. Nuovamente a Padova, inizia una stretta collaborazione con la d&g patisserie di Denis Dianin, mixando sapientemente e con creatività istintiva il mondo della cucina con la pasticceria, fino alla conquista del premio come “miglior aperitivo” da Gambero Rosso nel 2014. Un’esperienza ricca e un talento innato, abbinati a innovazione, passione ed energia: Andrea Valentinetti esprime tutto questo in tutti i progetti sviluppati con Silikomart e hangar78, nel suo ristorante Radici di Padova, ideato e realizzato con Dario Martellato di Silikomart, e già premiato con vittoria a pieni voti da Alessandro Borghese in Quattro Ristoranti, così come anche nei suoi nuovi, scoppiettanti progetti patavini “R2 Lab” di via Costa e “R2 Pop” Sotto il Salone.
E Alessandro Bellingeri?
Cresciuto tra le cucine più entusiasmanti d’Italia (da Enrico Crippa, a Massimo Bottura o al più vicino Alessandro Gilmozzi), Alessandro Bellingeri mette in campo tutte le sue abilità e la sua creatività nella reinterpretazione di un territorio che non è il suo, ma che oggi gli appartiene. Lombardo di Cremona, da anni Alessandro ha fatto del Trentino-Alto Adige la sua seconda casa. L’appartenenza al territorio, gli ingredienti e i sapori tipici della montagna hanno contribuito al delinearsi della cucina di Osteria Acquarol.
Un evento speciale – quello di stasera – dove le maestrie dei due chef si mescoleranno per regalare preparazioni e sapori unici. Non a caso il nome dell’evento è “Cena a quattro mani”: i due chef infatti creeranno una sinergia che darà vita a piatti golosi, concentrando in essi la montagna con i suoi profumi e le sue particolarità.
Entrambi gli che vantano un curriculum d’eccezione e sono membri della prestigiosa associazione internazionale JRE-Jeunes Restaurateurs.
La convergenza delle due professionalità ha portato a un menù particolare; senza rivelare nulla a chi cercasse anche l’effetto-sorpresa, i piatti accordano carni e formaggi, la selvaggina va d’accordo agrumi, la vaniglia si concilia col sedano. Portate tutte da scoprire…
Appuntamento a partire dalle ore 20.00 con prenotazione obbligatoria: buon appetito!