Sensori e telecamere

Sensori e telecamere

Oramai andare in gita a Venezia è diventato difficile: capita di incontrare troppa gente e restare imbottigliati in coda sin dalla stazione ferroviaria o da Piazzale Roma. Se poi si deve prendere una linea di vaporetto ad esempio la numero 1, è finita: rischiamo di perdere fino a due ore tra andata e ritorno. Da qualche giorno però l’amministrazione ha inaugurato un sistema per conoscere in anticipo la stima dei visitatori previsti nella città lagunare. In tal modo la gita risulterà più appagante e allo stesso tempo sostenibile per una città tanto bella quanto fragile.

Se ci si organizza per tempo consultando prima il calendario dell’amministrazione ( si veda il sito a fine articolo), allora tutto sarà davvero più piacevole. Si tratta del cosiddetto bollettino del turista (ecco anche il link) in cui si trovano le stime dei visitatori previsti giornalmente nel 2020.

Meglio evitare il fine settimana, dal venerdì alla domenica, e pensare di organizzarsi magari per una serata nei giorni feriali. Se la mattina dopo però abbiamo la sveglia presto per l’ufficio, possiamo allora ritagliarci un pomeriggio: in questi giorni di Carnevale gli eventi non mancano.

Ma come funziona questo sistema di monitoraggio degli accessi? Ci sono 34 sensori di ultima generazione sparsi per la città tra ponti, calli e campielli. Di ultima generazione in quanto già predisposti anche per valutare nei prossimi anni il tasso di inquinamento, ora sono collegati a telecamere e wifi per tenere costantemente monitorata la città. I dati vengono trasmessi ogni 25 centesimi di secondo, quindi con una frequenza quasi pari al tempo reale. Poi questi dati passano attraverso la smart control room dove vengono letti da appositi software. In tal modo l’amministrazione conosce la densità di persone in un preciso momento e la loro velocità di movimento.

Ma la “privacy”? ha commentato qualcuno. E’ salva perché questi sensori non consentono l’identificazione delle persone: ne danno l’altezza, per sapere se si tratta di bambini o adulti, la velocità di spostamento e la densità. All’amministrazione e al turista importa sapere quali sono le vie (calli) più affollate e se sono previste congestioni del traffico di pedoni. Per i residenti resta però solo un palliativo all’ormai annoso problema del sovraffollamento delle calli durante il Carnevale, o altri grandi eventi.

Il progetto-monitoraggio consente inoltre di intercettare i dati delle celle telefoniche e di conoscere la provenienza delle persone, in assoluto rispetto della privacy.

Invece di un turismo “mordi e fuggi” per i turisti stranieri o che vengono da lontano speriamo in un prolungamento del soggiorno, per conoscere meglio Venezia, senza fretta né frenesia. E’ da augurarsi che si trattengano qualche giorno in più, per avere il tempo di esplorarla veramente, senza limitarsi ad attraversarla.

Teniamoci poi aggiornati anche sulle condizioni meteo che potrebbero variare la stima di visitatori previsti.

Ecco il sito da consultare:

www.comune.venezia.it/it/enjoy-respect-venezia-calendario

 

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