Uno spettacolo straordinario quello ospitato nel Teatro Comunale di Vicenza; un “fuori-abbonamento” che ha segnato alcune generazioni di giovani appassionati del genere teatrale del musical. Si tratta di CATS, uno dei musical più famosi al mondo ed uno tra i più grandi successi di tutti i tempi per longevità, spettatori e incassi.
In scena venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 marzo alle 20.45, intrattiene gli spettatori per due ore (oltre all’intervallo di 15’) senza battere ciglio, immersi nella musica, nelle danze e splendide coreografie. Con musiche di Andrew Lloyd Webber e testi tratti da Thomas Stearns Eliot, sul palco si esibiscono oltre 30 artisti che danzano e saltano con le coreografie di Billy Mitchell.
La grande produzione italiana di “Cats”, su licenza esclusiva The Really Useful Group, è firmata dalla PeepArrow Entertainment in collaborazione con il Teatro Sistina. La regia e l’adattamento italiano sono firmati da Massimo Romeo Piparo. L’autore del musical ha concesso alla regia di ambientare lo spettacolo a Roma e la scena, infatti, si presenta con uno sfondo meraviglioso del Colosseo tra tramonti e pleniluni. Il resto della scena? Rovine e reperti archeologici che hanno reso Roma famosa in tutto il mondo, una panchina, la bocca della verità, capitelli, colonne e altri reperti. Tutto “gigante” per rendere ancora più spettacolare e magica l’umanizzazione dei gatti. Ai lati del palco anche insegne con nomi di piazze o di vie famose della capitale.
A indossare i panni dei “felini” c’è un cast di artisti formidabili, che non mancano di passare più volte tra il pubblico a ringraziarlo degli applausi e della calorosa accoglienza: corpi sinuosi e flessibili proprio come quello dell’amato felino domestico, affettuoso quanto imprevedibile. Una varietà fantasiosa di scene caratterizzate da miagolii, nasi neri, baffi, lunghe code e zampe felpate. Sembra di vedere sul palco il proprio micetto di casa, il nostro compagno di giochi infantili o compagno-di-vita di serate invernali o piovose.
La trama è semplice, prevede alcuni gatti-personaggi alle prese con la scelta del gatto che rinascerà a nuova vita; tra mici-personaggio davvero divertenti e altri più commoventi, spiccano Grizabella, l’affascinante gatta-glamour sofferente e triste con la sua struggente canzone “Memory”. Il vecchio Gus, un tempo celebre per la sua carriera di attore e Rum Tum Tugger, il gatto-narciso che vuole sempre essere al centro dell’attenzione, Mr. Mistoffelees, il gatto ‘in smoking’ capace di compiere strabilianti magie e molti altri. Ma anche gli altri gatti meritano pienamente gli applausi che nascono spontanei alla fine di ogni scena.
La Sala Maggiore del Comunale è infatti gremita di spettatori che applaudono ed esprimono la gioia per le performances degli artisti. A fine spettacolo, immancabili i selfie vicino al palco, e un’occhiata curiosa alla cavea dove si celano un’orchestra diretta dal maestro Emanuele Friello.
Per chi volesse approfondirne la trama, può rileggere la raccolta di poesie di Thomas Stearns Eliot intitolata “Old Possum’s Book of Practical Cats” (Il libro dei gatti tuttofare): una raccolta di lettere scritte dall’autore ai suoi nipotini in forma poetica. Eliot (poeta statunitense, naturalizzato britannico e premio Nobel per la letteratura nel 1948), l’autore del poema capolavoro “La terra desolata”, era un amante dei gatti e nella sua casa di Londra seguiva una vera e propria colonia felina. Questa raccolta di poesie venne pubblicata nel 1939, con la copertina illustrata da Eliot stesso.
Il musical “Cats”, dopo un anno di grandi successi nel West End londinese, ha debuttato a Broadway nel 1982. La canzone “Memory” è un autentico classico, soprattutto per le incisioni di Elaine Paige e Barbra Streisand; il brano è stato inciso da 150 artisti tra cui Celine Dion, Luciano Pavarotti, Placido Domingo, José Carreras, Milva, Ute Lemper, Susan Boyle e, nell’omonimo film del 2019 diretto da Tom Hooper, da Jennifer Hudson.
Un’esperienza da raccomandare. È possibile seguire il musical che dopo Vicenza si sposterà a Reggio Calabria, poi a Gorizia e ancora a parma per poi fare ben otto repliche a Roma proprio al Sistina.
Credit foto Gianluca Saragò
