Stra lancia “SentorisiSentobisi”: la nuova identità gastronomica veneta parte dai risi e bisi

Stra lancia “SentorisiSentobisi”: la nuova identità gastronomica veneta parte dai risi e bisi

Aperta ufficialmente nella serata di gala a Villa Foscarini Rossi. Dal 18 maggio le attività ristorative diventano ambasciatrici del gusto del territorio

È partito ufficialmente con una serata di gala nella prestigiosa Villa Foscarini Rossi il progetto “SentorisiSentobisi, promosso dal Comune di Stra in collaborazione con il Distretto del Commercio “Stile e Qualità” e con il supporto di Dragopress, l’agenzia di comunicazione giornalistica. Un grande evento inaugurale – con la presenza di sindaci e amministratori locali, giornalisti, associazioni di categoria e le attività aderenti – che ha dato il via a un percorso ambizioso di rilancio economico e turistico, con al centro uno dei piatti simbolo della tradizione veneta: i risi e bisi.


«Un successo esaltante – ha commentato il Sindaco Andrea Salmasoche segna per Stra l’inizio di un nuovo Rinascimento, capace di unire storia, gusto e identità. Con SentorisiSentobisi vogliamo riscoprire e rilanciare le nostre radici, coinvolgendo l’intera comunità e promuovendo nuove opportunità per il nostro territorio.»

logo del progetto del comune di Stra, SentorisiSentobisi


Il progetto prende il nome da una celebre espressione popolare veneta, cento risi e cento bisi”, che evoca l’equilibrio perfetto tra riso e piselli, ingredienti di un piatto un tempo riservato al Doge nel giorno di San Marco, il 25 aprile. Ma è nella Riviera del Brenta – e a Stra in particolare – che questa pietanza affonda le sue radici: i piselli venivano coltivati nei broli delle ville venete e il riso cresciuto nei campi irrigati dal Brenta.


Fino a fine giugno, le attività ristorative del territorio – tra ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, gelaterie, panifici e bistrot – proporranno almeno una preparazione ispirata ai risi e bisi, secondo un disciplinare condiviso: dalle versioni classiche alle più creative, comprese pizze gourmet, finger food, dessert e birre artigianali.

Le attività aderenti al progetto “SentorisiSentobisi” sono: Osteria del Baccalà da Linda, Osteria da Caronte, Core do’ Sud, Pizza Planet, Due Spiga d’Oro, Panificio Dolce Forno, Panificio Toldo, Bacaro Il Dubbio, Bar Caffetteria Simone, Pasticceria Zaggia, Gelateria Dolci Fantasie, Brasserie Houblon, Birrificio Biofevari, Ape Agricola.


Durante la serata di lancio, gli ospiti hanno potuto degustare le prime proposte culinarie, realizzate con il supporto degli studenti dell’Istituto Alberghiero Dieffe, veri protagonisti di una cucina che coniuga tradizione e innovazione.


«Tutti i locali partecipanti saranno veri e propri ambasciatori del gusto – ha dichiarato il Vicesindaco Roberto Guzzonatocon l’obiettivo di fare di SentorisiSentobisi un appuntamento annuale, capace di attrarre visitatori e stimolare l’economia del territorio.» Entusiasta anche la consigliera della regione Veneto Francesca Scatto, presidente della sesta commissione regionale, il sindaco ha letto la lettera dell’assessore regionale Marcato e il presidente Luca Zaia ha postato nei suoi social che il nuovo simbolo gastronomico e culturale è pronto a raccontare Stra al Veneto, all’Italia e al mondo intero con l’iniziativa Sentorisi Sentobisi.


Per Alice Angelon, consigliera comunale con delega al Distretto del Commercio, «questo progetto rilancia Stra come meta di qualità, dove cultura, gastronomia e turismo esperienziale si fondono in un’unica proposta integrata.» Nella serata di gala Leopoldo Simonato, storico dell’alimentazione, è stato premiato dal Comune per il suo impegno nella valorizzazione delle tradizioni locali: «I risi e bisi sono noti come piatto del Doge, ma il loro cuore produttivo e culturale è qui, a Stra. Un luogo dove la sapienza contadina, la natura generosa e la storia nobile si intrecciano in una ricetta che parla ancora oggi


Ma SentorisiSentobisi non si limita alla gastronomia: è un progetto di identità territoriale che intende raccontare Stra nelle sue eccellenze – dalla maestosa Villa Pisani alla raffinata Villa Foscarini Rossi con il Museo della Calzatura, fino al distretto produttivo della scarpa di lusso e alla navigazione fluviale sul Brenta, che ogni anno porta migliaia di turisti nel cuore della Riviera.


Con questa iniziativa, il Comune di Stra punta a costruire un modello replicabile, fondato sulla valorizzazione delle risorse locali, sulla collaborazione tra pubblico e privato, e sull’accoglienza turistica slow. Il piatto dei risi e bisi, così, diventa il simbolo di un territorio che vuole raccontarsi con gusto.