"Teatro Fuori Rotta": un Cyrano convincente

"Teatro Fuori Rotta": un Cyrano convincente

Ronstand che ne direbbe? Certamente che la messa in scena è di valore, che gli attori sono all’altezza del testo, anzi, meglio in un calembour di parole, che ben interpretano la profondità del testo: si tratta del “Cyrano de Bergerac”, la pièce del commediografo drammatico francese Edmond Rostand.


Il dramma romantico è notissimo, anche perché in tempi non remoti è stato interpretato magistralmente sul grande schermo dal bel Jean Paul Belmondo (1991) e poco prima dal più imponente – in tutti i sensi – Gérard Depardieu (1990): è una celebre commedia tragedia teatrale in cinque atti pubblicata nel 1897, ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac, uno dei più estrosi scrittori del seicento francese, precursore della letteratura fantascientifica. Recentemente, nel 2021, è uscita una nuova pellicola al cinema con la regia di Joe Wright, con Peter Dinklage e Haley Bennett, certo non all’altezza dell’interpretazione di quella con Dépardieu.
Il Cyrano de Bergerac fu rappresentato per la prima volta il 28 dicembre 1897 al Théâtre de la Porte-Sain-Martin di Parigi, avendo come protagonista un celebre attore del tempo, Benoît-Constant Coquelin, lo stesso che glielo aveva commissionato. Rostand lo scrisse a cinque anni di distanza dalla clamorosa bocciatura, avvenuta appunto nel 1892, di un suo precedente (e primo in assoluto) lavoro in versi, Les Deux Pierrots, espressamente scritto per la Comédie-Française.
Il trionfo di pubblico e di critica nelle 410 repliche, che salutò questo dramma post-romantico, ne ha fatto vera e propria summa della espressività nella sfera dei sentimenti e delle passioni umane: si pensi alla frase inflazionata e sfruttata dai pubblicitari l’amore è un apostrofo rosa tra le parole ti amo. Rostand (anch’egli attore a sua volta, sebbene di scarso successo) venne poi insignito della Legion d’onore ed eletto membro dell’Académie française.

Un grande autore merita una grande regia.

L’adattamento e la regia di Gioele Peccenini con la compagnia del Teatro Fuori Rotta iersera presso il Teatro Excelsior di Padova hanno ben interpretato lo spirito della commedia: divertente nel dramma del protagonista (e non solo), poetica e raffinata nelle battute in rima di Cyrano.
Un lirismo di accenti e parole che si concilia con la scenografia semplice (di Silvio Comis), ma azzeccata per colori e nuances a creare un’atmosfera poetica che incanta e ammalia. Particolarmente toccante la scena del balcone, un classico delle storie d’amore di sempre; una lei che ammira la bellezza di Cristiano, ma che ignora la sua pochezza verbale, la sua timidezza di espressioni. Il vero perno dell’opera resta il povero (ma lo è davvero?) Cyrano che di Rossana si innamora perdutamente e che lei inconsapevolmente ama per la sua verve affabulatoria e il suo esprit elegante e gentile.
Peccenini è attore ben calato nella parte, attraverso movenze e uso dello spazio scenico adeguatamente studiati, proporzionati, mai esagerati. La compagnia tutta si muove disinvolta, padrona della scena e misurata nei passi, tra addobbi adatti all’epoca, costumi e arredi en pendant in tutte le scene.
Musica a creare effetti sonori dolcissimi nella scena topica del terrazzo, con uccellini, cicale e grilli e ancora in quella che fa da eco della battaglia definitiva e ferale per Cristiano. Quest’ultima forse un po’ troppo prolungata e che finisce per coprire parzialmente alcune battute degli attori proprio quando la scena esige toni bassi e dimessi per la notizia della morte del giovane guascone Cristiano.

Luci tenui e soffuse, mai sparate sulla scena, perché così vuole la storia, che passa dalle saporite battute sul tabù del naso di Cyrano dove gli spazi sono illuminati e limpidi alla definitiva trasformazione di Rossana con luci basse e calde. L’eroina romantica non ama la bellezza di Cristiano, ma ne ama lo spirito che – come il pubblico sa – cela quella di Cyrano.
L’ultima scena commuove: è l’eternizzazione del vero amore, quello di chi lo sa serbare nascosto nel cuore forse per timore di essere invadente o di scalfire l’animo sensibile dell’amata. Un Cyrano che tutte vorremmo accanto come amico, confidente, forse amante.

La compagnia Teatro Fuori Rotta stasera bissa a Laives (BZ) e il 27 novembre a Mantova.