Un pacco dono alle 1.200 famiglie di Vò

Un pacco dono alle 1.200 famiglie di Vò

LE BUONE NOTIZIE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS 

Walter Ceradini (Il Vigneto dei Salumi)  e Andrea Sartori  (Vinicola Sartori) di Valpolicella Verona  regalano a tutte le famiglie di Vò prosciutto e vino

Il Vigneto dei Salumi

(Vò, 14 marzo 2020) Walter Ceradini percorreva con la sua auto, qualche giorno fa, il tratto che da Verona portava a Thiene. Lui è un imprenditore veneto, la sua azienda si chiama Vigneto dei Salumi, si trova ad Arbizzano Santa Maria in provincia di Verona, nella zona del Valpolicella. Lavora la carne e realizza ottimi insaccati, inconfondibili con la macerazione che lui fa con il vino della  Valpolicella: una delle eccellenze venete che ci piace raccontare! Mentre percorreva quel tratto di strada pensava a Vò, quel  paese dei Colli Euganei, quelle 1200 famiglie chiuse in quarantena a sopportare lo tsunami del coronavirus.  Si chiama , non più Vò Euganeo, il paese con il nome più corto d’Italia.  La giovane ex sindaca Vanessa Trevisan, quella a cui le è mancato il padre Adriano il primo il Italia portato via dal virus, insisteva: non chiamatelo Vò Euganeo, chiamatelo solo Vò.  Anche lei a portare il dolore del nemico invisibile, anche lei affetta assieme alla mamma, dal terribile

le colline di Vò

coronavirus. Walter pensava: cosa posso fare per quel paese dove l’economia si basa soprattutto sul vino?  Che ora è in ginocchio, che ora tutti gli abitanti sono chiusi in quarantena?   Cosa posso fare? Devo dimostrarlo con i fatti, già troppi lo dimostrano con le parole, vanno nei giornali o nelle televisioni a dare la loro solidarietà…. Ma a quelle famiglie, tutte, c’è bisogno di qualcosa di più  concreto…. Un qualcosa di tangibile. Walter, imprenditore della terra, lui che conosce la fatica…. In quel percorso verso Thiene,  “libero” di muoversi,  a questo punto gli balena una idea: dimostrare che la solidarietà c’è, dimostrare che nei tempi del bisogno serve aiutare, ma senza farsi pubblicità o senza secondi scopi. Lui conosce Vò perché è la città del vino, come la zona dove risiede e lavora, quella bellissima terra del Valpolicella. Detto, fatto. Cosi’ chiamo’ l’ufficio  del Comune di Vò chiedendo: ma quante famiglie ci sono a Vò?  1200 famiglie.  Walter, deciso, allora dà subito disposizioni ai suoi collaboratori: confezioniamo 1200 pezzi di prosciutto crudo e accompagnamolo con una buona bottiglia di vino. E qui nasce una bellissima cosa:  la solidarietà diventa “contagiosa” quanto il terribile virus, ma “contro” il coronavirus! Walter chiede al suo amico imprenditore Andrea Sartori, quello delle Cantine Sartori di Negrar, la sede della Casa Vinicola Sartori SpA  è nello stesso paese veronese, ad Arbizzano di Santa Maria.  “Regaliamo a tutte le famiglie di Vò un pezzo di prosciutto (o una sopressa) accompagnato

da una buona  bottiglia di vino”. Andrea, sollecitato dal suo amico Walter, produttore di uva che conferisce nella cantina Sartori, non ci pensa due volte!  Ecco allora il “via” alla preparazione di 1200 prosciutti e 1200 bottiglie per tutte le famiglie di Vò. Finita la quarantena, un camion carico di 1200 pacchi è entrato nel Comune di Vo’ e da qui è iniziata la consegna a tutte le famiglie che, inaspettatamente, hanno ricevuto il gradito regalo.  Nel gruppo watsup delle famiglie c’è un tam-tam impressionante di gente sorpresa che posta la foto del pacco ricevuto.  Sono a decine e scrivono “Grazie di cuore per il dono”, “un grandissimo grazie per il dono”…. Qualcun altro scrive : “ho sentito alcune famiglie di Boccon (una frazione di Vo’, ndr), ma passano per via Castellaro?… e per Via Monte ?”….

Il sindaco di Vò Giuliano Martini

Le risposte: Si’, si’, sono passati…. Stanno passando…  Altre chat:  “ Ma hanno dato il pacco a tutti?”… Si, si, si…. È un coro di increduli… di questo piccolo ma grandissimo gesto…  Uno scrive “Pensavo solo per le persone bisognose”… Qualcun altro scrive: ”Arrivato il pacco in Bagnara Alta. Grandi!  Ora devo solo comprare l’affettatrice!”.   Walter dice: non voglio e non mi interessa fare pubblicità.  Il sindaco Giuliano Martini, ormai stremato per le conseguenze del coronavirus, comprese le decine di giornalisti di mezzo mondo che gli chiedono di tutto,   questa volta  si rilassa a chi lo intervista telefonicamente, si toglie la mascherina per parlare meglio,  e sorride. “Noi siamo stati stupiti di questo segno di solidarietà. E’ un ringraziamento pubblico che voglio dare a questi imprenditori… E scrive una lettera di ringraziamento ufficiale, assicurando che a tutte le famiglie arriverà il pacco-dono.   Giuliano Martini  è stato in questi giorni in prima linea, è

La lettera di ringraziamento del Sindaco Giuliano Martini

considerato ormai il “generale”,  come tutti i primi cittadini, di questi tempi di coronavirus.  E,  come chi  ha vinto una battaglia,  aggiunge: “tutti i miei cittadini si sono rimboccati le maniche e sono stati tenaci. Grazie! E un ringraziamento lo faccio al governatore del Veneto Luca Zaia  che ci è stato sempre vicino, in questo difficilissimo momento”…. Per il pacco-dono? Ci ricorderemo di questo gesto,  un plauso….  Ai tanti Walter e Andrea di questo Veneto produttivo e solidale.

Maurizio Drago – Direttore Responsabile Venezia&dintorni

Nota.  Io e  tutti i collaboratori di Veneziaedintorni cercheremo di essere il più possibile vicini  alle Famiglie, agli Imprenditori e alle Istituzioni. Veneziaedintorni è nato per raccontare e promuovere il Territorio e il Gusto Italiano nel mondo. Dedicheremo ampio spazio per le BUONE NOTIZIE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS. M.D.

Leave a comment

Send a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *