4 dicembre: la festa di Santa Barbara patrona dei pompieri e della Marina Militare

4 dicembre: la festa di Santa Barbara patrona dei pompieri e della Marina Militare

La Patrona dei Vigili del Fuoco e della Marina Militare Italiana

Le opere mosaico volute da Luciano Cucco raffiguranti Santa Barbara che sorregge il campanile di San Martino e l’Empire State Building di New York

Santa Barbara è la patrona dei vigili del fuoco, in quanto protettrice di coloro che si trovano “in pericolo di morte improvvisa”.   E’ la Santa che si festeggia il 4 dicembre e  che rappresenta la capacità di affrontare il pericolo con fede, coraggio e serenità anche quando non c’è  e alcuna via di scampo. Ma è anche patrona della Marina Militare Italiana che proprio il 4 dicembre celebra la sua festa. La sua è una storia terribile. La santa nacque a Nicomedia, in Turchia nel 273. Il padre l’aveva destinata in sposa al prefetto della città ma lei rifiutò. Furente la fece processare e condannare a morte a causa della sua fede cristiana. Il 4 dicembre fu decapitata dopo terribili torture, ma colui che la decapitò fu colpito subito da un fulmine.

Le spoglie di Santa Barbara nell’isola di Burano a Venezia

Non tutti sanno che le spoglie di Santa Barbara si trovano a Venezia, esattamente nell’isola di Burano, nella chiesa di San Martino. La devozione per Santa Barbara è molto sentita dai pompieri e dai marinai.  I pescatori di Burano, quando il mare è grosso e minaccia burrasca intonano ancora oggi la loro antica invocazione:
Santa Barbara del canon / Protegeme da sto ton /
Protegeme da sta saeta, / Santa Barbara benedeta.

Il sogno di  Luciano Boscolo Cucco diventato realtà: portare le spoglie di Santa Barbara a New York in onore ai pompieri morti nell’attentato dell’11 settembre 2001

Luciano Boscolo Cucco l’imprenditore che ha portato le spoglie di Santa Barbara a New York in onore ai pompieri morti nell’attentato dell’11 settembre 2001

Santa Barbara è la patrona dei vigili del fuoco che svolgono spesso un’attività pericolosa e ricca di insidie. Ne è la prova la morte di 342 pompieri nel terribile attentato dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle a New York.   Fu per questo motivo che Luciano Boscolo Cucco, imprenditore e mecenate di Chioggia,  volle portare le spoglie di Santa Barbara proprio a New York. Cosa ritenuta impossibile per la maggior parte della gente: spostare le spoglie di una santa da uno Stato all’altro è cosa che possono fare i Capi di Stato, oppure la più alta gerarchia della Chiesa, a cominciare dal Papa. “Una cosa impossibile” continuavano a dire molti dei suoi conoscenti. Ma Luciano Cucco  era riuscito a portare il

Alcuni momenti del grande evento a New York

bragozzo Teresina (la tipica inbarcazione di Chioggia) nel 2006 per la sfilata del Columbus Day (difficile anche quella “operazione”), voleva pertanto rendere omaggio ai pompieri di New York portando le spoglie della Santa.  Attorno al suo sogno riuscì a coinvolgere una serie di amici. Lo racconta Giovanni Lucchi: “Decidemmo quindi di recarsi a Burano per parlarne con Renzo Mazzuia, parroco della Chiesa di San Martino Vescovo dove vengono custodite le spoglie della Santa”.  Da qui iniziò l’avventura e venne costituito un comitato apposito coinvolgendo personalità italiane e statunitensi: dalla fondazione ILICA di New York rappresentata dal suo grande amico Vincenzo Marra alla Columbia Association dei Vigili del Fuoco, dal comando dei Vigili del Fuoco di New York all’Arcidiocesi di New York con il consenso del Patriarcato di Venezia.  Un grandissimo lavoro di relazione e di entusiasmo con mesi di preparazione a uno dei più grandi eventi che sfociarono con l’evento. Con tutti gli onori (quelli che vengono dati a un Capo di Stato) le relique di Santa Barbara furono portate dall’isola di Burano sino alla Grande Mela. E’ stato uno di quei momenti magici che ti ricordi per tutta la vita – hanno detto coloro che hanno assistito all’evento. Il 2021 ricorre il ventesimo anniversario dell’attentato alle Torri Gemelle.  Luciano Boscolo Cucco ha ancora altri sogni da realizzare.

Nella foto grande: la chiesa di San Martino di Burano (Venezia) contenente le spoglie di Santa Barbara

 

La poesia dedicata a Santa Barbara

di Nella Talamini

Santa Barbara,” diceva il popolo nel tempo antico:

“Proteggici dal fuoco e dal fulmine nemico!”

Fanciulla martire, dal padre crudele, si narra,

in una alta torre fu messa alla sbarra.

Condotta poi davanti al prefetto romano,

non cedette a torture e a disprezzo pagano.

Sottoposta alle pene dei ferri roventi,

sopportò con coraggio del fuoco i tormenti.

E questa cristiana di fede provata,

soltanto la spada l’avrebbe fermata.

Ma se sulla terra più posto non ebbe,

nell’alto dei cieli la sua fama crebbe.

Le sante reliquie sono conservate

nel Duomo di Burano e lì venerate.

Il 4 dicembre è giorno di festa,

ricorda la martire che il fuoco detesta.

E il Vigile del Fuoco che il rogo non perdona,

è lei che ha eletto come santa patrona.

Purtroppo oggigiorno, così come ieri,

si incendia per caso o per mali pensieri,

perciò grazie a uomini dal cuore ardito.

Un uomo generoso, da un paese italiano,

a New York l’ha portata per dare una mano

ai Pompieri campioni di vero eroismo.

Santa Barbara, oggi, come sempre tu fai,

proteggi i coraggiosi e salvali dai guai.

Allarga il tuo mantello e avvolgi in un abbraccio,

tutti quelli che agli altri hanno porto col bracciom

un aiuto sincero oltre la propria vista,

immolando se stessi per un’idea infinita.