Anche quest’anno, domenica 12 gennaio a Concamarise si è svolta la festa di Sant’Antonio abate arrivata alla XIV edizione.
Come tutti sanno, Sant’Antonio abate è il santo protettore delle stalle e di tutti gli animali. Gli animali che nella civiltà contadina erano molto importanti per il lavoro nei campi e come sostentamento alle famiglie. Sant’Antonio abate è considerato il fondatore del monachesimo cristiano e il primo degli abati; a lui si deve la costituzione in forma permanente di famiglie di monaci che sotto la guida di un padre spirituale, Abbà, si consacrarono al servizio di Dio. La sua vita è stata tramandata dal suo discepolo Atanasio di Alessandria: è ricordato nel Calendario dei santi della Chiesa cattolica e da quello luterano il 17 gennaio. Spesso rappresentato con accanto un maiale, ad indicare il suo senso di protezione verso gli animali.
A Concamarise (un comune di poco più di 1000 abitanti nella Bassa veronese, precisamente a 32 km da Verona), lo scorso 12 gennaio la confraternita dei nostalgici del Tabar di Sant’Antonio abate con il patrocinio del comune, della parrocchia e delle associazioni, ha reso omaggio al santo patrono con la celebrazione della Santa Messa solenne celebrata per l’occasione da Don Marco Vezzari e concelebrata da Don Mattia Compri. La confraternita ha animato la celebrazione della santa messa, cantata dal coro San Lorenzo, diretta dal maestro Gabriele Bonadiman.
A seguire la tradizionale benedizione del sale e poi la processione con la statua di Sant’Antonio per le vie del paese. Poi seguono in ordine l’inaugurazione della festa con i discorsi delle autorità, con tanto di taglio del nastro e benedizione degli animali da cortile e da compagnia.
Preziosa la presenza dei soci onorari a cui nelle scorse edizioni è stato assegnato il Tabarro come premio confraternita: Cav. Del lavoro Dott. Guido Finato Martinati Venier, l’imprenditore Parodi Umberto, Cav. del lavoro Signor Giovanni Rana, il giornalista Stefano Cantiero. In particolare in questa edizione è stato finalmente consegnato il classico Tabarro della Confraternita all’industriale dolciario Michele Bauli che non aveva potuto ritirarlo nel 2024. Presenti anche il presidente della provincia di Verona e sindaco del comune di Nogara, Flavio Pasini.
Altri sindaci presenti: Marco Bonadiman comune di Concamarise, Daniele Fraccaroli comune di Sanguinetto, Angelo Campi comune di Salizzole, Paolo Longhi comune di Legnago, Luigi Mirandola comune di Isola della Scala, Luca Faustini comune di Oppeano, Giorgio Cazzola rappresentante comune di Bovolone, Franco Bressan rappresentante comune di Veronella, presidente ente fiera di Isola della Scala avv. Roberto Venturi, dottor Claudio Valente, l’imprenditore agricolo Cazzola Francesco.
Ospite d’onore 2025 e madrina della festa, SARA SIMEONI campionessa di atletica e medaglia oro alle olimpiadi di Mosca 1980, alla quale è stato conferito il premio confraternita, il classico Tabarro, simbolo della confraternita di Sant’Antonio abate.
Dopo l’inaugurazione si è svolta la seconda Tabarrata Nazionale, con oltre 180 partecipanti provenienti da molte regioni d’Italia, tutti simpatizzanti e amanti del mitico Tabarro.
Si è svolta la benedizione dei trattori e la sfilata per le vie del paese con numerosi trattori d’epoca.
La festa è poi continuata con il pranzo presso la Pro Loco Casa delle Tradizioni “Giorgio Gioco”, con un gustoso e ricco menù a base di piatti tipici del mondo contadino. Ad onorare la festa, sono pervenute numerose confraternite enogastronomiche e il consueto scambio di doni.
Durante il pranzo è stata letta una poesia dedicata a Sant’Antonio abate, scritta dalla poetessa CLAUDIA FERRARO.
Il presidente della Confraternita, Fabrizio Lonardi, ha confermato con il successo di questa edizione 2025 l’ottima organizzazione e la valida presenza di personaggi notabili non solo del territorio, ma celebri a livello internazionale. Ha poi dichiarato: “Stiamo già pensando alla quindicesima edizione, certi di renderla sempre più sentita e prestigiosa”.