In occasione delle Giornata Internazionale delle Giustizia, l’imprenditrice culturale e attivista per i diritti delle donne Claudia Conte, in collaborazione con ADI Design Museum di Milano presenta “Women for Justice”, con una particolare attenzione verso Afghanistan e Ucraina.
La mostra, patrocinata dalla Struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero della Cultura, dall’Ambasciata d’Ucraina in Italia e da Rai per la sostenibilità, affida al potere delle immagini una narrazione alternativa sul ruolo delle donne nei contesti estremi: da figure marginali e vittimizzate, a soggetti dotati di agency che si spendono attivamente per promuovere la giustizia nei loro contesti sociali. Inoltre, il progetto è stato sostenuto da: Gebbia Bortolotto Penalisti Associati, DeA Capital, B&C Tax, B&C Legal, Associazione A2030, Eric Salmon.
Women For Justice, il progetto
«“Women for Justice” aspira a restituire alle donne il ruolo di protagoniste oltre che di portatrici di pace. In molti contesti le donne hanno visto drammaticamente negati i loro diritti. Abbiamo l’obbligo morale di aiutarle a recuperare il ruolo di soggetti agenti, dotati di volontà, pensieri, parole e sguardi.» ha detto Claudia Conte, produttrice della mostra che sarà inaugurata il 20 luglio alle 18:00 con una Opening Cerimony, in diretta su Radio Radicale, a cui prenderanno parte: la Ministra per le Politiche Giovanili, Fabiana Dadone, l’Assessore alle Pari Opportunità per la Regione Lombardia, Alessandra Locatelli, l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, la Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano, Diana De Marchi, il Console Generale d’Ucraina a Milano, Andrii Kartysh, il Presidente dell’ADI Design Museum, Luciano Galimberti, l’Avv. Maurizio Bortolotto, Socio fondatore di Gebbia Bortolotto Penalisti Associati, Elsa Daniela Daciaula, Responsabile servizi e risorse umane B&C Tax, Cristina Silvieri Tagliabue, Direttrice de “La Svolta”.
Tanti gli artisti della mostra curata da Francesca Grisot
Il percorso espositivo, curato dall’orientalista-antropologa Francesca Grisot PhD, collaboratrice dell’agenzia di comunicazione giornalistica Dragopress di Padova, si apre con un omaggio al lutto delle donne ucraine con le opere della fotografa Tetyana Erhart, a cui seguono quelle delle quattro artiste afghane, Fatimah Hossaini, Roya Heydari, Tahmina Alizada, e della regista Sahraa Karimi, che raccontano nei loro scatti una donna afghana piuttosto lontana dagli stereotipi. Tra le opere esposte anche una preziosa selezione di pannelli con ricami della collezione Guldusi di Pascale Goldenberg e un imponente arazzo realizzato dal giovanissimo artista Sebastiano Furlotti intitolato “Una Guernica per l’Afghanistan”.
Oltre alle artiste, alla mostra sarà presente l’attivista Zahra Ahmadi, costretta alla fuga da Kabul dopo l’arrivo dei talebani. Si esibiranno al pianoforte le due sorelline ucraine Diana e Daniella, di sette e nove anni, fuggite dalla guerra in Ucraina. Gran finale con “La musica unisce”, messaggio di pace a cura della violinista russa Ksenia Milas che si esibirà con suo marito, il violinista ucraino Oles Semchuk.