Angelo Rinaldi. Il pittore e scultore veneto noto in tutto il mondo

Angelo Rinaldi. Il pittore e scultore veneto noto in tutto il mondo

Forte di quel talento che gli uomini colti del rinascimento chiamavano ingenium, lo scultore veneto Angelo Rinaldi attivo dalla metà degli anni Sessanta fino a questo 2023, ha sempre potuto contare su innumerevoli estimatori per il suo modo di fare arte, di trasmetterla e di collezionarla.

Padovano di residenza ma cittadino del mondo, i giorni scori purtroppo si è spento a 83 anni nella sua città dopo breve malattia lasciando un grande vuoto tra i suoi cari e il mondo dell’arte.

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L’arte di Angelo Rinaldi

Animato da precoce vocazione, aveva studiato arte in Italia e all’estero e ricevuto ottimi insegnamenti all’Accademia di Venezia nutrendosi via via di quanto poteva apprendere da grandi artisti viventi della contemporaneità diventati anche presto suoi sodali e amici affezionati.
Pittore e scultore di livello internazionale, era noto anche come gallerista tenendo per molti anni e fino a poco tempo fa con il socio di sempre Fausto Tonello, anche lui scultore di chiara fama, lo spazio d’arte ben frequentato e quotato “La Teca”.

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Le peculiarità del poliedrico Rinaldi si sono manifestate soprattutto nelle opere in vetro (soffiato o scultoreo) perché da subito egli ha amato questa materia perseguendone gli effetti mirabolanti forse più degli artisti della laguna. Non si limitava a ideare un manufatto, ma entrava nel vivo delle fornaci a tenzonare col fuoco, per padroneggiarne le magie, schivarne i tiri malandrini, approdando ad esiti stupefacenti.

Lo constatarono i visitatori della antologica “Di vetro e nel vetro”, mostra di successo tenutasi ai musei civici di Padova in Palazzo Zuckermann nel 2012 attirando oltre quattromila visitatori. Tutti esemplari che sorprendevano per l’acrobatica perizia della esecuzione, e per gli effetti inusitati di quinta dimensione concentrando tecniche e soluzioni alchemiche di più arti in una sola creazione. Di forte impatto anche le opere in acciaio lavorate con il laser, tanto ambite quanto le creazioni in bronzo e le sculture luminose in vetro, come quelle per la rassegna a Villa Nazionale Pisani di Stra nell’estate 2000 impreziosite da numerose inclusioni d’oro.

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Le opere dello scultore veneto Angelo Rinaldi hanno fatto il giro del mondo

Data l’eccezionalità del suo fare, molto di Rinaldi è stato richiesto da musei di mezzo mondo (primo fra tutti a Firenze il Pitti), per mostre e pure per esposizioni permanenti. Una bellissima scultura in acciaio che si titola “La notte di San Lorenzo” sta proprio nella sua città, collocata all’aperto, nello spazio prestigioso dei giardini dei Musei Civici agli Eremitani, dove tutto il mondo transita perché antistante la Cappella degli Scrovegni con gli ineguagliabili dipinti di Giotto.

L’iter da lui percorso negli anni dedicandosi molto anche alla pittura sia figurativa che astratta, lo portò a risultati anche d’immagine notevoli come mostre in mezzo mondo e la Biennale d’arte di Venezia nel 2009. Da artista del vetro la soddisfazione più recente è stato l’invito a tenere in permanenza l’opera sua alla Farnesina.
L’artista, le cui esequie sono avvenute in forma privata, verrà tumulato nel cimitero di San Vito di Vigonza dove è nato e dove tornava spesso per rigenerare le sue energie e trarre una più avvertita ispirazione per la sua creatività.