Premio Nonino 2024: rivelati i nomi dei vincitori!

Premio Nonino 2024: rivelati i nomi dei vincitori!

Diretto dalla Giuria composta da Antonio Damasio, Suad Amiry, John Banville, Luca Cendali, Mauro Ceruti, Jorie Graham, Amin Maalouf, Claudio Magris, Norman Manea ed Edgar Morin, il prestigioso Premio Nonino ha eletto anche quest’anno i suoi vincitori. Quattro personalità di altissimo livello che saranno protagoniste della serata-evento di sabato 27 gennaio presso le Distillerie di Ronchi di Percoto, un’occasione che unisce ormai da cinquant’anni la cultura e il territorio. Il Premio Nonino venne creato nel 1975 per sostenere la coltivazione degli antichi vitigni friulani, al tempo a rischio d’estinzione, e rappresenta un perfetto esempio d’unione tra la tradizione contadina e la ricerca scientifica. Giunto al cinquantesimo anniversario, il premio Nonino ha infatti premiato ben sei futuri vincitori del celeberrimo Premio Nobel, doveroso ripeterlo, in anticipo rispetto al titolo conferito dall’Accademia Svedese. Un dato che indica senza dubbio la lungimiranza riposta nel conferimento del Premio all’uomo o alla donna che meglio interpretano i valori del loro tempo.

I vincitori e le ragioni del Premio Nonino 2024

PREMIO NONINO RISIT D’AUR – BARBATELLA D’ORO 2024 ad ANGELO FLORAMO e COOPERATIVA INSIEME

Angelo Floramo è, come ama definirsi, «figlio della frontiera». Accademico, storico, medievalista e consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli, nel suo peregrinare tra le più antiche biblioteche, borghi e monasteri in Italia e in Europa ha sempre ricercato i fili che legano la cultura friulana a quella slovena. Alla ricerca delle radici comuni, si è imbattuto nella cooperativa INSIEME delle donne di Bratunac e Srebrenica, donne di Bosnia come amano definirsi, non Serbe, Croate, Bosgnacche, non musulmane, cattoliche, ortodosse, ebree. Donne e basta. Costoro dimostrano che si può ricostruire un’identità collettiva contro le divisioni imposte dalla guerra e hanno avviato un processo di elaborazione del lutto basato sul riconoscimento del valore del dolore dell’altro, non più inteso come nemico ma come vittima della stessa violenza. Questo è il valore etico incalcolabile della cooperativa INSIEME “Frutti per la pace” creata nel 2003 da un gruppo di “pacifiste in pratica”, come la loro presidente, Radmila Zarkovic (foto in copertina).

PREMIO INTERNAZIONALE NONINO 2024 ad ALBERTO MANGUEL

Alberto Manguel è un vero uomo del Rinascimento. Scrittore brillante, narratore di talento, traduttore, curatore e appassionato sostenitore del potere dei libri e della lettura, crede che i libri servano essenzialmente per farci comprendere noi stessi e il mondo che ci circonda. Ha dedicato la sua vita a promuovere l’amore per la lettura e le biblioteche e a rendere i libri accessibili a tutti. Alberto Manguel è un maestro della saggistica, la sua scrittura è sempre penetrante, stimolante e meravigliosamente realizzata, ha il dono di riunire culture e prospettive diverse e aiutarci a vedere il mondo in un modo nuovo e inaspettato. In questi tempi caotici, di conflitti e volgarizzazione della cultura, Alberto Manguel si batte per la spiritualità e l’affezione verso la cultura, rafforza il suo prestigio come figura di spicco nel mondo delle idee e della letteratura.

PREMIO NONINO 2024 a RONY BRAUMAN per MÉDECINS SANS FRONTIÈRES

Rony Brauman ha dedicato la propria vita al servizio della sofferenza umana. Per dodici anni è stato l’anima di «Medici senza frontiere», l’organizzazione umanitaria premio Nobel fondata a Parigi nel 1971 e attiva in 75 paesi con un organico di oltre 68.000 persone, che presta soccorso alle vittime di guerre, razzismo e repressioni nel mondo intero. Brauman, medico francese nato a Gerusalemme, ha denunciato con coraggio le persecuzioni subite dai palestinesi e i suoi interventi pubblici ci permettono di comprendere meglio la tragedia attuale di cui sono vittime le popolazioni di Gaza e Cisgiordania.

PREMIO NONINO ‘MAESTRO DEL NOSTRO TEMPO’ 2024 a NAOMI ORESKES

Naomi Oreskes, professoressa all’Università di Harvard e Fellow dell’American Association for the Advancement of Science, è una scienziata della Terra di fama mondiale, storica e divulgatrice con un’indole da filosofa e un amore per la letteratura. È una delle più importanti intellettuali pubblicamente impegnate sul ruolo della scienza nella società e sulla realtà del cambiamento climatico antropogenico. Autrice di libri scientifici e divulgativi, con i suoi scritti ha messo in luce il consenso scientifico sui cambiamenti climatici causati dall’uomo e ha attirato l’attenzione sugli sforzi delle aziende americane per minare questa conoscenza; usa la ragione per combattere la negazione del cambiamento climatico e le campagne di delegittimazione della scienza.