Verso la metà del millecinquecento, un piccolo borgo bagnato dalle placide acque del fiume Brenta iniziò ad essere al centro dell’attenzione delle maggiori famiglie patrizie della Repubblica di Venezia. Crocevia fondamentale tra lo “Stato da Terra” e lo “Stato da Mar”, nell’area oggi appartenente al Comune di Stra ebbe così inizio la lenta e progressiva edificazione delle meravigliose Ville Venete.

Opere di straordinaria bellezza, realizzate da alcuni dei più celebri architetti della storia, tra cui spiccano i nomi di Vincenzo Scamozzi e Andrea Palladio, sono indubbiamente il fulcro della vita culturale cittadina. Ne sono un chiaro esempio l’immensa Villa Pisani, divenuta Museo Nazionale a partire da fine ‘800, e Villa Foscarini-Rossi, restaurata con lungimiranza dal famoso imprenditore calzaturiero per farla diventare Museo d’Impresa, così da racchiudervi la storia della sua azienda.

È in questo contesto già ricchissimo di tradizioni che si è deciso, grazie al costante lavoro della giunta guidata da Andrea Salmaso, di adottare ufficialmente un piatto tipico del luogo, una ricetta che potesse esprimere al meglio la tradizione di un popolo – quello veneto – oggi conosciuto in tutto il mondo. Data l’importanza dell’impresa e il pregresso storico che lo caratterizza, la scelta del piatto è ricaduta sulla celeberrima e antica ricetta dei “Risi e Bisi”.
Una manifestazione che stimola il gusto e l’armonia!
A partire da sabato 17 maggio, e fino alla fine del mese di luglio, tutte le attività commerciali legate all’arte culinaria e dolciaria del comune di Stra avranno infatti nei loro menù delle pietanze che richiameranno alla semplicità ineguagliabile dei “Risi e Bisi”. Ristoranti, trattorie, bar, pizzerie, gelaterie ecc. avranno così l’arduo compito di rappresentare attraverso le loro pietanze i valori del territorio.
La giunta comunale, sostenuta con forza dalla Regione Veneto, sta infatti cercando di riportare in auge i piatti della tradizione locale ampliando in questo modo l’offerta culturale e culinaria del Comune, e dando di conseguenza spazio agli imprenditori locali per mettersi in mostra. Il progetto è stato ufficialmente presentato martedì 6 maggio presso Villa Loredan sotto la supervisione del sindaco Andrea Salmaso, del suo vice Roberto Guzzonato, della rappresentante della Regione Veneto Roberta Vianello, del consigliere delegato al Commercio Alice Angelon, del preside della scuola Dieffe Alessia Ricci e di Ines Mazzetto, per Banca di Credito Cooperativo Prealpi San Biagio.
La ragione storica del nome dato alla manifestazione, ovvero “Sentorisi & Sentobisi”, ci è stata invece fornita dallo storico dell’alimentazione Leopoldo Simionato, il quale racconta: «L’abbinamento di risi e bisi fu, durante l’epoca della Serenissima, un piatto nobile, servito ufficialmente al Doge il 25 aprile di ogni anno, giorno di Festa per San Marco. Un alimento sano, che offriva ai lagunari i primi sapori primaverili provenienti dalle coltivazioni in terraferma, in cui l’armonia e la completezza dovevano esprimersi anche nel numero dei chicchi e dei singoli piselli. Secondo la tradizione, dovevano appunto esserci cento chicchi di riso e altrettanti bisi nel piatto».
Questo per esaltarne idealmente l’equilibrio, dove un ingrediente non doveva mai prevalere sull’altro ma, appunto, fondersi per creare un’armonia di gusto che, a partire da oggi e fino fine luglio, si ripresenta in chiave contemporanea nel Comune di Stra.