Mangiare bene

Mangiare bene

Tutti desideriamo mangiare bene: lo possiamo fare? La fretta e la vita veloce di oggi non ci aiutano. Facciamo la spesa n pochi minuti, addentiamo un sandwich velocemente in pausa pranzo. Ci rimpinziamo a cena dopo una faticosa giornata in ufficio. Saltiamo la colazione.

Invece è importante avere un’alimentazione equilibrata e soprattutto varia. Dobbiamo mangiare un po’ di tutto; la classica piramide alimentare con la base sui carboidrati seguiti da frutta e verdura e da carne e pesce forse non basta più ma può aiutare ad evitare l’aumento di peso. Se la bilancia ci segnala un aumento eccessivo di peso, dobbiamo subito correre ai ripari per evitare obesità e ridurre il rischio di patologie legate a         questo fattore: malattie metaboliche, diabete, patologie cardiovascolari e purtroppo anche i tumori.

Oltre allo star bene, se abbiamo il giusto peso, possiamo essere più belli o almeno dare l’idea di essere in salute.

Alcuni principi indiscutibili con cui educare i nostri figli da piccoli è che mangiare deve essere un piacere, non un dovere. Stare a tavola vuol dire nutrirsi ma anche condivisione e convivialità. Il secondo principio importante è che non bisogna saltare la prima colazione così da poter evitare di mangiare fuori orario. Sia che studiamo sia che lavoriamo se mangiamo cibi giusti e sani alla mattina usciamo pronti agli impegni quotidiani con maggior energia e positività.

Un altro principio importante è quello di moderare la quantità di cibo: contenere molto i grassi (specie insaturi) e bere acqua che fa bene al nostro organismo, sia di giovani sia di adulti. Ma evitiamo le bibite zuccherine e naturalmente gli alcolici. Cerchiamo di consumare pochi cibi pronti o precotti ed è bene che abbiano subito poca trasformazione/lavorazione. Meglio una fetta di torta artigianale che una merendina confezionata.

Limitiamo il consumo di formaggi e latticini in genere e favoriamo invece quello dei legumi, specie di stagione. Se non compriamo questi prodotti sconsigliati ci resterà il “quid” nelle spesa per acquistare del buon pesce e cibi freschi.

Si parla tanto di dieta “mediterranea”: di cosa si tratta? E’ il regime alimentare che si basa su alimenti il cui consumo è abituale in Paesi del bacino mediterraneo, in una proporzione che privilegia cereali, frutta, verdura, semi, olio di oliva (grasso insaturo), rispetto ad un più raro uso di carni rosse e grassi animali (grassi saturi), mentre presenta un consumo moderato di pesce, carne bianca (pollame), legumi, uova, latticini, vino rosso, dolci.

Ma se dobbiamo andare al ristorante? Come fare? Un primo un secondo un dolce e  un po’ di vino possono tranquillamente farci arrivare alle 1500 calorie. Se ordiniamo una pizza e un dolce le cose non vanno certo meglio visto che anche in questo caso si raggiungono con facilità le 1000 calorie.

Basta una mangiata del genere a settimana per vanificare la restrizione calorica dei giorni precedenti.

Ecco alcuni consigli per “restare a dieta” anche in trattoria o pizzeria: tagliata di manzo alla rucola anziché grigliata mista; c, limone e verdure, anziché affettati misti e crostini di pane; filetto di pesce spada e fagiolini invece di fritto misto; spaghetti al prezzemolo zucchine e gamberetti, anziché spaghetti alla carbonara; riso alle olivecapperi e tonno al posto di un risotto alla milanese; patate grigliate anziché patate fritte.

Meglio stare alla larga da locali super affollati che puntano sulla quantità, sul contenimento del prezzo e che propongono solamente menù “abbuffata”; andiamo in un ristorante dove il  ristoratore sottolinei la genuinità degli ingredienti dimostrando di avere una buona cultura alimentare con tutta probabilità si tratta di un locale attento anche all’aspetto dietetico e qualitativo dei propri piatti.

 

 

Leave a comment

Send a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *