È presso la Sala Pedenin di Palazzo Balbi ‒ già sede della Regione Veneto ‒ che lunedì 3 ottobre si è celebrata la rassegna stampa intitolata “I Giovani e il Cinema”. Città universalmente conosciuta per la bellezza delle sue ville e dei suoi eterni monumenti, per le biennali d’arte e di architettura e, ovviamente, per il festival cinematografico che attrae curiosi e appassionati da ogni parte del mondo, Venezia si presenta come l’ambiente ideale per proporre un progetto volto a riavvicinare i giovani al Grande Schermo.
Considerando innanzitutto l’emergenza sanitaria vissuta negli ultimi anni, che ha visto alternarsi cicli pandemici a mesi d’apparente normalità, e la sempre più stringente crisi energetica, i cinema di tutta Italia ‒ come del resto quasi tutte le strutture riservate al mondo dell’arte ‒ hanno subito delle perdite sia in termini d’affluenza che economici risentendone a tal punto da causare la chiusura di molti impianti. Alla luce di ciò, l’obiettivo di questa iniziativa è di rinnovare l’interesse per il mondo cinematografico attraverso delle misure che agevolano economicamente i giovani fino a 35 anni che desiderano riavvicinarsi al «Cinema con la “C” maiuscola».
Grazie all’iniziativa portata avanti con entusiasmo dall’Assessore Regionale per la Cultura Cristiano Corazzari, dal Presidente dell’Unione Interregionale Triveneta AGIS Franco Oss Noser, e ancora, da Giuliana Fantoni, Presidente FICE delle Tre Venezie e Marco Sartore, Segretario AGIS-ANEC sezione interregionale delle Tre Venezie, sono stati attivati dei fondi resi disponibili dalle Regione Veneto con cui sostenere il «cinema di qualità». Senza astenersi dal promulgare un giudizio scoraggiante rispetto gli ultimi anni, la volontà di riportare in sala dei film che siano in grado di riempire nuovamente le sale cinematografiche ha fortunatamente prevalso. Un’iniziativa quella promossa che appare sin da subito ben strutturata, in grado di raggiungere una platea molto ampia di interessati, che nei prossimi mesi rimarrà disponibile per tutti coloro che desiderano contribuire al rilancio di quello che è stato un tassello fondamentale della cultura dell’Italia Contemporanea.