Il territorio che si estende dai Colli Euganei all’Adige è il protagonista della mostra che a breve sarà inaugurata e visitabile presso l’archivio storico di Villa Estense (nel padovano). Il GAL (Gruppo di Azione Locale) patavino infatti affianca questo evento ai precedenti Before Venice, Antichi Veneti, Bike and Wild e Passaggi Rurali.
Il successo segnato dall’evento dello scorso giugno presso l’Idrovora di Ca’ Giovanelli nella giornata dedicata alla storia delle bonifiche consente di essere ottimisti anche per la realizzazione del prossimo in uno splendido racconto per immagini del paesaggio rurale della Bassa Padovana con la mostra fotografica Le Basse vedute ospitata negli spazi dell’Archivio storico comunale di Villa Estense dal 21 al 30 luglio 2023.
Il Comune di Villa Estense, che si trova nella zona a sud-ovest di Padova ha vari luoghi meritevoli di una visita: oltre alla classica chiesa parrocchiale ceduta intorno al 1793 dal senato della Repubblica Veneta agli abitanti, ci sono la Chiesetta Santa Rantua, la cui prima costruzione risale al 1364; S. Maria del Pilastro, un’altra chiesa, verso Este, già esistente nel Cinquecento, diretta dai Carmelitani di Venezia e di Padova, fino alla soppres¬sione del 1753.
Il Palazzo Sambonifacio, la Villa di Grompo-Pigafetta detta del Paradiso, il Palazzo Descalzi, poi Trevisan-Rovere dalle linee cinque-secentesche. Palazzo Valentinelli, un tempo sede municipale.
Di grande interesse anche il Museo dei Villaggi scomparsi che narra in quattro sale la vita quotidiana delle piccole comunità colonizzatrici del territorio tra l’Adige e I Colli Euganei. Infine l’Oasi Naturale dei Lavacci: si tratta di un’oasi naturalistica di altissimo pregio che si trova nella golena delimitata dal fiume Gorzone e dal canale Masina tra i comuni di Villa Estense, Sant’Urbano e Granze. Il bosco è l’ultimo testimone sia per caratteristiche naturalistiche che morfologiche delle antiche paludi e valli che in passato erano una caratteristica della Bassa Padovana.
La mostra fotografica tra Colli Euganei e l’Adige
Per quanto concerne la mostra, si tratta di un percorso in 70 opere che promosso dal collettivo di fotografi I Camera Oscurati e poi dal GAL patavino per ri-valorizzare la realtà non sempre conosciuta della campagna a sud di Padova. La Bassa Padovana, e in particolare quell’area geografica che si estende dai piedi dei Colli Euganei verso sud fino al fiume Adige e da Monselice verso ovest fino al fiume Fratta è, infatti, una zona ancora poco conosciuta, nonostante il suo fascino ancestrale, arcaico, fatto di paesaggi d’acque e pioppeti, di campi coltivati e terreni boschivi. Un valore non solo estetico, ma simbolico.
I soggetti fotografati, riprodotti in toni di grigio, inducono l’osservatore a “immaginare” il fascino della campagna di un tempo, attraverso la bellezza che ancora oggi essi racchiudono, nonostante la frequente aggressione del cemento, dell’asfalto e delle aree industriali.
Nella Bassa la vegetazione è caratterizzata da pioppi, salici e ontani, da arbusti quali il biancospino, la sanguinella, la fusaggine. Sono presenti anche esemplari di uccelli come l’airone cinerino, la garzetta e la gallinella d’acqua.
Tornando alla mostra, l’analogico con pellicole in bianco e nero richiede un percorso più lento rispetto a quello digitale e rispecchia uno sguardo diverso dell’artista: la lentezza è ancora un valore e ogni scatto costituisce quasi una sfida.
Sarà esposta una selezione di fotografie di Omas Gusella, Fabrizio Gusella, Daniele Brombin tratte da Il Paesaggio Immaginato, il primo capitolo del progetto dedicato al territorio portato avanti dal collettivo (gli altri due sono Gli agresti resti e I ritrovati ricordi).
Il rigore essenziale del bianco e nero è esaltato dall’uso di macchine analogiche, a ritrarre paesaggi rurali e campestri dal sapore di altri tempi. Molti scatti sono stati effettuati con fotocamere caricate con pellicola infrarosso.
Le radiazioni infrarosse sono onde elettromagnetiche con lunghezza d’onda maggiori di 780 nanometri. L’occhio umano non riesce a percepire queste onde, ma il nostro corpo sì, grazie alla sensazione di calore che queste onde provocano. Le pellicole anti infrarossi vengono chiamate più comunemente “pellicole a controllo solare o pellicole antisolari”. Una delle loro caratteristiche principali è quella di ridurre l’effetto serra grazie all’abbattimento dei raggi infrarossi.
Il calendario delle visite per la mostra “La Basse vedute”
Gli appuntamenti in programma per la visita della mostra sono molti. Si inizia venerdì 21 luglio e alle ore 18.30 è prevista l’inaugurazione della mostra e a seguire ci sarà una speciale visita guidata alla mostra a cura dei fotografi (ingresso libero, senza prenotazione).
Alle ore 19.30 seguirà poi una passeggiata storica per il centro del paese e visita al Museo dei Villaggi Scomparsi e alla Chiesa dei Santi Andrea Apostolo e Colomba. Si bisserà la visita guidata sabato 29 luglio, sempre alle 18.30.
Invece le visite guidate alla mostra a cura dei fotografi per le date di sabato 22, mercoledì 26, giovedì 27 e venerdì 28 luglio saranno svolte dalle 20 alle 22.30 e domenica 23 e domenica 30 luglio dalle 10 alle 12.30.
L’ingresso alla mostra e a tutti gli eventi in programma è gratuito.