Nei padiglioni fieristici di Parma ha preso il via la ventesima edizione del Salone internazionale dell’alimentazione che proseguirà fino al 3 settembre. Sono 500 i prodotti innovativi da scoprire in fiera. Partito anche il fuori salone “Cibus Off” che ospita incontri ed eventi nel centro di Parma
Le grandi fiere internazionali ripartono in presenza e la prima è proprio Cibus, il Salone Internazionale dell’Alimentazione, organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare, giunto alla ventesima edizione ed in pieno svolgimento nel polo fieristico parmense fino al prossimo 3 settembre.
Quest’anno l’importanza di Cibus è doppia in quanto tiene a battesimo la ripartenza dell’agroalimentare italiano ed è la prima vetrina dell’anno per il food&beverage nazionale dopo il lockdown.
Come è facile immaginare le fiere “in presenza” rappresentano un banco di prova per l’economia nazionale: per il comparto agroalimentare è arrivato il momento di aumentare la produzione e riprendere l’espansione sui mercati esteri. Una fiera agroalimentare serve per mostrare i nuovi prodotti, per fare incontrare le aziende con i buyer italiani ed esteri, per definire strategie di mercato.
“Il settore agroalimentare ha voluto ripartire in presenza – ha sottolineato al riguardo Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma – anche perché alcune proposte e alcuni prodotti non sono virtualizzabili. E con questa edizione di Cibus, che solo tre mesi fa sembrava impossibile da realizzare, rappresentiamo al pubblico la nostra capacità di innovazione e adattamento”.
“La ripartenza di Cibus è importante – ha ribadito con forza Alberto Frausin, Presidente di Federdistribuzione – per un settore come quello agroalimentare che ha dato prova di grande forza – – la Grande Distribuzione c’è ed è pronta a realizzare progetti capaci di abbracciare tutti gli attori del settore, dai partner agricoli a quelli industriali, per costruire insieme un nuovo modello di sistema agroalimentare”.
Inaugurazione e giornata di apertura
L’edizione 2021 di Cibus è stata inaugurata da Gino Gandolfi, Presidente di Fiere di Parma, Federico Pizzarotti, Sindaco di Parma e Stefano Bonaccini, Presidente dell’Emilia-Romagna.
Nel corso della prima giornata si è tenuto, al mattino, il Convegno Inaugurale, con due tavole rotonde, una dedicata all’industria e l’altra alla distribuzione. Nel pomeriggio si è svolta l’assemblea di Federalimentare, dove è intervenuto anche Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria: “L’industria di trasformazione alimentare ha un ruolo preminente che non viene riconosciuto né dalla politica né dai media. A livello internazionale, tra i Paesi del G7, è seconda solo a quella degli USA. Noi dobbiamo ragionare in termini di filiera, i successi vanno attribuiti a tutti, ai rapporti delle imprese con i produttori alimentari, con le reti distributive, col settore del fuori casa. Vista la sensibilità dimostrata dal governo Draghi, possiamo essere ottimisti sul blocco in Italia della etichettatura nutrizionale a semaforo Nutri-Score, scientificamente infondata”.
Infine sempre nella giornata di apertura si è tenuto il concorso “Birra dell’Anno”, organizzato da Unionbirrai, che ha premiato le migliori birre artigianali. Ha vinto il birrificio MC77 di Macerata.
Tanti i prodotti interessanti molti dei quali innovativi
Al Salone sono presenti circa 2000 aziende che presentano una infinità di prodotti interessanti, sicuramente in grado di trainare la ripresa dei consumi interni e dell’export internazionale, in tutte le merceologie: dai salumi ai formaggi, dalla pasta al pomodoro, dall’olio ai prodotti da forno, dal beverage al grocery, dai surgelati ai prodotti locali e altro ancora.
Tantissimi anche i prodotti innovativi che le aziende alimentari presentano nel corso di Cibus: alcuni nuovissimi, lanciati nel 2021, altri immessi sul mercato nel 2020, senza poter tuttavia essere presentati in fiera, a causa della pandemia che ha costretto le manifestazioni in presenza a slittare di un anno.
Oltre all’ampia offerta di prodotti DOP e IGP, i nuovi prodotti sembrano seguire tre tendenze: quella salutista con prodotti bio, vegetariani e vegani; quella della tradizione storica della produzione e della gastronomia italiana; quella flexitariana, sensibile alle tematiche del mangiar sano, ma che non rinuncia alla carne, al pesce, ai formaggi e via dicendo.
Di seguito qualche esempio dei nuovi prodotti presenti al Salone, rimandando per l’elenco completo al sito ed all’ APP Cibus.
Nel comparto delle carni, l’hamburger d’anatra (Lodi Export) e un prosciutto simile all’Iberico spagnolo (Dok Dall’Ava).
Nel comparto dei formaggi, il formaggio zero grassi, senza lattosio, ricco di fibre e proteine, a ridotto contenuto di calorie (Antiaging Italian Food), quello spalmabile con il 15% di Parmigiano Reggiano (Parmareggio), lo yogurt di avena (Valsoia) ed il formaggio erborinato affinato in premium Roby Marton Gin, decorato da pepite di cioccolato bianco (Carpenedo).
Nel settore dei sughi, il pesto di peperoni con ricotta e pecorino siciliano dop (Campo d’Oro); il pesto vegano che utilizza formaggio vegetale ricavato dai germogli di riso (Costa Ligure). Tra i condimenti l’aceto di riso nero (Varvello) e l’aceto derivato da birra artigianale di qualità (Terra del Tuono).
Nel settore dei dolci, il dessert proteico vegano a base di proteine vegetali (White and Seeds) ed il kit con tutto il necessario per preparare il Tiramisù (Biscottificio Verona).
Tra i piatti pronti, frutta e verdura cotta a bassa temperatura (Cappellini) e i tortelli alle ortiche (Buona Compagnia Gourmet). Tra i surgelati: la base pizza al cavolfiore vegana (Galati) e la pizza al tonno e cipolla rossa (ItalPizza).
Nel comparto del fuori pasto e snack, i chicchi di mais al tartufo (Tartuflanghe); gli anelli di farina di mais (Amica Chips). E ancora: la cannuccia per bevande che si può mangiare, fatta di pasta, gluten free (Rustichella d’Abruzzo); la crema di zucca in agrodolce (Barbuscia); il ghiaccio aromatizzato al lampone e sambuco (Ice cube); le alici siciliane (Delicius Rizzoli); il succo di polpa di fico d’India (La Deliziosa); la cialda di caffè compostabile con il nuovo incarto riciclabile nella raccolta della carta (Caffè Borbone); gli spaghetti superfood ai gusti di matcha e ginseng, estratto di spirulina, dragon fruit, carbone vegetale, curcuma e zenzero (Rustichella d’Abruzzo), la pasta monoporzione da farcire (La fabbrica della Pasta di Gragnano).
Ulteriori info: www.cibus.it