Alla scoperta di un territorio intrigante e magico, ricolmo di meraviglie sotterranee, di fenomeni mozzafiato e di sapori unici.
Il Carso Verde sloveno è un fazzoletto di terra placidamente disteso tra l’Isonzo ed il golfo di Trieste. Un mondo a sé, fatto di meraviglie sotterranee, di fenomeni naturali mozzafiato e di sapori unici. Tutte le sue bellezze si trovano ad una manciata di chilometri da Trieste e quindi con pochi giorni a disposizione è possibile visitarne parecchie in tutta tranquillità.
Il “tour” può iniziare dal Castello di Prem un piccolo gioiello medievale nella zona dei Brkini, che da oltre sette secoli domina, anche se con discrezione, l’intera vallata del fiume Reka.
Il maniero ha avuto vari proprietari fra cui il medico triestino Bruno Zuccolin che, nel 1927, lo acquistò, lo fece restaurare riportandolo ad antico splendore e vi soggiornò fino al 1974 anno della sua morte. Molto bella la sala affrescata con i segni zodiacali e con varie figure rappresentanti le quattro stagioni. Curioso il dipinto di San Cristoforo all’ingresso della cappella: la mano che esce dal saio regge …. un’auto d’epoca. Oggi il giardino e le varie sale sono utilizzate per eventi, matrimoni e cene di gruppo. Nel periodo estivo si arricchisce di concerti e manifestazioni artistiche che attirano numerosi turisti.
Un’altra chicca è il “Parco della Storia Militare” slovena che si trova a Pivka. Inaugurato nel 2004, propone una ricca collezione di mezzi militari, carri armati e semoventi di artiglieria, aerei ed elicotteri. Il “pezzo forte” è il sottomarino “tascabile”, lungo 19 metri, una stazza di 76 tonnellate, un pescaggio di appena due metri e mezzo ed una propulsione a mezzo batterie. Lo spazio a bordo era appena sufficiente per un equipaggio di quattro uomini, che potevano rimanere in immersione anche per una settimana.
Il complesso è suddiviso in tre padiglioni più un’ampia area esterna dove si può ammirare una grande locomotiva militare tedesca a vapore, alcuni aerei ed un elicottero da combattimento. Il padiglione “A” ospita la mostra “La strada verso l’autonomia” dedicata al processo di indipendenza della Slovenia, con particolare riguardo alla Guerra del 1991, quando l’Armata Popolare jugoslava scese in strada per contrastare la nascita della Slovenia.
Altra tappa imperdibile il Cerkniško jezero, il più grande lago intermittente d’Europa. Una meraviglia della natura che si trova a Cerknica, una cittadina della Slovenia sud occidentale. In virtù della sua natura carsica si riempie durante l’anno di tanta acqua che poi misteriosamente scompare …….per poi ricomparire, sempre misteriosamente, qualche mese dopo. Il suo nome deriva da Cerknica Polje, la zona in cui si trova. Polje in sloveno significa “prato, campo”. Ed è quello a cui si riduce il lago nel periodo estivo quando le sue acque scompaiono quasi del tutto.
Prima di andare alla scoperta degli angoli più misteriosi e nascosti del lago, conviene visitare il vicino ed interessante Jezerski hram, il Museo del Lago di Cerknica, dove si viene accolti da una presentazione multimediale dal titolo Jzeru je jzera nej e poi con l’aiuto di un grande plastico si scoprono le modalità di riempimento e svuotamento di questo specchio d’acqua, straordinario e misterioso.
Il territorio carsico è anche ricolmo di grotte meravigliose. Oltre a quelle di Postumia e San Canziano, famose in tutto il mondo, se ne contano altre 12 mila e ogni giorno ne viene scoperta una nuova. La maggior parte non è visitabile però quelle aperte al pubblico, in ragione della loro bellezza, meritano sicuramente una tappa. Fra queste, si consigliano le Grotte di Križna jama. Il loro nome deriva dalla chiesa di Santa Croce (Cerkev sv. Križa) ubicata nelle immediate vicinanze. Sono famose per la elevata diversità biologica, per le tante specie di animali (circa 50) che vivono all’interno e per il sistema di laghi sotterranei caratterizzati da acque color smeraldo, 22 dei quali sono raggiungibili col gommone. L’ambiente interno è stato mantenuto il più possibile intatto e per tale ragione non sono dotate di illuminazione artificiale e sono prive di sentieri e passerelle in cemento. Le ringhiere ed i corrimano si trovano solo nei passaggi più difficili e scivolosi. Prima di entrare i visitatori ricevono un paio di stivali ed una torcia ricaricabile. Il percorso, effettuato sempre in compagnia di una guida, è lungo poco meno di un chilometro e dura poco più di un’ora. Al termine si arriva al gommone per l’esplorazione del primo laghetto sotterraneo. Il silenzio è irreale ed appena si spegne la torcia in dotazione, il buio diventa assoluto.
Come ultima tappa si consiglia il Museo del Carso, una mostra permanente ospitata nel Notranjski Muzej di Postumia che propone un viaggio veloce, interessante e piacevole, attraverso le varie ere geologiche che hanno determinato la formazione del paesaggio carsico. Al primo piano si può conoscere la Genesi del Carso, un viaggio a ritroso nel tempo per scoprire i molteplici fattori che resero possibile la sua formazione e il suo sviluppo nel corso dei millenni. L’intero secondo piano è invece dedicato al più famoso fenomeno carsico: le grotte. Molto interessante anche il “Predjamski zakladi”, il “Tesoro di Predjama”, dieci oggetti di pregevole fattura in oro e argento rinvenuti nel 1991 nel seminterrato dell’edificio principale dell’affascinante Castello di Predjama. Tutto il vasellame ritrovato, quasi sicuramente in uso tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600, è generosamente ornato con motivi di piante e altre figure.
Fra una visita e l’altra ci si può concedere anche una qualche pausa gustosa. La cucina carsica è ricca ed interessante e per assaggiarne le varie specialità non c’è che l’imbarazzo della scelta, grazie ai tantissimi ristoranti, trattorie ed agriturismi che propongono piatti di ottimo livello.
A Postumia, a poca distanza dal “Notranjski Muzej” si può provare il Ristorante “Štorja Pod Stopnicami”, letteralmente “Storia sotto le scale”, un locale “top” per i buongustai. La cucina è il regno di Marko Stankovic, che oltre ad esserne il proprietario è un rappresentante di rilievo della nuova generazione di chef sloveni. Il menù è ampio, con una ricca selezioni di piatti soprattutto sloveni rivisitati in chiave moderna. Ottima la varietà di vini: in cantina si contano circa 160 etichette per buona parte di produttori sloveni.
Per cambiare completamente tipo di menù, a Grahovo, un villaggio a poca distanza dal Lago di Cerknica, si può fare una tappa golosa alla Gostilna in pizzerija Pri Stani. La gestisce da sempre Stanka Cimermancic assieme al marito Franc ed al figlio Franci. Questi ultimi si occupano della cucina mentre Stanka è addetta alla sala. Le portate sono abbondanti e sempre accompagnate da una terrina di insalata mista e funghi porcini.
Infine, dopo la visita al Castello di Prem si può provare la cucina dell’Agriturismo Pri Ivankotovi che si trova a poca distanza. Ai fornelli la proprietaria Valentina Maleckar che lo gestisce assieme al marito Denis Ivanko (che si occupa anche dei terreni della fattoria) ed ai figli Jaka e Gašper. Nel menù figurano piatti della tipica cucina slovena tra cui Domači rezanci s svežimi jurčki (niente paura sono solo tagliatelle fatte in casa con funghi), zuppe a base di funghi che vengono raccolti da mani esperte nei boschi circostanti, arrosto di manzo, filetto di maiale al forno con erbette e, per finire štruklji con menta, ricotta e noci. La struttura è aperta tutto l’anno dal venerdì alla domenica e negli altri giorni per gruppi, previa prenotazione.
Dove pernottare: si può provare l’Agriturismo Tekavča ograda che è situato in mezzo alla natura, nelle vicinanze del Lago di Cerknica. In alternativa si può pernottare al Glamping Lake Bloke di Nova Vas. La struttura, che può ospitare fino a 35 persone, si trova a due passi dal Lago di Bloke, lo specchio d’acqua che, oltre ad essere balneabile è anche il più calmo del Carso sloveno. Ed a differenza di altri laghi carsici ……. non scompare mai.
Ulteriori info su: Carso verde sloveno e Slovenia
Hastag: #ifeelslovenia; #carsoverde #zelenikras.