L’azienda vitivinicola di Terre Roveresche, in provincia di Pesaro Urbino, propone per il prossimo Natale una trilogia di vini “particolari” , Andy, Radiant e Roy, ispirati alla Pop Art e capaci di far rivivere il piacere del bere.
La Cantina Fiorini, un’azienda che affonda le sue radici nella storia e nel paesaggio delle colline marchigiane, in provincia di Pesaro Urbino (località Barchi, comune di Terre Roveresche), si prepara alle prossime festività con una idea regalo originale, di classe e di gusto. Si tratta di una trilogia di vini ispirati ai grandi protagonisti della Pop Art. La collezione, chiamata “Pop Wine”, è composta da Andy, Radiant e Roy, tre vini nuovi e “particolari”, frutto del percorso di ricerca e sperimentazione che caratterizza da sempre l’azienda.
Tutto nasce da un’intuizione di Paolo Tornati, che insieme alla moglie Carla Fiorini è a capo dell’azienda: lui, appassionato dell’arte contemporanea e lei enologa con lo spirito dell’esploratrice. Con queste tre etichette, Fiorini ha scelto di esplorare il vino da strade nuove e non convenzionali, esattamente come la Pop Art aveva sradicato il tradizionale concetto di arte come appannaggio di un’èlite per formulare una nuova idea di “Arte per tutti”. “Produrre vino – sottolinea Paolo Tornati – è una forma d’Arte perché ha nella Natura la sua musa ispiratrice”.
Quella delle idee innovative, qual è la nuova collezione “Pop Wine”, è una costante della storia agricola di questa azienda che si intreccia da sempre con le nuove frontiere del vino. L’azienda custodisce, da più di 100 anni, una storia di cultura, etica e rispetto. Immersa nelle colline della provincia di Pesaro e Urbino, ama attingere dalle proprie radici ma sempre per orientare un percorso rivolto al futuro. In ogni etichetta emerge il forte legame identitario con la cantina, che si tratti di autentici omaggi alla tradizione o di sapienti sperimentazioni. Un presupposto fondamentale per Carla Fiorini, imprenditrice ed enologa che, pur avvalendosi di un assiduo confronto con consulenti professionisti da tutta Italia, ha tracciato una sua autonoma ricerca per elaborare quella visione personale che oggi caratterizza la cantina e i suoi vini.
Degli oltre 100 ettari di terreni quasi interamente a conduzione biologica, ben 45 sono destinati ai vigneti: 30 ettari di Bianchello, 3 ettari di Sauvignon Blanc, 2 ettari di Verdicchio e 10 ettari tra Sangiovese ad acino piccolo, Sangiovese ad acino grosso, Montepulciano e Cabernet Sauvignon, da cui provengono le 13 etichette.
Inoltre il passaggio al biologico, avvenuto nel 2013, è stato fatto anche per ribadire il legame con la terra, proteggere i vigneti e il lavoro di chi ogni giorno se ne prende cura, ma soprattutto perché, oggi come ieri, per Fiorini metodi e modi di vinificazioni, confezionamento e affinamento hanno, come obiettivo principale, il rispetto del frutto.
Tre vini dedicati ad altrettanti esponenti della Pop Art
Ciascuno dei tre “Pop Wine” rappresenta l’approdo di una ricerca a sé stante: Andy esprime la longevità del vino bianco più rappresentativo del territorio, il Bianchello; Radiant è l’inedita combinazione di due vitigni autoctoni marchigiani da uve bianche; Roy accoglie l’inaspettata riscoperta di un vitigno rosso.
L’omaggio alla Pop Art passa dagli stessi nomi, ispirati a tre dei suoi più celebri interpreti: Andy Wharol, Keith Haring (per “Radiant Baby”, dalla serie di icone dell’artista statunitense) e Roy Lichtenstein. Ma è quell’aggettivo “particolare”, a cui il nome si accompagna, a denotare la carica innovativa di questi tre vini: Andy, “particolare di vendemmia”; Radiant “insieme particolare”, Roy “rosso particolare”.
“Questa trilogia – racconta Carla Fiorini – testimonia la voglia di sperimentare e fare qualcosa di assolutamente nostro”.
Andy, Radiant e Roy hanno in comune non solo la volontà di superare le convenzioni, ma anche quella di raccontare il vino come materia viva, diretta emanazione della personalità del produttore e del contesto naturale che li circonda.
Non per nulla, fin dal processo di lavorazione, i tre Pop Wine di Fiorini sono vini non classificabili, anzi decisamente aperti alle possibilità.
“Ci piace definirli dinamici, per la loro capacità di cambiare – continua Carla – infatti si tratta di vini che hanno come minimo un paio di anni, quindi hanno già una loro portata narrativa. Ma sono anche particolari nel sapersi raccontare in modo diverso addirittura man mano che si assaggiano”.
Alla base della ricerca che guida la trilogia Pop, per Fiorini c’è in fondo un unico obiettivo: riportare al centro il piacere – sensoriale e intellettuale – del bere, come diritto di scoprire e lasciarsi sorprendere, al di là delle tecniche e delle prassi.
I Pop Wine sono venduti in una confezione speciale da tre bottiglie, nelle enoteche e negozi specializzati, e in azienda, dove sono oggetto di un apposito percorso degustativo “Pop”, che da oggi arricchisce la consueta proposta di vini in assaggio. Prezzo della confezione 32 euro.
Azienda Agraria Fiorini – Via Giardino Campioli, 5 -61038 Terre Roveresche, loc. Barchi (PU). Tel. 072197151. Sito internet: www.fioriniwines.it.