Due itinerari tra Padova e provincia

Due itinerari tra Padova e provincia

Due appuntamenti d’eccellenza a Padova e provincia: l’associazione Padovanità organizza per sabato 16 settembre, dalle 15.00 (punto di ritrovo porta Trento in città) alle 17.30 una passeggiata guidata alla scoperta delle mura veneziane di Padova, dal Bastione Impossibile a Porta San Giovanni, con aperitivo finale.
A seguire poi domenica 17 un itinerario fuori porta a Galliera Veneta dove si potrà andare alla scoperta di Villa Cappello e del suo parco. Anche qui, naturalmente, degustazione finale.

    L’associazione culturale PADOVANITA’ promuove e salvaguarda i Valori e le Tradizioni legate alla città di Padova attraverso attività di tipo culturale quali mostre, convegni, dibattiti, seminari, mirati alla difesa ed alla preservazione del patrimonio storico, artistico ed ambientale, promozioni di manifestazioni culturali e ricreative atte al mantenimento e alla diffusione di forme ed aspetti tipici della tradizione locale, di tipo enogastronomico, sportivo, letterario e musicale.

La visita di sabato 16 settembre in città è in collaborazione con il Comitato Mura di Padova. L’associazione Padovanità andrà alla scoperta del Bastione Impossibile, dei Crociferi o Terzo Moro. Una costruzione che appartiene alla forma cosiddetta a torrione tipica di un’epoca transizionale in cui gli architetti militari cercarono di adeguare le fortificazioni alle nuove esigenze determinate dall’impiego delle artiglierie pesanti nella guerra d’assedio. Il bastione ha subito notevoli modifiche rispetto all’assetto originario all’inizio dell’Ottocento, quando le truppe francesi in ritirata fecero saltare il fianco meridionale del torrione, e durante la Seconda Guerra Mondiale, quando l’opera venne adattata a rifugio antiaereo e sulla sua sommità si ricavarono postazioni per armi leggere e trincee per la fanteria. Si prosegue poi la passeggiata con la bellissima Porta Savonarola: essa fu progettata da Giovanni Maria Falconetto che, non essendo un ingegnere militare si concentrò maggiormente sulla bellezza formale dell’edificio, senza trascurare la sua funzione primaria, quella difensiva
La passeggiata porta poi lungo via Volturno per chiudersi a Piazzale San Giovanni con la visita alla bellissima Porta San Giovanni, anche questa realizzata dall’architetto Giovanni Maria Falconetto nel 1528, in concomitanza con Porta Savonarola.

Domenica 17 invece ci si sposta a nord del capoluogo, presso Galliera Veneta, facilmente raggiungibile o attraverso la SR308 o la SR47, a mezzora circa da Padova. L’orario fissato è quello delle 10.00 e la visita durerà circa due ore. In collaborazione con la Pro-Loco di Galliera Veneta, come prima tappa del programma viene proposta la visita al parco storico di Villa Cappello detta Imperiale. Una guida ambientale illustrerà le bellezze naturali del parco nel contesto storico ed artistico della cinquecentesca dimora, esterni che potranno essere ammirati nella loro sfarzosità ed imponenza.

La villa era già dal XVI secolo proprietà della famiglia veneziana dei Cappello, nella persona di Piero, che qui aveva una proprietà agraria. Il palazzo dominicale, fu ingrandito proprio a metà del secolo, dato soprattutto l’aumento delle proprietà terriere della famiglia. È in questa fase di ampliamento che si deve inserire la creazione del parco all’italiana.
Ai primi dell’Ottocento la proprietà passerà ad un’altra famiglia veneziana: i Comello, i quali chiederanno a Francesco Bagnara, architetto e scenografo, nonché detentore di una cattedra di paesaggio presso l’Accademia delle Belle Arti di Venezia, di disegnare il nuovo parco secondo il gusto inglese.
Francesco Bagnara salva e valorizza la struttura base del parco ingrandendola e inserendo elementi nuovi, quali, ad esempio, le peschiere, una nuova isola e nuovi percorsi. Gli elementi predominanti rimangono comunque l’area verde e le zone libere.
Nel 1852 la proprietà della villa viene acquisita dall’imperatrice Maria Anna Pia di Savoia che ne ordina la ristrutturazione nonché l’ulteriore ampliamento. La regina dell’Impero Asburgico non potrà tuttavia godere della proprietà, dato che nel 1866 il Veneto entra a far parte dell’Italia. Nel 1859 la villa passa ad essere proprietà dei Raggio De Micheli che sperpererà i propri danari e proprietà, inclusa la villa, che, nel 1929 viene comprata dall’attuale INPS.

Sarà sede di un sanatorio per malati di TBC Nel 1978 in coincidenza con la nuova amministrazione da parte dell’USSL, la villa viene adibita a casa di riposo e non più ad ospedale, mentre le barchesse divengono sede di servizi sociali e sanitari. Solo in seguito il comune diverrà proprietario dell’appezzamento terriero corrispondente al parco nonché della parte ovest della villa nella quale è stata ricavata la Biblioteca civica.

La prenotazione è obbligatoria tramite e-mail all’indirizzo eventipadovanita@gmail.com