È grazie a trenta ettari dell’ottimo suolo dei Colli Euganei e al costante lavoro della famiglia Cristofanon, da sempre dedita alla produzione di vino, che il Comune di Rovolon può oggi ospitare una delle più importanti cantine presenti nei Colli Euganei. Una storia che dura da ben quattro generazioni e che continua rimanere al passo coi tempi grazie a investimenti mirati a far crescere il nome dell’azienda, ma anche a qualificare il territorio in ottica ecosostenibile.
Una passione che si evince osservando la bellezza dell’arredamento dell’enoteca e della cantina sottostante, dall’entusiasmo di Raffaele, di Paola e del socio Gabriele per l’allevamento della vite e la vendita dei prodotti, onere di cui dovranno farsi carico anche i figli Andrea e Matteo, che deriva direttamente dal loro avo, Luigi Cristofanon, fondatore della cantina e uomo di grande iniziativa. Un’identità antica che si rigenera, una formula di valori vincenti riprodotta in modo contemporaneo che si dirada nel territorio del Monte Grande, posto nella parte settentrionale dei Colli Euganei, in grado di produrre oltre duecentomila bottiglie di ottima qualità all’anno, rimanendo al contempo in armonia con la natura circostante. Una produzione di alto valore che non può che essere frutto degli elementi naturali, a partire dalla terra vulcanica, fertile e adatta alla coltivazione vitivinicola, all’esposizione degli acri al Sole nelle terre rivolte a meridione, dall’acqua pura fino alla destrezza delle mani che si occupano di mantenere in equilibrio tali fattori. Un microcosmo di rara bellezza che riesce a fruttare del vino, oggi esportato in tutti i continenti, le cui punte di diamante sono le qualità denominate Ottomano, Luigi Cristofanon e, solo nelle annate migliori, il celebre Passito.
Vino che deriva da un lungo progetto di ricerca, che riesce ad abbinare alla perfezione Merlot e Cabernet, l’Ottomano è senza dubbio la bottiglia ideale per le grandi occasioni. Trenta mesi in botti di rovere dove il gusto prende forma diventando maturo, morbido e allo stesso tempo carnoso, con note di confettura e di spezie, perfetto nelle stagioni fredde e abbinato a carni importanti come gli arrosti, la selvaggina o i formaggi stagionati. Un tocco leggermente diverso rispetto al Luigi Cristofanon, il cui nome deriva dal patriarca dell’azienda, un puro Merlot che rispecchia l’identità del fondatore e l’anima di Montegrande: classico, dal sapore deciso, rivolto in un piccolo vigneto illuminato sin dalle prime ore del giorno e che, prima di essere imbottigliato, trascorre dai 24 ai 36 mesi nella bottaia. Un vino adatto alle carni, ai risotti e, in generale ai primi piatti con sughi elaborati, tuttavia meno elaborato rispetto al precedente. Un ultimo sguardo va infine al Passito, un prodotto di nicchia, plurivincitore di concorsi nazionali, continentali e mondiali, che a detta dei produttori non ha assolutamente rivali. Quest’ultimo, alfine di garantirne l’assoluta qualità, non viene infatti ricavato tutti gli anni, ma esclusivamente quando l’annata lo permette. Un vino dolce di notevoli essenze che trascorre pazientemente due anni in botte prima di poter essere degustato.
A questi prodotti illustrati vanno, ovviamente, aggiunti un’altra dozzina di vini di qualità, che variano in tonalità e sostanza, dai rossi “da tavola” ai bianchi “ancestrali”, i quali seguono comunque, nel complesso, i più elevati standard di qualità presenti. Per coloro che desiderano visitare e assaporare, anche tramite degustazione privata, i prodotti della cantina, gli organizzatori consigliano di contattare tramite i seguenti indirizzi la cantina Montegrande, fonte di ottimo vino, di tradizione, di sapori e profumi antichi.