Frantoio Salvagno, da cento anni una storia di famiglia

Frantoio Salvagno, da cento anni una storia di famiglia

Tutto cominciò con nonno Gioacchino, nel 1923, tra le colline della Valpantena, in provincia di Verona. Pochi programmi e uno scopo solo: coltivare olivi e vendere olio. Traguardo raggiunto con successo e portato avanti con passione e spirito imprenditoriale anche dalle generazioni successive dei Salvagno, prima Giovanni con la moglie Elena, e poi le figlie, Cristina e Francesca.

Nell’azienda di Nesente, piccola frazione nell’Est veronese adagiata tra viti e olivi, la festa per il centenario è iniziata con la centesima campagna olearia, la raccolta annuale delle olive per la produzione dell’olio extravergine.

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A suggellare questo momento speciale della vita aziendale, la presentazione di un libro “Le nostre vite per l’olio, i cento anni del Frantoio Salvagno” firmato da Giovanni, Elena, Cristina e Francesca con l’introduzione di Luigi Caricato, che racconta le vicende della famiglia e dell’azienda che ha fatto dell’olio extravergine di alta qualità la propria mission. Nel libro si trovano anche alcune ricette della tradizione veneta e una serie di indicazioni su come utilizzare al meglio l’olio extravergine d’oliva. L’azienda veronese si caratterizza per la produzione di quattro varietà di olive, Favarol, Leccino, Frantoio e Grignano. Quest’ultima cultivar è caratteristica proprio del Frantoio Salvagno. Il libro è disponibile online e in libreria.

Al Frantoio Salvagno la tradizionale bruschettata.

Domenica 29 ottobre si terrà la tradizionale bruschettata. Dalle 9 alle 16.30, ci sarà l’opportunità di partecipare a visite guidate dalla raccolta delle olive nell’oliveto fino alla lavorazione nei due frantoi, per vedere sia il metodo tradizionale che quello a ciclo continuo. Nell’occasione si potrà degustare l’olio extra vergine di oliva 2023, quello del Centenario. Non c’è bisogno di prenotare: l’accesso alla manifestazione è completamente gratuito e aperto a tutti.

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La storia del Frantoio della famiglia Salvagno

In un secolo di vita l’azienda si è evoluta e dal frantoio ad uso familiare si è arrivati all’attuale realtà che ha un impianto tradizionale con molazze in granito e tre presse con una capacità produttiva di 600 chili l’ora e un impianto a ciclo continuo all’avanguardia, installato pochi anni fa grazie ai contributi europei per l’industria 4.0, con una capacità produttiva di 3.000 chili l’ora. L’impianto ha un sistema computerizzato che permette di verificare in ogni fase della lavorazione lo stato della temperatura e dell’ossidazione della pasta di olive, ottimizzando anche l’estrazione e garantendo la presenza di tutte le sostanze nutritive all’interno dell’olio prodotto. Il Frantoio oltre a lavorare le olive di proprietà serve circa 700 aziende olivicole locali.
Nel Frantoio di Nesente, oltre a trovare olio di alta qualità, il consumatore può anche acquistate prodotti a base di olio e olive, come i patè, di olive, di capperi e olive e di pomodori secchi, le olive denocciolate e altre preparazioni, a cui si aggiunge una linea cosmetica a base di olio extravergine d’oliva.

“L’azienda di tradizione familiare giunta alla terza generazione – spiega Francesca Salvagno – segue direttamente tutto il ciclo produttivo: dalla potatura alla raccolta, dalla spremitura alle operazioni di marketing. La ricerca e la sperimentazione dei diversi metodi di coltivazione delle piante e delle cultivar, che si sposano meglio sui nostri terreni, giorno dopo giorno affinano e migliorano il nostro prodotto. L’elevata qualità dell’olio extra vergine di oliva, punto fermo della nostra attività, è riconosciuta da clienti e consumatori tanto che ogni anno terminiamo il prodotto dell’annata in corso. Il nostro olio è distribuito in farmacie, erboristerie, centri di prodotti naturali, ristoranti e direttamente ai privati. Circa il 50% della nostra produzione è esportato in diversi paesi del mondo, anche grazie al nostro sistema di e-commerce attivo da più di dieci anni sul sito. Spesso i turisti stranieri vengono in visita al Frantoio e poi continuano ad acquistare online l’olio”.

Il clima favorevole, estati calde e piovose, inverni mitigati dalla vicinanza del Lago di Garda e dalla barriera dei monti Lessini verso il freddo del Nord, terreni fertili e facilmente lavorabili fanno di Nesente in Valpantena, l’ambiente ideale per olii di grande qualità dal gusto delicato e raffinato perfetti per la cucina italiana ed internazionale.

“Si prospetta eccellente la nuova stagione 2023-2024 per qualità delle olive, anche se sarà meno abbondante dello scorso anno”, precisa Cristina Salvagno. “La mancanza di pioggia, soprattutto nei mesi di aprile e maggio, e le alte temperature di settembre hanno fatto soffrire le piante già cariche di frutti. Le stime sono, quindi, di un -30% di produzione rispetto ad annate migliori come quella del 2020 e del 2022. La nostra previsione è di una capacità produttiva di 1.400 tonnellate di olive”.

L’azienda riserva particolare attenzione alle visite in azienda sia da parte di scolaresche che di privati.

“Per noi l’olio turismo riveste una parte significativa dell’attività”, dice Francesca Salvagno che aggiunge “Abbiamo circa 3.000 persone in visita all’anno al Frantoio interessati ad acquistare l’olio ma anche a conoscere la storia dell’impresa, il ciclo produttivo, la degustazione e il legame con il territorio. Le scolaresche vengono in visita gratuitamente: è importante per noi spiegare alle nuove generazioni, che saranno i consumatori di domani, il valore e l’importanza dell’olio che noi sosteniamo essere un alimento e non solo condimento”. “Il nostro Frantoio – conclude Francesca Salvagno – non è soltanto un’azienda economica ma è anche un progetto di crescita e sviluppo di umane conoscenze ed esperienze in equilibrio con il territorio e con i ritmi naturali”. 

 

Articolo di Elena Cardinali

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