Appassionato di autovetture sin dall’adolescenza, Romano Pasini ha consolidato il suo interesse per il collezionismo acquistando delle “microvetture” in lungo e in largo per l’Europa. Un fatto singolare e in anticipo rispetto ai tempi, dato che fu tra i primi a organizzare in quel di Sassuolo delle esposizioni di automobili e motociclette che comprendessero anche le microvetture. Tra le più conosciute di tale categoria rientrano l’italianissima Iso-Isetta, di cui possedette tutte le versioni in cui fu prodotta, le Berkeley (tutti e tre i modelli), alcune Honda e Bmw, e l’ambita NSU Spider Wankel.
Una passione che è sempre stata alimentata con costanza, che nei decenni gli ha permesso di possedere diversi modelli rari e che ha inaspettatamente cominciato a suscitare un grande interesse nelle persone che iniziano ad avvicinarsi al mondo del collezionismo. Con lo sguardo rivolto al futuro, il Sig. Pasini ha infatti da qualche anno iniziato a collezionare alcune vetture che i giovani d’oggi, non appena sarà passato del tempo, desidereranno acquistare. Tra queste rientrano ad esempio la Bmw Z3, o la celebre Fiat Barchetta, già oggi molto ricercate nel mercato delle auto d’epoca.
Entrando nel dettaglio, il signor Pasini ha sempre avuto un forte interesse per le automobili Honda, celebre marchio giapponese universalmente conosciuto per gli ottimi risultati ottenuti nelle maggiori competizioni motoristiche. Attualmente egli è infatti il proprietario di un Honda S600 Spider, di una 800 Spider e di una 800 coupé. La caratteristica che apprezza maggiormente di questo modello è che hanno dei motori estremamente competitivi, con un range di rotazione massimo che può spingersi fino a 9000 giri! «Una sorta di Moto a quattro ruote», ci spiega il proprietario, «macchine leggere, aerodinamicamente compatte e con molta potenza. Non assomigliano per niente e delle utilitarie, ma rappresentano il prototipo perfetto di una vettura da competizione».
Un altro veicolo speciale posseduto da Pasini è il Volugrafo, nel 1946 l’automobile più piccola del mondo, conosciuta anche con il nome di “Bimbo”; altro ancora è invece la Siata, di origine italiana «e dotata di linee meravigliose. Una gioia per gli occhi di coloro che la osservano». Ennesima fonte d’orgoglio che non dimentica di citare, è che anche suo figlio nel corso degli anni ha ereditato la passione del padre. Tuttavia, a causa del lavoro che lo impegna molto e all’elevato numero di vetture, ultimamente ha delle difficoltà a mantenerle tutte in funzione; motivo per cui il sig. Pasini sta considerando di ridurre il numero di pezzi presenti nella sua collezione. Una passione quella della compravendita delle automobili che nel tempo è diventato un vero e proprio lavoro che gli ha permesso di ottenere delle grandi soddisfazioni personali come diventare uno dei più grandi importatori italiani di monoposto da Formula 1 storiche.
Essendo uno specialista del settore, al termine dell’intervista il Signor Romano ci riferisce che negli ultimi anni una delle vetture che sta riscontrando maggiore interesse nel mercato europeo e nazionale è in assoluto la Fiat Panda 4×4, molto cercata da Svizzeri, Tedeschi e, ovviamente, dagli Italiani. Essa rappresenta un simbolo della casa torinese degli anni Novanta, e basterà lasciar passare altro tempo perché il suo valore cresca ulteriormente. Un consiglio utile è quindi di tenerla in garage ancora per qualche tempo, restaurarla o comunque tutelarla, «perché ne vale la pena, perché tutte le automobili di rilievo meritano rispetto, per lasciare alle future generazioni un pezzo della nostra storia».