Aperitivo? Sì, ma fatto con le erbette dei pascoli e servito con l’Asiago dop. Il singolare connubio è stato proposto in uno dei tanti eventi che hanno fatto da corona a Vinitaly 2024, di recente svoltosi in Fiera a Verona, palcoscenico d’eccellenza per i vini italiani e stranieri ma anche laboratorio per molte nuove combinazioni da servire nel calice.
Nell’ambito di Vinitaly and the city, manifestazione collaterale a Vinitaly, che si svolge negli spazi del centro storico della città scaligera, il Consorzio Tutela Formaggio Asiago DOP ha organizzato la masterclass “Asiago Dop, Drink Botaniche e sapori” nella storica Loggia di Fra’ Giocondo nei Palazzi Scaligeri, durante la quale sono stati proposti tre tipi di cocktail del Cocktail Bar Romeo di Verona, due alcolici e uno analcolico, tutti a base di erbe o vegetali dei pascoli di Asiago.
Tre drink da abbinare con l’Asiago DOP: fresco, mezzano e stravecchio
Il primo, Drink a tutto abete, è un distillato con alcun erbe dell’Altopiano e sciroppo di abete rosso. La parte balsamica viene data dal fiore di sambuco. Il distillato è con “ginepro femmina”, il nepete, poco aggressivo al quale è stato aggiunto un top di soda. Abbinato all’Asiago DOP Fresco a caglio vegetale; il secondo è un drink analcolico a base di fiori ed erbe dell’Altopiano, un Analcolico, di tendenza a base di Martini floreale, una sorta di Vermouth dealcolato, succo di limone e sciroppo di ortica che riporta la parte vegetale, proposto in abbinamento con Asiago DOP mezzano di 6 mesi; il terzo drink prende il nome da un fiore, la monarda, ed è una sorta di americano. Si impiega il Vermouth, filtrato col fiore della monarda, si aggiunge un bitter di amarene e un po’ di soda. La monarda rilascia un sentore avvolgente che caratterizza questo drink. Viene abbinato all’Asiago DOP Stravecchio di oltre 15 mesi.
L’evento ha messo in luce, grazie alla spiegazione di un esperto, la ricca biodiversità dell’Altopiano di Asiago che conferisce note diverse ai pascoli e quindi al formaggio ricavato dal latte delle vacche che pascolano nel comprensorio, una diversità che ora approda anche nell’ambito dei cocktail diventando una proposta alternativa per gli aperitivi di tendenza.
Articolo di Elena Cardinali
