Da un lato, la luce soffusa che trapela fra una miniatura e l’altra, evidenziando i particolari scolpiti e facendoli risaltare; dall’altro, la luce del sorriso sincero con cui è inevitabile osservare le composizioni e le scene ricreate all’interno del presepe, curate nei dettagli della resa, incantevoli nel loro ambiente ricreato ad arte, con perizia e maestria.
Prima del biennio pandemico, per vedere il presepe di Segusino occorreva fare la fila: la media dei visitatori nel periodo festivo si aggirava intorno ai ventimila turisti. Quest’anno, certamente, sarà ancora difficile eguagliare quell’affluenza, ma il cuore e la passione con cui gli “Amici del Presepio” allestiscono l’intera rappresentazione rimarranno sempre gli stessi.
Dalla Natività al 6 febbraio
Il periodo di apertura previsto, fatte salve diverse disposizioni governative, andrà da sabato 25 dicembre a domenica 6 febbraio 2022, con orari che consigliamo di consultare a questo link. L’edizione del presepe prende il nome “Mi curo di te”, con un riferimento che va non tanto alla malattia e alla guarigione dalla malattia, ma al rapporto di solidarietà e fratellanza che unisce le persone nel momento del bisogno – che tale bisogno sia una necessità medica o il semplice conforto di una parola amica.
Con l’allestimento di quest’anno, predisposto a partire dalla fine di agosto, la rappresentazione artistica di Segusino omaggia il senso di vicinanza che unisce volontari e compaesani, che si tendono la mano per superare un momento di crisi, mettendo al primo posto il valore dell’empatia. Allo stesso tempo, i luoghi rappresentati dalle scene – prima fra tutte, la Natività – ricorderanno il panorama umbro ed in particolare lo stile delle borgate, pur rimanendo anche ancorati all’ambientazione veneta, con una mescolanza che fonde le due regioni in una sola.
Alla scoperta dei Presepi e dei Borghi di Segusino
A Segusino non c’è soltanto un presepe: fra le vie della città, all’aperto, ne sono allestiti anche degli altri, che sono rimasti visitabili ed hanno tenuto fede alla tradizione cittadina persino nel 2020. Se siete dunque di passaggio in questo paese di poco meno di duemila abitanti, cogliete l’occasione per apprezzarne questo lato festivo, che dagli anni ’60 in poi ha assunto una sempre maggiore importanza per la città.
Come si legge anche all’interno della pagina storica dedicata al Presepio Artistico, Segusino si è fatta presepe: i suoi abitanti prestano i volti alle statue inserite all’interno delle rappresentazioni, che sono molto spesso legate al contesto storico o ad una ricorrenza cui dare rilievo. Se volete scoprire più da vicino questo legame con l’attualità, ecco il link al “Diario” delle edizioni precedenti, che dal 1989 al 2020 tiene traccia di ogni iniziativa: celebrare il 90° anniversario della fine della Grande Guerra (2008), oppure dedicare il Natale del 2013 alle vittime del Vajont.
Una volta terminata la visita al presepe, è possibile godersi la natura circostante scegliendo uno dei molteplici percorsi di passeggiata segnalati: citiamo qui il Sentiero Europeo E7, che attraversa Milies (frazione del comune di Segusino) e i sentieri dell’Eco Bike Park.
In copertina: una foto della Natività del Presepio, con statue risalenti ai primi del Novecento