Notre Dame de Paris

Notre Dame de Paris

Opera nata nel 1998 grazie alla collaborazione creativa di Plamondon (responsabile dei testi in francese) e Cocciante (autore delle musiche), Notre Dame de Paris diventa ben presto uno spettacolo dall’ineguagliabile forza emotiva, dirompente tanto quanto il romanzo di Victor Hugo da cui è stato tratto.
Tradotta in Italiano nel 2002 da parte di Pasquale Panella, l’opera diventa un acclamato successo anche nel nostro paese, incantando milioni di spettatori live e nella versione registrata all’Arena di Verona.

Notre Dame de Paris
Live all’Arena di Verona, 3/10/2019

Da oggi, 3 marzo 2022, fino al 18 dicembre di quest’anno sono previste ben 170 repliche di questo capolavoro, con il cast originale pronto a calcare nuovamente il palcoscenico: si debutta a Milano, al Teatro degli Arcimboldi, con date che sembrano vicine al tutto esaurito come minimo fino ad aprile.

Il tour proseguirà con le tappe di Ancona (al Pala Prometeo), Jesolo (Pala Invent), Firenze (Nelson Mandela Forum), Roma (Palazzo dello Sport), Reggio Calabria (Palacalafiore), Genova (Teatro Carlo Felice), Lanciano (Parco Villa delle Rose), Ferrara (Summer Festival), San Pancrazio Salentino (Forum Eventi), per poi continuare in una serrata sequenza di date tutte da segnare sul calendario.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Notre Dame de Paris Italia (@ndpitalia)

Qualche accenno all’opera

Moderna, emotiva e travolgente, Notre Dame è capace di raffigurare l’amore nelle sue più diverse declinazioni: la passione ardente di Febo per Esmeralda, il desiderio erotico e proibito di Frollo, il tenero e non ricambiato affetto di Quasimodo, pronto a morire per la bellissima gitana. E ancora: l’amore platonico del cantore Gringoire, con cui Esmeralda celebra un matrimonio salvifico, e l’amore fraterno di Clopin per la sventurata, destinata a trovare pace soltanto nell’eterno riposo.

La scena si apre su un 1482 annunciato dalla canzone incipitaria, Il tempo delle cattedrali: di fronte alle porte di Notre Dame, i “sans-papiers” attendono asilo, venendo invece passati a fil di spada dalle guardie, per ordine dell’arcidiacono. Febo di Châteaupers, capitano della milizia, rimane tuttavia irretito dal fascino di Esmeralda, facendo sbocciare – come un fiore del male – la gelosia di Frollo e della propria futura consorte, Fiordaliso.

“Io guardo un orlo di gonna
E vedo abissi di donna
La gonna gira e mai
Mai per me la toglierai
Mi distruggerai, mi distruggerai
E maledico te perché di te non vivo”

– Versione italiana di “Tu Vas Me Détruire”, cantata da Frollo.

Il cast

Il tour del ventesimo compleanno dello show vede Lola Ponce tornare nei panni della bohémienne Esmeralda, corteggiata e desiderata da Frollo (Vittorio Matteucci), Febo (Graziano Galatone), Quasimodo (Giò di Tonno) e ammirata per le sue doti d’umiltà e umanità da Gringoire (Matteo Setti).

Il re degli zingari, Clopin, è invece interpretato da Leonardo di Minno, mentre il ruolo di Fiordaliso, invidiosa promessa sposa di Febo, è assegnato a Tania Tuccinardi: soltanto in alcune date del tour i due saranno sostituiti da Claudia D’Ottavi e Marco Guerzoni, stelle dell’edizione originale.

Le voci degli interpreti, unite alla forza espressiva dei versi e alla capacità della musica di fissarsi nella memoria, hanno il potere di trascinare all’interno della realtà scenica, di coinvolgere e sorprendere, complici l’accurata regia di Gilles Maheu e le innovative coreografie di Martino Müller.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Notre Dame de Paris Italia (@ndpitalia)

Da oggi all’avvenire

Spettacolo senza tempo come Il Fantasma dell’Opera di Andrew Lloyd Webber, Notre Dame de Paris festeggerà molti altri compleanni a venire, venendo conosciuto e apprezzato da sempre nuove platee: più che una speranza o un gentile augurio, dopo aver assistito dal vivo alla rappresentazione quest’assunto suona certo come la pietra dove rimane scritta la Storia.

“In questo tempo delle cattedrali
La pietra si fa
Statua, musica e poesia
E tutto sale su verso le stelle
Su mura e vetrate
La scrittura è architettura”

Immagine di copertina tratta dall’esibizione del 3/10/2019